Living in a Ghost Town, il nuovo emblematico singolo della band inglese.
di Pierfrancesco Campagnolo
Nonostante il forte sentimento di insicurezza e instabilità che pervade il mondo dello spettacolo, e della musica più nello specifico, i Rolling Stones non sono riusciti a starsene con le mani in mano e ci hanno regalato, dopo otto anni dall’ultima volta, un singolo dal grande valore simbolico e musicale: Living in a Ghost Town.
Secondo alcune interviste rilasciate sia da Jagger che da Richards, il nuovo brano non è il frutto di un lavoro partito da zero durante il lockdown, bensì il risultato di una potente accelerata su del materiale che gli stessi avevano prodotto prima dei tragici eventi. Il brano, secondo quanto detto dal front man e dal chitarrista, suonava assolutamente significativo per questo periodo, di qui la decisione di accelerare il lavoro di produzione.
Living in a Ghost Town è un classico esempio di “stile Stones”: sin da subito le chitarre di Richards colpiscono l’ascoltatore, catapultandolo in un setting che sa di fumo e buon whiskey, per essere subito dopo schiaffeggiati dalla voce di Jagger, tagliente, ruvida, vissuta. Il brano si apre con il main theme, o per meglio dire con lo hook, agganciandoci e trascinandoci di nuovo in quella che è la cruda realtà: “I'm a ghost, livin' in a ghost town. You can look for me, but I can't be found”. In seguito, la narrazione continua guidandoci in questa “ghost town”, che potrebbe benissimo essere la città in cui ci troviamo, dalla quale ci siamo estraniati ma che, attraverso le parole di Jagger, diventa misticamente eterna e cogente in un silenzio che è accresciuto dalla lontananza dei nostri affetti.
Nonostante il sound tutt’altro che malinconico (d’altronde non potevamo aspettarci altro da loro), il testo del brano appare nient’affatto rassicurante, emblema della diffusa incertezza esistenziale.
Gli Stones non ci deludono e profilano così un nuovo progetto che stuzzica il palato fine dei loro fans abituati, sin dai loro esordi, a lavori di un certo spessore (basti ricordare Sticky fingers, Let it bleed e Beggar’s Banquet, alcuni dei loro più celebri album). I presupposti per la creazione di un’altra grande chicca targata Stones ci sono tutti, aspettiamo solo di poter rivedere questi giovani ultrasettantenni saltellare di nuovo sui palchi, magari per il tour mondiale del loro nuovo album.
Immagini tratte da: Immagine 1 ( https://stonemusic.it/34186/come-stato-linizio-dei-rolling-stones/ ) Immagine 2 ( https://www.fiveriserecords.co.uk/product/the-rolling-stones-living-in-a-ghost-town/ ) Immagine 3 ( https://www.dischievinili.it/compra/the-rolling-stones-let-it-bleed/ )
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Aprile 2023
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