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25/2/2020

Musart Festival 2020

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​Firenze | V Edizione | 15/28 luglio 2020
Piazza della Santissima Annunziata - Firenze

Nel cuore di Firenze, grandi spettacoli serali
e decine di eventi a ingresso libero

Roberto Bolle
LP
Paul Weller
Goran Bregovic e Wedding and Funeral Orchestra
Stefano Bollani
Edoardo Bennato e Orchestra della Toscana
Rock The Opera vol. II
Fiorella Mannoia
 Rita Marcotulli

And more…
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Musart è il Festival che abbina grandi nomi dello spettacolo al fascino secolare di Firenze. Agli appuntamenti serali in piazza della Santissima Annunziata – nel cuore della città, a poche centinaia di metri dal Duomo - si aggiungono un foyer ricco di iniziative, in piazza Brunelleschi, e tanti eventi in altri spazi preziosi della città: incontri, visite a luoghi d’arte, mostre, docu-film e altri appuntamenti a ingresso gratuito.

Dal 15 al 28 luglio, l’edizione 2020 vedrà protagonisti l’etoile Roberto Bolle e il suo straordinario Gala di danza, il cantautorato dichiaratamente “British” di Paul Weller, il rock d’essai di LP, Goran Bregovic con lo spettacolo “From Sarajevo”, il nuovo progetto di Stefano Bollani dedicato a “Jesus Christ Superstar”. E ancora, Fiorella Mannoia, Edoardo Bennato con orchestra, i classici del rock in versione sinfonica di Rock The Opera, il concerto all’alba della pianista Rita Marcotulli.

I biglietti sono in vendita nei punti Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita (tel. 055.210804) e online su www.ticketone.it (tel. 892.101). Per chi è in cerca di soluzioni esclusive c’è la formula Gold Package, che al biglietto di primo settore aggiungerà ingresso dedicato, visite guidate ai luoghi d’arte della piazza, area hospitality, servizio catering, ulteriori riduzioni per mostre e attività culturali.

Il suo “Girls Go Wild” è stato il brano più ascoltato nelle radio italiane nel 2019: LP, ovviamente. Mercoledì 15 luglio sarà l’artista americana a inaugurare Musart 2020,  sulle ali del successo ottenuto con l’album “Heart To Mouth”.

Da "Un giorno credi" a "Capitan Uncino", a "Non farti cadere le braccia". Brani che hanno segnato la carriera di Edoardo Bennato e il cantautorato italiano. E che riascolteremo giovedì 16 luglio, in versione sinfonica, nello straordinario concerto “Da Rossini al rock” che vedrà il cantautore partenopeo al fianco dell’Orchestra della Toscana.

Roberto Bolle sceglie ancora lo scenario di piazza della Santissima Annunziata per il nuovo tour del gala di danza “Roberto Bolle and Friends”. Dopo il tutto esaurito dell’anno passato, sabato 18 luglio l’Étoile dei due mondi tornerà con i suoi ospiti sul più elegante palco dell’estate fiorentina.


​Lunedì 20 luglio, con “Form Sarajevo”, Goran Bregovic trasformerà in musica le molteplici anime della capitale della Bosnia-Erzegovina: ci saranno tre violini solisti, suonati secondo la tradizione classica occidentale, quella klezmer e quella orientale. E poi, la fedele Wedding and Funeral Orchestra, un ensemble di fiati gitani, un coro di voci bulgare e l’Orchestra Galilei della Scuola di Musica di Fiesole.
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​Martedì 21, a cinquant’anni dall’uscita dell’album “Jesus Christ Superstar”, Stefano Bollani rileggerà, in solitudine e in assoluta libertà, il capolavoro di Andrew LIoyd Webber & Tim Rice. Non una semplice trascrizione: “Piano Variations on Jesus Christ Superstar” è una versione strumentale in cui trovano spazio l’indole di Bollani e la sua straordinaria capacità d’improvvisazione. Con la benedizione di Andrew LIoyd Webber.

Giovedì 23 luglio segna il ritorno, con un programma completamente rinnovato, di “Rock The Opera”, il concerto dell’Orchestra della Toscana in collaborazione con la Prague Philharmonic Orchestra diretta da Friedemann Riehle che la scorsa estate segnò il tutto esaurito con settimane d’anticipo. Dai Pink Floyd agli Zeppelin, grandi successi del rock eseguiti in chiave sinfonica.

A fine estate un grande evento contro la violenza sulle donne, insieme a famose colleghe. Venerdì 24 luglio Fiorella Mannoia trova il tempo per riabbracciare il pubblico fiorentino, sempre in piazza della Santissima Annunziata: al centro del concerto il nuovo album “Personale”.

Se non avete mai sentito la sua “You Do Something To Me” beh… siete in tempo per rimediare. Paul Weller, alias The Modfather, leggenda del cantautorato d’Oltremanica, sarà lunedì 27 luglio a Musart, con un live è la summa del suo variegato percorso, dal punk degli esordi al soul, dal power pop al folk, fino all’elettronica.

Il festival si chiuderà con il concerto all’alba della pianista Rita Marcutulli, martedì 28 luglio (ore 4.45) nel Cortile degli Uomini dell’Istituto degli Innocenti.

Elegante teatro all’aperto, Musart Festival avrà anche quest’anno un foyer ricco di iniziative, spettacoli e proposte culinarie: tutto nell’adiacente piazza Brunelleschi.

Prima dei live si potranno visitare gratuitamente giardini, luoghi di culto e palazzi monumentali adiacenti alla piazza. Immancabile la mostra fotografica “Because the night” dedicata ai grandi concerti fiorentini, confermata la collaborazione con Sky Arte: docu-film e rarità in tema musicale nella sede di piazza Brunelleschi dell'Università di Firenze.

Programma completo, informazioni e aggiornamenti sul sito ufficiale www.musartfestival.it e sui canali social del festival.

Musart Festival 2020 è prodotto da associazione culturale Musart in co-organizzazione con Istituto degli Innocenti, nell’ambito dell’Estate Fiorentina promossa dal Comune di Firen
​Programma Musart Festival Firenze 2020

Mercoledì 15 luglio 2020 - ore 21.15
LP
(biglietti da 34,50 a 69 euro - Gold Package 129 euro)

Giovedì 16 luglio 2020 - ore 21.15
EDOARDO BENNATO + ORCHESTRA DELLA TOSCANA
“Da Rossini al rock”

(biglietti da 28,75 a 48,30 euro - Gold Package 108 euro)

Sabato 18 luglio 2020 - ore 21.15
ROBERTO BOLLE and FRIENDS
(biglietti da 63,25 a 143,75 euro - Gold Package 204 euro)

Lunedì 20 luglio 2020 - ore 21.15
GORAN BREGOVIC Wedding and Funeral Orchestra
“From Sarajevo”

(biglietti da 28,75 a 51,75 euro - Gold Package 112 euro)

Martedì 21 luglio 2020 - ore 21.15
STEFANO BOLLANI
“Piano Variations on Jesus Christ Superstar”

(biglietti da 26,45 a 46 euro - Gold Package 106 euro)

Giovedì 23 luglio 2020 - ore 21.15
ROCK THE OPERA vol. II
Orchestra della Toscana e Prague Philharmonic Orchestra
Direttore Friedemann Riehle

(biglietti da 25,30 a 57,50 euro - Gold Package 118 euro)

Venerdì 24 luglio 2020 - ore 21.15
FIORELLA MANNOIA
(biglietti da 29,90 a 57,50 euro - Gold Package 118 euro)

Lunedì 27 luglio 2020 - ore 21.15
PAUL WELLER
(biglietti da 34,50 a 63,25 euro)

Martedì 28 luglio 2020 – ore 4.45 (Istituto degli Innocenti - Cortile degli Uomini)
RITA MARCOTULLI
Concerto all’alba


Prevendite
Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it (tel. 055.210804)
TicketOne www.ticketone.it (tel. 892.101)
 
Info Musart Festival Firenze
Dal 15 al 28 luglio 2020 - Piazza della Santissima Annunziata – Firenze
Ingresso da via de’ Servi – Biglietteria piazza Brunelleschi
Info tel. 055.667566 – www.musartfestival.it
Facebook: MusArt-Festival

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20/2/2020

Evviva il Mostri Sacri Festival!

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di Enrico Esposito
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Una splendida realtà. Il Mostri Sacri Festival è proprio questo, inserito all'interno di un polmone culturale ulteriormente significativo, il Nuovo Teatro delle Commedie in via Terreni a Livorno. Tutti i giovedì sera, a partire dal debutto di sette giorni fa ,(13 febbraio) di cui vi racconteremo tra poco, per altri tre appuntamenti fino al 5 marzo e con la serata "speciale" della settimana successiva, sarà protagonista all'interno della location intima e d'altri tempi del Teatro la musica italiana. La musica italiana non di un tempo ben preciso, nè di un particolare artista, o di un determinato filone. Sarà protagonista il fulgido universo della musica italiana, la sua vastità di talenti e interpreti straordinaria, la sua storia che è entrata a far parte dell'esistenza del nostro Paese e dell'arte del mondo intero. Scorrendo il programma stilato dalla rassegna alla sua seconda edizione sotto la direzione del musicista Giorgio Mannucci, arrivano istintivamente in mente le parole "amarcord", "omaggio", "i bei tempi andati". Saremmo degli ipocriti a sostenere il contrario, a non confessare che anche noi leggendo di reinterpretazioni di Mina, Piero Ciampi, Fabrizio De André, Rino Gaetano, ci apprestiamo a partecipare al Festival nella speranza di poter trascorrere dei momenti che pongano al centro della loro scena artisti di un certo tipo e di livello che al giorno d'oggi sembrano difficilmente raggiungibili e a volte anche avvicinabili. Tali pensieri ci appartengono, ma accanto ad essi anche l'idea che il Mostri Sacri Festival sia ben altro che un'occasione per ascoltare covers. I 16 artisti che giungono a comporre la line-up del festival sono infatti tra i più interessanti interpreti musicali della scena toscana attuale. Cantautori, cantautrici, musicisti, bands. Si presenta vario il cast del MSF, così come il repertorio proposto e l'esecuzione medesima. C'è chi preferisce esibirsi affidandosi alla voce e alla sua chitarra semplicemente, chi invece predilige un accompagnamento diverso sulla scorta di un contrabbasso, coloro che realizzano il loro spettacolo in coppia, e coloro che raggiungono la loro dimensione nell'ambito di una band. La serata di esordio di giovedì 13 ha segnato già da subito la strada maestra, ha espresso appieno la natura della rassegna, trasportando la ricca cornice di spettatori accorsi all'interno di un'atmosfera familiare e buona, lontana sia dalla superficialità come dall'integralismo che oggi dominano le nostre ventiquattrore. 

​Giorgio Mannucci, il Direttore, ha aperto le danze verso le 21 - 30 chiamando sul palco il primo dei tre opening -acts che in ogni appuntamento eseguono due brani in avvicinamento alla performance principale della serata. Mattia Donati, valente chitarrista e interprete, è salito senza timori reverenziali sul palco, affidando chitarra e voce al ricordo di un grandissimo cantautore "locale" soltanto per la sua origine, ossia Piero Ciampi, Donati ha scelto di cantare "Quando ti ho vista" e "Il Merlo" di Piero Ciampi per sottolineare il potere dell'utilizzo delle parole semplici da parte dell'interprete labronico. Subito dopo è stata la volta di Giulia Franchino. Accompagnata al contrabbasso da Lorenzo Saini, la cantautrice ha dato voce e corpo a Rosa Balistreri, meravigliosa cantastorie siciliana ricordata a trent'anni dalla sua scomparsa. E infine Nico Sambo, eclettico songwriter, ha optato per una doppia rivisitazione. Da una parte Faber con "Se ti tagliassero a pezzetti", dall'altra Francesco De Gregori e un altro racconto in "La leva calcistica del 68". Storie di tempi e luoghi differenti, anime straniere ma emozioni non così estranee.
È la volta dell'ospite principale della serata. Giulia Pratelli da Forcoli. Ha un sorriso contagioso, una spensieratezza che profuma della stessa magia resa possibile dai poteri della musica, nonostante sa che ha compiuto una scelta piuttosto irresponsabile portando al pubblico una selezione del repertorio di una delle colonne della tradizione della canzone italiana, Mina. Una figura santa, imperscrutabile, oggetto di venerazione ancor più dopo il ritiro dalle scene. Ma Giulia non è per niente intimorita. Sicuramente emozionata, seppur non dandolo a vedere, scaricando il nervosismo con l'ironia verso un'asta del microfono birichino. La sua personale mostra di opere de "La Tigre di Cremona" non segue un freddo ordine cronologico ma sensazioni, molteplici che in un arco di tempo molto più ampio di mezzo secolo si riaffacciano, bruciano e brillano. "Se telefonando", "Portami via", "Volami nel cuore", "E se domani", "Come tu mi vuoi" scivolano dolcissimamente, con l'apporto del Mannucci, nella chiusura della Prima dei Mostri Sacri, impreziositi dalle epifanie pittoriche realizzate dalla Tram, artista lucana a tutto tondo.
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Immagini tratte dalla pagina facebook ufficiale del Mostri Sacri Festival

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14/2/2020

Pillole 2D // Le Instagram stories diventano una canzone nel nuovo singolo dei Disarmo

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COMUNICATO STAMPA
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DISARMO

PILLOLE 2D

LE INSTAGRAM STORIES DIVENTANO UNA CANZONE
NEL NUOVO SINGOLO DEI DISARMO
​15 secondi per mostrare al mondo “con chi esci, cosa indossi e cosa c’hai nelle playlist”. Le storie di Instagram sono le pillole 2D che tutti i giorni il protagonista del nuovo singolo dei Disarmo manda giù malinconicamente per non perdere l’ultimo appiglio con la quotidianità di una persona uscita dalla sua vita sentimentale, ma che continua a ricercare in quella digitale dei social. Un brano della miglior scuola dell’indie triste nostrano, che si svolge come una sequenza di 3 minuti e 30 di stories fatte scorrere sullo schermo del proprio telefono.


“Pillole 2D come metafora delle stories Instagram. Quindici secondi che spesso racchiudono stralci di vita quotidiana, fatta a volte anche di cose banali, ma che in alcuni casi restano l’unico istante di contatto tra due persone che una volta si vedevano nello stesso momento e nello stesso posto e ora non più.”
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ARTISTA: DISARMO - TITOLO: PILLOLE 2D
DATA DI USCITA: 24/01/2020 - ETICHETTA: FONOPRINT

​BIO

 
Disarmo è un progetto nato come band nel 2015. Dalle origini electro-rock, abbandonando i sintetizzatori, il progetto si evolve lentamente verso la canzone d’autore caratterizzata da sonorità indie e ritmiche hip hop. Tra i vari cambi di componenti e sperimentazioni sonore, la band si consolida nella collaborazione tra il cantautore polistrumentista Claudio Luisi con il bassista Lee Boyes. Nel 2017 i Disarmo vincono lo Standing Ovation Contest aggiudicandosi l’esibizione al concerto di Vasco Rossi dell’1 luglio al Modena Park; nell’estate del 2017 partecipano a Collisioni Festival dove vengono notati da Red Ronnie che li seleziona per la seguente edizione di Fiat Music, iter che li vede aggiudicarsi la finale sul palco Ariston e il premio della critica Fonoprint.
 
 
DISARMO
Facebook: disarmo.cult 
Instagram: disarmo_
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12/2/2020

Ritorna Mostri Sacri Festival, la kermesse livornese che omaggia i mostri sacri della musica italiana

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Ritorno alle origini. Quelle dell’epoca delle grandi case discografiche italiane, quando i cantautori parlavano di amore col cuore in gola, di giovani pieni di rabbia e voglia di ribellione, quando cantavano gli antieroi divenuti poi celebri.

Quelle dell'epoca in cui alla televisione si poteva ammirare Mina duettare insieme a Alberto Sordi o Lucio Battisti.
MOSTRI SACRI, un festival che dura tra Febbraio e Marzo e che si svolge al Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno.

Alcuni tra i cantautori e musicisti toscani più interessanti del panorama musicale attuale si cimentano nell’omaggio ad uno dei loro amati Mostri Sacri. All'interno degli spazi del Teatro sarà visibile la "Mostra dei Mostri Sacri" a cura de LA TRAM, artista fumettista illustratrice lucana.


PROGRAMMA DELLA SECONDA EDIZIONE 2020
in collaborazione con IL CIRCOLINO e NTC.
direzione artistica: Giorgio Mannucci

INGRESSO LIBERO
inizio concerti ore 21

--- giovedì 13 Febbraio ---
GIULIA PRATELLI canta MINA
aperture mostruose:
Nico Sambo canta De Andrè, De Gregori
Mattia Donati canta Ciampi
Giulia Franchino canta Rosa Balistrieri

--- giovedì 20 Febbraio ---
WAJAD cantano FABRIZIO DE ANDRÉ
aperture mostruose:
Emma Nolde canta Renato Zero
Humanoira cantano Rino Gaetano
Candra canta Ciampi

--- giovedì 27 Febbraio ---
FRANCESCO BOTTAI canta FRANCESCO DE GREGORI
aperture mostruose:
Il mio amico Rey cantano Fossati e Jannacci
Eleonora Puccetti feat. Francesco Luongo

--- giovedì 5 Marzo ---
GRETA MIRALL accompagnato al piano da PIERO FRASSI canta PINO DANIELE
aperture mostruose:
ROM - Refugio Orchestra Musicale
Alberto Fiorentini & Federico Bacci cantano Battisti

--- venerdì 6 marzo --- FUORI PROGRAMMA INGRESSO LIBERO inizio concerto ore 22
NOSTALGIA CANAGLIA cantano i grandi del passato Giorgio Mannucci - voce, chitarra Francesco Carone - piano Tiziana Gallo - fiati
aperture mostruose
Zist
Fonni

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7/2/2020

L’epopea grunge rivive in una grande mostra fotografica

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Dal 7 marzo al 14 giugno 2020, a Firenze, Palazzo Medici Riccardi ospita

Peterson – Lavine
Come as you are
Kurt Cobain and the Grunge Revolution
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Foto

Oltre 80 foto, tra cui alcune inedite, per ripercorrere la storia della scena musicale grunge e quella del suo eroe indiscusso, Kurt Cobain, simbolo della controcultura americana degli anni ’90, tra la fine della guerra fredda e l’illusione della New Economy.

Dal 7 marzo al 14 giugno 2020, a Firenze, Palazzo Medici Riccardi ospita la mostra fotografica “Peterson – Lavine. Come as you are: Kurt Cobain and the Grunge Revolution”. A cura di ONO arte contemporanea, l’esposizione è organizzata e promossa da OEO Firenze Art e Le Nozze di Figaro, in collaborazione con Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze e MUS.E.

“A ventisei anni dalla morte di Kurt Cobain, il mito dei Nirvana non tende a svanire e continua ad avere una forza comunicativa ed espressiva che riesce a far breccia nelle più giovani generazioni facendo palpitare il cuore a chi ha vissuto negli anni ’90 la loro saga”.

Due le sezioni: da un lato le immagini di Charles Peterson, fotografo ufficiale della Sub Pop Records, sulla nascita dei Nirvana, i concerti e la scena grunge di Seattle. Dall’altro gli scatti di Michael Lavine, celebre fotografo pubblicitario, tratti da servizi posati e immagini per riviste. Un accostamento inedito che immerge il pubblico nella fascinazione di quei giorni straordinari, dove i fan erano parte integrante di una rivoluzione musicale, e non solo.

Michael Lavine immortala i Nirvana in studio in quattro diversi momenti, dai mesi della loro prima formazione, fino agli anni del successo mondiale, quando accanto al leader della band c’era la moglie Courtney Love: scatti che sono diventati simbolo di un’era. La sua amicizia con Cobain gli permette di creare una vera registrazione visiva del gruppo, che accompagna in studio in tutti i diversi momenti della propria parabola, fino a pochi giorni dalla scomparsa del suo leader.

L’apporto di Charles Peterson risulta invece fondamentale non solo per la storia dei Nirvana ma anche per la nascita del grunge. Utilizzando uno stile personale crea un proprio marchio di fabbrica, inconfondibile: i suoi flash, molto potenti per poter squarciare il buio dei club, al tempo stesso sono in grado di isolare i soggetti in modo classico e iconico; il suo è un Cobain ritratto in immagini intime, che pienamente mostrano come il peso del successo avesse provato l’artista. 

Foto

​E ancora, immagini di Pearl Jam, Soundgarden, Mudhoney… L’esposizione apre a tutta la scena musicale di Seattle di fine millennio, immortalando un periodo fondamentale e recente della storia americana: la crisi dell’edonismo reaganiano, le nuove periferie (e le sue controculture) e l’incipiente New Economy che proprio a Seattle genererà i suoi colossi.

“Come as you are” è una mostra sound e vision, nelle cui immagini evocative più generazioni si potranno riconoscere, rivivendo illusioni, speranze e quello stile che agli sgoccioli del secondo millennio le hanno viste identificarsi in una colonna sonora e nei suoi eroi.

“Peterson – Lavine. Come as you are: Kurt Cobain and the Grunge Revolution” è in programma da sabato 7 marzo a domenica 14 giugno a Palazzo Medici Riccardi, via Cavour, 1 – Firenze. Orari: da lunedì a domenica dalle 9.00 alle 19.00 (chiusura biglietteria ore 18.00). Mercoledì chiuso. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 6 euro, gratuito per i giovani fino ai 17 anni. Info tel. 055 0946163 - 055 2760552, www.oeoart.com, www.lndf.it, www.palazzomediciriccardi.it.

QUANDO dal 7 Marzo al 14 giugno 2020
DOVE Palazzo Medici Riccardi - via Cavour, 1 – Firenze
ORARI da lunedì a domenica dalle 9.00 alle 19.00 (mercoledì chiuso) . Chiusura biglietteria ore 18.00
COSTO BIGLIETTO intero 10 euro, ridotto 6 euro, gratuito per i giovani fino ai 17 anni
INFO www.oeoart.com, www.lndf.it, www.palazzomediciriccardi.it
TEL Palazzo Medici +39 055 2760552; biglietteria@palazzomediciriccardi.it
TEL OEOFirenzeArt +39 055 0946163

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