di Enrico Esposito
Eravamo 65.000 e tutti stipati (almeno quelli più "poveracci" come me che erano nell'ultimo settore) sul pratone della Visarno Arena ad aspettarli per le fatidiche 21:00 di sera. Ad anticiparli un Frank Carter molto "pink" che con generosità cerca di fare il Sex Pistol, dei Wolf Alice molto deludenti, e dei The Kills invece all'ennesima potenza trascinati da una Alisson Mosshart spettacolare. Ma, è inutile dirlo, si aspettavano solo loro. La band da quel nome strano che sembra richiamare modelli di combattimento giapponesi o cinesi ma che invece fa riferimento a presunti dischi volanti avvistati dagli aviatori durante il secondo conflitto mondiale. I Foo Fighters, nati dalla vena miracolata di Dave Grohl tra un concerto dei Nirvana e l'altro, e, se vogliamo, "entrati" in un disco di Kurt Cobain e soci, nel momento in cui come lato B di "Heart-Shaped Box" spunta un pezzo di nome "Marigold" cantato inaspettatamente dallo stesso Grohl.
Erano circa 25 anni fa e Dave Grohl si stava perfezionando con la chitarra per dare vita a un nuovo progetto in cui avrebbe dato prova della altre varianti del suo robusto potenziale da strumentista, ma anche di compositore e frontman. Ad oggi a quasi 50 anni, Grohl vive probabilmente l'acmè della creatività e della grazia. É diventato a tutti gli effetti un rocker completo e innovativo grazie alla sua innata predisposizione allo show, all'inventiva e all'improvvisazione. Sul palco del Firenze Rocks, in due ore e mezzo tiratissime di rock grezzo e purissimo, lo abbiamo visto dirigere con vigore una band che col passare del tempo si è sciolta sempre di più, consegnandosi in energia al pubblico senza porre le barriere che spesso magari esistono tra i fans e gli altri musicisti al di fuori del leader. Durante il concerto alle Cascine, Dave Grohl ha concesso uno spazio personale dovuto a ognuno dei suoi cinque compagni. Taylor Hawkins, il biondissimo e tremendo drummer, si è esibito in un assolo di batteria dall'alto dei cieli mentre un marchingegno piantato sotto i suoi calcagni lo sollevava, e ha poi "spodestato" lo stesso Dave, prendendo il centro del palco nella ormai consueta cover di "Under pressure" dei Queen, che l'ha visto cavarsela più che bene. Un altro grande momento c'è stato quando Grohl ha introdotto il tastierista Rami Jaffee, che si è prodotto inizialmente in una riproposizione di "Let It be" dei The Beatles salvo poi svoltare all'improvviso, con l'entrata degli altri strumenti, in una rivisitazione hard rock di un classicone come "Jump" dei Van Halen. Una delle chicche della serata, seconda solo alla comparsa da infarto di Slash, Axl e Duff dei Guns N' Roses per una versione di "It's so easy" che rimarrà nella storia. Bisogna dire grazie a lui, a Dave. Lui, che a quasi 50 anni, "smostra", sprizza una potenza da ventenne e una volontà infiammata di riuscire a fare tutto quello che gli viene in mente. Non sprecare un secondo della vita, sfruttare le occasioni per portare a compimento qualcosa di nuovo, in dono alla dea musica alla quale ha deciso di consegnarsi. Per questa ragione, nel corso della storia ultraventennale dei Foo Fighters, Dave Grohl è arrivato a suonare con mostri sacri come Lemmy Kilmister al tempo dei Probot e band anch'esse nel gotha come i Pearl Jam e i Queens of the Stone Age, e oggi durante i suoi tour, non manca di invitare a salire sul palco artisti di ogni tipo, da Billy Idol a Rick Astley, allo stesso Krist Novoselic in un concerto in Oregon dello scorso dicembre, che ha visto la prima reunion Nirvana in compagnia del chitarrista Pat Smear. Ad Austin, in Texas, lo scorso aprile, si è consumato un episodio che ha preso alla sprovvista lo stesso Dave: ha invitato un suo fan soprannominato "The Kiss Guy" per il suo look mascherato alla Kiss a suonare sua chitarra in "Monkey Wrench", ed è rimasto talmente sbalordito dalla sua bravura al punto da dimenticare le parole della canzone e a riservargli un inchino alla fine della performance. Roba da pazzi, che può fare solo un pazzo. Ma un pazzo vero, umile, che dialoga costantemente con gli sconosciuti che si ritrova di fronte ogni sera diversa in giro per il mondo, e sa benissimo quel che dice. Sa che ad oggi ai concerti dei Foo Fighters arrivano due tipologie di fans. Gli "storici", Old Fighters, che sono cresciuti come il sottoscritto sotto le scariche di "Learn to fly", "Break out", "All my life", e hanno costruito sogni simili a quelli di "My hero". E poi ci sono gli altri, New Fighters, l'onda dei teenagers e ventenni di adesso ma non solo, che riempiono le arene perché sobbalzati dalla carica interminabile che infiamma la band, dalla frequenza infernale in cui si spacca la voce di Dave e dagli strappi sconquassanti recapitati dai suoi compari. Trascinanti all'esponente, non danno il tempo di respirare, con Dave che tratta tutti i 65.000 di Firenze con una confidenza immediata, ci conquista anche dicendoci che siamo dei figli di puttana, ci sfotte anche senza parlare, quando alla fine del concerto si rende protagonista di un simpatico siparietto con sua figlia Violet, Taylor e Axl Rose stesso per scegliere quali bonus tracks regalare alla chiusura del concerto. Ma al di là dei vecchi e nuovi fans, sul verde-marrone della Visarno, il sottoscritto ha potuto constatare di persona che la professionalità e la sincerità di questi rockers si è mangiata le differenze di età e ha chiamato a raccolta cinquantenni affianco a minorenni, nel nome di uno spettacolo di sostanza, che ha ripercorso per davvero tutti i più grandi successi dei Fighters e ha ricordato la sensazione di trionfo della musica di cui erano capaci Deep Purple, Led Zeppelin e Pink Floyd. Immagini tratte da www.onstageweb.com
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di Enrico Esposito
All'alba dell'estate l'Italia si sta ritrovando avvolta da una piacevole diatriba. Da una parte prendere parte alla ricchissima proposta di festival che da Nord a Sud stanno portando sul palco i protagonisti della scena rock mondiale (Firenze Rocks, I-Days Festival, Lucca Summer Festival, Rock in Roma per citarne alcuni), e dell'universo indie nostrano. Dall'altra essere attratti irresistibilmente dal titolo di tormentone estivo, che secondo tradizione si giocheranno le hit più spacca-timpani dei djs, gli acuti estivi dei Big italiani vedi Laura Pausini, Luca Carboni, Jovanotti, cui negli ultimi anni si sono aggiunti gli exploits dei rappers, degli hip-hoppers e degli hipsters. Rispetto al passato, sembra chiaro dunque che la bella stagione non corrisponda esattamente al periodo di massima esaltazione per la musica pop internazionale, al contrario di quanto accada invece durante il resto dell'anno. Ma tuttavia il successo raggiunto in primavera (se non prima) da alcuni artisti grazie alle loro uscite strategiche resta forte e si trasforma in un traino prorompente per i mesi successivi fino ad arrivare all'autunno, la stagione in cui riprendono i concerti indoor. In questo articolo concentreremo la nostra attenzione su grandi ritorni che hanno caratterizzato il mondo pop nel 2018.
Non possiamo che cominciare da lei anzi da loro. Florence Welch e la sua band. Florence and The Machine, il sodalizio inglese che si è imposto sulla scena mondiale grazie a un tocco pop-rock personalissimo e raffinato e alla creazione di performance dal vivo carismatiche e artistiche. Merito dell'energia e dell'intensa vocalità della cantante, Florence Welch, e dalla ricerca costante di un'armonia sonora da parte degli altri componenti del gruppo tra cui si segnalano il chitarrista Robert Ackroyd, la tastierista Isabella Summers e l'arpista Tom Mongen, presenti sin dalla fondazione. A tre anni dall'album How Big, How Blue, How Beautiful e dopo l'uscita dalla band del batterista Christopher Lloyd Hayden, i Florence + The Machine sono tornati ufficialmente sulle scene con i brani "Sky Full of Song" e "Hunger" usciti tra Aprile e Maggio, e nell'ultima settimana hanno pubblicato su Youtube il video "Big God", traccia che vede la collaborazione di Jamie xx alla batteria e al synth e del sax di Kamasi Washington. High as hope è il nome del quarto lavoro della band, in uscita proprio oggi 29 giugno in tutti i negozi di dischi. Anche noi lo ascolteremo in attesa di vederli dal vivo in Italia in due date annunciate nella giornata di ieri: il 17 marzo dell'anno prossimo all'Unipol Arena di Bologna e il giorno successivo al PalaAlpitour di Torino.
Il 2018 ha segnato il ritorno sulle scene di un'altra peculiare esponente del genere pop. L'8 giugno è uscito So Sad So Sexy il quarto album di Li Lykke Timotej Zachrisson, meglio conosciuta come Lykke Li, la cantautrice e musicista svedese che nel 2011 riscosse grande successo di pubblico con il remix firmato Magician della hit "I Follow Rivers". Interprete fine e camaleontica, Lykke Li è riuscita a esprimere un talento equamente diviso tra un registro acustico introspettivo e sospeso e una miscela di influenze elettroniche, jazz e soul che ha messo in luce una tecnica compositiva audace. So Sad So Sexy è stato preannunciato dalla pubblicazione di ben cinque singoli: "Deep End", "Hard Rain", "Utopia", "Ses Money Feelings Die" e "Two Nights" che raccontano di una Lykke Li profondamente onirica e pessimista, concentrata a interrogarsi sulle ragioni ultime della vita tra cui la morte stessa, il senso dei rapporti umani, le realtà materiali. Sul versante del cantautorato maschile, Damien Rice ha pubblicato lo scorso 1 giugno sul suo canale Youtube omonimo due differenti versioni di una traccia inedita, "100 Miles Across The Room", che presenta una storia particolare. L'artista irlandese scrisse infatti questa e altre canzoni dieci anni fa, nel corso di un viaggio compiuto a bordo della sua Mini da Dublino alla volta di Barcellona, da cui è stato tratto il progetto chiamato 10 Days to Barcelona. Rice prevedeva di dare alla luce ogni giorno una canzone diversa ispirata dunque dalle esperienze vissute in compagnia di alcuni amici e di realizzare contemporaneamente registrazioni, e testimonianze fotografiche e video. Al termine del viaggio, il materiale prodotto è stato racchiuso in tutta calma in un cassetto, al quale il cantante potesse attingere per poter sviluppare nuovi prodotti discografici. "100 Miles Across The Room" ne è la prima, e nel frattempo Damien Rice ha annunciato il suo tour estivo Wood Water Wind Tour, un affascinante viaggio a bordo di una barca a vela sulla scorta degli eroi della mitologia greca che farà tappa anche in Italia, il 15 luglio all'Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea (CT), il 19 luglio al Belvedere di San Leucio (CE) e, infine, il 22 luglio al Teatro Romano di Ostia Antica (RM). Ti Amo, il loro ultimo album che costituisce un sentito omaggio alla lingua e alla cultura italiana (non solo musicale), è uscito il 9 giugno 2017 ma i Phoenix, l'effervescente band francese, non si sono concessi molte pause nel corso dell'ultimo anno. Da alcune settimane essi hanno diffuso in rete il videoclip del singolo "Role Model", un nuovo filmato vintage dalle eleganti atmosfere anni '70 che ritrae la storia di una modella idolo delle folle e gravata dal suo ruolo ingombrante. Immagini tratte da: - Immagine 1 da www.virginradio.it - Immagine 2 da pagina facebook Lykke Li https://www.facebook.com/LykkeCity/ Comunicato stampa Andrea Oliva solista dell’Orchestra da Camera Fiorentina Sul podio il direttore turco Ertug Korkmaz Lunedì 25 e martedì 26 giugno 2018 - ore 21 – Cortile di Michelozzo Palazzo Medici Riccardi – via Cavour, 3 - Firenze ORCHESTRA DA CAMERA FIORENTINA Direttore ERTUG KORKMAZ Flauto solista ANDREA OLIVA Musiche di M. Valsania, F.Devienne, F. J. Haydn Continuano i concerti dell’Orchestra da Camera Fiorentina nel Cortile di Michelozzo a Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze. Le serate di lunedì 25 e martedì 26 giugno (ore 21) vedranno ospiti Andrea Oliva, primo flauto solista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, e il direttore turco Ertug Korkmaz, già direttore musicale e direttore principale dell’Orchestra Accademica Baskent. Al centro del programma il mozartiano “Concerto n.7 per flauto e orchestra” di François Devienne, compositore e flautista in gran voga nella Parigi del secondo Settecento: fantasia e genio compositivo rispecchiano i toni eleganti e manieristici dell’epoca, e non stupisce l’appellativo di “Mozart francese” che la critica affibbiò a Devienne. A seguire la “Sinfonia degli addii” di Franz Joseph Haydn, opera particolare, sia per la struttura sia per l’insolita, progressiva, uscita degli strumenti. In apertura verrà eseguito, in prima assoluta, il brano “Kaleidos” del flautista e compositore Mario Valsania. Già membro dell’Orchestra Giovanile Gustav Mahler, Andrea Oliva ha frequentato l’Accademia Herbert von Karajan, ed è stato invitato, a soli 23 anni, come Primo flauto ospite dai Berliner Philharmoniker. Dal 2003 è Primo flauto solista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma. Tra gli estimatori annovera il maestro indiscusso dello strumento, James Galway, che lo ha definito “uno dei migliori flautisti della sua generazione, una stella brillante nel mondo del flauto”. Ertug Korkmaz vanta una lunga e prestigiosa carriera sia come compositore, sia come direttore d’orchestra. Si è formato in Turchia con Gürer Aykal per poi perfezionarsi alla Guildhall School of Music and Drama di Londra. Ha studiato, tra gli altri, con Hans Werner Henze e Karlheinz Stockhausen. Ha collaborato con artisti del calibro di Rocco Filippini, Salvatore Accardo, Cihat Askin. Attualmente è direttore musicale e direttore principale dell'Orchestra Academic Baskent. Biglietto 20 euro. Prevendite nei punti www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e online su www.boxol.it. Prevendita anche presso Palazzo Medici Riccardi nei giorni dei concerti, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 21. La 38esima stagione dell’Orchestra da Camera Fiorentina è realizzata con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Banca CR Firenze e Leggiero Foundation. Programma concerti
M. Valsania Kaleidos (prima esecuzione assoluta) François Devienne Concerto per flauto e orchestra n. 7 F. J. Haydn Sinfonia n. 45 “Gli addii” Informazioni e prenotazioni Segreteria Orchestra tel. 055-783374 - www.orchestrafiorentina.it - info@orchestrafiorentina.it Biglietti Biglietto intero 20 euro. Prevendite Box Office - via delle Vecchie Carceri, 1 (Firenze) - tel. 055 210804. Orario: mar/sab 10/19.30 - Lun 15.30/19.30 – www.boxol.it. Prevendita anche presso Palazzo Medici Riccardi nei giorni dei concerti, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 21. Comunicato stampa ABBABULA 2018 SASSARI 10, 11, 12 e 14 luglio MOTTA, MALDESTRO, IOSONOUNCANE + PAOLO ANGELI, WILLIE PEYOTE & Co. 13 artisti sul palco e 4 giorni di musica da vivere a 360° 20 anni di grandi eventi da festeggiare Arena Concerti in piazzale Segni; AbbabulaLab la novità ABBABULA, festival musicale organizzato ininterrottamente ormai da 4 lustri dalla Cooperativa Le Ragazze Terribili, compie 20 anni: un compleanno speciale merita un’edizione speciale. Una location nuova di zecca, l’Arena Concerti che sarà appositamente costruita in piazzale Segni: spazio da vivere anche oltre i concerti - apertura giornaliera cancelli fissata alle ore 19,30 - in piena filosofia ABBABULA. Quattro giornate in musica, che fra il 10 e il 14 luglio porteranno a Sassari le più interessanti espressioni delle nuove tendenze della scena italiana. On the stage ben 13 artisti, affermati ed emergenti a livello locale e nazionale, che dall'hip hop di Willie Peyote al cantautorato di Maldestro, passando per le sonorità elettroniche di John De Leo, il suggestivo ensemble di Iosonouncane e Paolo Angeli e l’avvolgente rock "indie" di Motta, racconteranno una storia talmente variegata da accontentare anche i palati più indipendenti e appassionati. E poi ancora En?gma & Kaizén, il vissuto e l’esperienza del Gavino Riva trio, le parole di Scarda e il live set di Arrogalla, il tutto senza, ovviamente dimenticare, le più interessanti realtà emergenti della scena sarda come il rapper Riky, Flavio Secchi, Elisabetta Usai e Massimo Carta. Ad aprire il festival ABBABULA, il 6 luglio a Sassari davanti al Carcere di San Sebastiano, l’anteprima organizzata in sinergia con la Compagnia Teatrale Meridiano Zero. L’anteprima ospiterà “Per Grazia Non Ricevuta”, progetto ambizioso e visionario con la direzione artistica di Leonardo Boscani, che rivolge uno sguardo attento e non convenzionale al mondo delle carceri. Interpreti di questo progetto sono l'artista sassarese Giovanna Maria Boscani e il cantautore cagliaritano Joe Perrino. Ma per festeggiare i suoi 20 anni ABBABULA ha scelto di farsi e fare un altro grande regalo a chi, negli anni, ha fatto sì che sul palco, sotto il palco e a bordo palco tutto fosse bello e possibile. Per questo nasce l'Abbabula Lab, un ciclo di incontri dedicati a temi come il diritto d'autore, la filiera musicale e la nuova vita dell’indie italiano, il rapporto tra promoter, agenti e festival e le nuove opportunità del mercato globale. Serie di appuntamenti rivolta a chi fa, produce e distribuisce musica in Sardegna. Gli incontri saranno ospitati negli spazi della sede di Sassari del quotidiano La Nuova Sardegna, a Predda Niedda. IL CARTELLONE Martedì 10 luglio riflettori accesi sulla 20^ edizione di ABBABULA e microfono a Riccardo Giacomini, Riky per il pubblico, rapper cagliaritano ex Blatha Fam con all’attivo tre album solisti e una collaborazione con J-Ax alla realizzazione del singolo “Mi Vendo”. Con “Everest” (Machete) scala le classifiche, passa anche dal talent “The Voice” arrivando in semifinale. Il premio? Una nuova collaborazione con J-Ax e nuove storie da cantare in rap. Da Riki a En?gma & Kaizén, la musica non cambia - lo style resta il rap - ma cambiano la proposta e l’approccio. Il background dice Prodigy e Daft Punk, passando dal metal-crossover per arrivare al’Hip-Hop. Nel 2008 le prime 15 tracce, Olbia il suo palcoscenico, poi gli applausi della penisola, la traccia “Tyler Durden”, il palco condiviso con Salmo. Oggi è produttore di sé stesso, lavora con Kaizén. “Indaco” lo consacra come artista unico nel suo genere. Sindrome di Tôret Tour è il viaggio che Willie Peyote ha cominciato il 19 maggio a Prato, viaggio che lo trasporterà in Sardegna a chiusura della prima giornata di ABBABULA. Guglielmo Bruno, torinese classe 1985, non ha più bisogno di presentazioni, ha conquistato media e spazi di diffusione musicale, affermandosi nel corso degli ultimi anni come astro crescente del panorama musicale nazionale e non solo. Mercoledì 11 luglio si comincia con Flavio Secchi e la sua straordinaria chitarra. Dopo "Parole per Chitarra", uscito lo scorso maggio post fortunata esperienza a Musicultura, l’artista ricomincia il suo percorso di creazione e crescita con nuove canzoni e una band interamente rinnovata: Gianrico Manca alla batteria, Mauro Mulas alle tastiere e Alessandro Atzori al contrabbasso John De Leo è considerato ad oggi la voce più interessante del panorama musicale italiano. Una voce-strumento, ora calda, grave, ora acuta, graffiante, le cui fondamenta Soul sorreggono un vasto itinerario musicale che spazia dal Jazz, al Rock, al Dub, alla Contemporanea. Una proposta fuori dal comune per un artista fuori dall’ordinario. Maldestro, pseudonimo del napoletano classe 1985 Antonio Prestieri, è un cantautore italiano. Il teatro lo avvolge e coinvolge, nel 2013 torna alla musica e alcune sue canzoni sbancano alcuni dei più importanti premi italiani (Premio Ciampi, De André, SIAE, AFI, Palco Libero e Musicultura). Il suo primo album merita la targa Tengo come miglior album d’esordio. Premio della critica a Sanremo nel 2017 fra le nuove proposte. Il suo secondo album è “I muri di Berlino”, lo scorso 8 giugno è uscito un disco live acustico (“Acoustic Solo”) mentre a novembre è in rampa un nuovo lavoro in studio. La terza serata sarà aperta da Elisabetta Usai, che da vincitrice dell’edizione 2017 del piccolo festival “A squarciagola” sale di diritto, e con grande piacere, sul palco di ABBABULA. Dal reggae in limbo alla partecipazione al premio “Parodi”, dal progetto “Archè” alle positive influenze evolutive della musica elettronica. A seguire, sul palco, salirà Gavino Riva in formazione trio con Gian Luca Gadau e Gian Mario Solinas: istrionico musicista bassista da sempre e compositore per vocazione impegnato ad oggi in un nuovo lavoro da solista. Saluto alla luna affidato alle voci, alle suggestioni, all’interpretazione e alle sonorità di Iosonouncane e Paolo Angeli: purissimo distillato di creatività trasformato in performance dal chitarrista di Palau in ensemble con il cantautore di Buggerru, connubio che con “DIE” ha raggiunto il massimo grado di espressività. Sarà Massimo Carta, chitarrista di 30 anni vulcanico, travolgente, innamorato del blues e del folk americano ma capace anche di digressioni - tanto inaspettate quanto calzanti - fra le perle dimenticate della musica italiana, ad aprire sabato 14 luglio l’ultima serata de festival ABBABULA. Una candidatura ai David di Donatello 2014 per la colonna sonora del film "Smetto quando voglio" e una alle targhe Tenco 2015 per la medesima “opera prima”: questo e molto di più è Scarda - Nico Scardamaglio - uno di quei cantautori anni 2000 che, sebbene l'epoca, hanno deciso di puntare su uno stile acustico, schitarrato e in generale un po' retrò ma non pesante. Toccherà poi alle travolgenti sonorità di Francesco Media “Arrogalla”, compositore elettronico e live performer di Quartu Sant’Elena, invadere gli spazi di suoni e commistioni armoniche nel penultimo appuntamento della serata di chiusura del festival. Poi spazio a MOTTA, headliner che attualmente rappresenta una delle più interessanti e trasversali proposte del fare musica italiano, che anima il dibattito indie e schiva le etichette di genere proponendosi alla ribalta della stagione musicale con rinnovata verve e maturità artistica. I PARTNER Il festival ABBABULA è organizzato dalla cooperativa Le Ragazze Terribili, con il contributo degli Assessorati allo Spettacolo e al Turismo della Regione Sardegna, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna. BIGLIETTI & ABBONAMENTI I biglietti di ingresso alle prime 3 serate del festival ABBABULA costano singolarmente 10 euro (+ prevendita); la serata del 14 luglio costa invece 20 euro (+ prevendita). Sarà disponibile un abbonamento per l’intera durata del festival al costo di 40 euro. Chiunque acquisterà il biglietto per una delle serate in programma il 10, l’11 o il 12 luglio avrà in regalo il biglietto per la serata precedente o successiva. Programma
Sassari - Arena Concerti Piazzale Segni 10 luglio – dalle 20,30 Riky En?gma & Kaizén WILLIE PEYOTE 11 luglio – dalle 20,30 Flavio Secchi John De Leo MALDESTRO 12 luglio – dalle 20,30 Elisabetta Usai Gavino Riva IO SONO UN CANE e PAOLO ANGELI 14 luglio – dalle 20,30 Massimo Carta Scarda Arrogalla Live Set MOTTA 15/6/2018 AREZZO MEN/GO MUSIC FEST 14ª Edizione 11-14 LUGLIO 2018 - Parco Il Prato di ArezzoRead NowNell’ambito di Arezzo Men/Go Music Fest, sta per scadere il bando del PREMIO MUSICAFUTURA – CITTÀ DI AREZZO, il concorso realizzato da The Garage Studio, Woodworm Label e Men/Go Music Fest, rivolto a cantautori, band e interpreti emergenti under 35, con il prezioso mecenatismo di Ital Preziosi Spa, in scadenza il 15 giugno. La fase finale del concorso sarà, poi, parte integrante del programma del festival aretino. Il contest si svolgerà, infatti, il 12 luglio, durante la seconda serata del festival. I tre finalisti si esibiranno live alla presenza della Giuria - composta da Pierfrancesco Pacoda, Presidente di Giuria, Carlo Pastore, Enrico Molteni, Luca del Muratore, Fabrizio Vanni, Raffaella Oliva - che decreterà il vincitore della Prima edizione del Premio. La band o l’artista vincitore avrà diritto allo sviluppo del proprio progetto musicale, con contratto, uscita discografica con Woodworm Label, registrazione del disco presso The Garage Studio e campagna di comunicazione e promozione nazionale del disco della durata di 4 mesi. Sta per partire, dunque, la nuova edizione del MEN/GO MUSIC FEST, in programma dall’11 al 14 luglio, che si propone come punto di riferimento nel panorama musicale indipendente e promotore della diffusione della musica e della creatività giovanile, quest’anno organizzato in una location interamente rinnovata. È, infatti, il parco IL PRATO DI AREZZO il nuovo spazio della manifestazione. I quattro giorni di musica e appuntamenti, ogni sera a partire dalle ore 18 e a ingresso completamente gratuito, compongono un ricco programma. Tra gli artisti attesi sul palco quest’anno anche Cosmo, Frah Quintale, Joan Thiele, Willie Peyote, Gemitaiz, Bud Spencer Blues Explosion, Selton, Clap your hands Say Yeah, I Ministri, Coma_Cose, IvreaTronic, Paletti, Siberia, San Diego, Viito. Le serate del Festival saranno presentate da Alberto “Pernazza” Argentesi, presentatore televisivo e musicista, ex tastierista del gruppo Ex Otago. Il MEN/GO MUSIC FEST è curato e organizzato dall’Associazione Music!, promotrice del festival musicale aretino, giunto ormai alla sua quattordicesima edizione, con il patrocinio e contributo di Comune di Arezzo e Regione Toscana, il patrocinio di Camera di Commercio di Arezzo, Provincia di Arezzo e Agenzia Nazionale Giovani, il sostegno dei Main Sponsor Estra, Coingas, Re.V, Nastro Azzurro e Conad, e i partner Redbull, Aperol Spritz, Clipper, Atam, Progetto5 e Confcommercio Arezzo. Oltre al programma musicale che si contraddistingue, ancora una volta, per l’eterogeneità e la trasversalità, proponendo artisti che spaziano dal pop indie al cantautorato, passando per l’alt-rock e il rap, sono confermate anche le edizioni parallele del MENGO CULT, il palco letterario del Festival, in collaborazione con Inkorsivo, nel cuore di Piazza Grande, sotto il celebre loggiato del Vasari, e di MENGO CINEMA, presso l’arena Eden, in collaborazione con Associazione Doppio Sogno, ad arricchire la programmazione musicale con incontri, presentazioni e dibattiti di natura letteraria e cinematografica. Tra i primi attesi ospiti del MENGO CINEMA, l’attore GIUSEPPE BATTISTON che domenica 15 luglio dalle ore 19.30 incontrerà il pubblico prima della proiezione del film “Zoran il mio nipote scemo”. Annunciati anche i primi incontri del MENGO CULT: mercoledì 11 luglio, a partire dalle ore 18.30, GIORGIO NARDONE, presenta “La paura delle malattie”. Giovedì 12 luglio la musica è protagonista anche del palco letterario con l’incontro e l’intervista alla band I MINISTRI, mentre, venerdì 13 luglio, alle ore 18.00, SIMONE PICCINI presenta “Wanderhang – un viaggio dentro al mondo” e, a seguire, SAVERIO TOMMASI presenta “Siate ribelli praticate gentilezza”. Tra gli appuntamenti annunciati, anche la presentazione di LORENZA NATARELLA del libro “Sempre libera”, insieme a FRANCESCO CATTANI e LORENZO PALLONI in programma sabato 14 luglio. Per il cuore pulsante del Festival, il primo appuntamento con la musica sarà mercoledì 11 luglio, a partire dalle ore 18.00. I primi tre artisti a esibirsi sul palco saranno gli ONION RINGS, vincitori del concorso “Suono Dunque Sono”, OMBRELOBO e SAN DIEGO. Protagonisti della serata, poi, i livornesi SIBERIA, seguiti dal sound senza frontiere dei SELTON e dall’energia pop con le influenze rap di FRAH QUINTALE. La seconda giornata, in programma giovedì 12 luglio, vedrà in apertura, sempre dalle ore 18.00, le esibizioni dei tre finalisti del Premio MUSICAFUTURA e la successiva proclamazione del vincitore. Seguono, poi, gli artisti in line up della serata: il duo VIITO, CLAP YOUR HANDS SAY YEAH, creatura del cantante e chitarrista americano Alec Ounsworth, e il rap infuocato di GEMITAIZ. Venerdì 13 luglio apriranno la serata le performance di CAUTERUCCIO, del vincitore del Contest iLiveMusic e degli aretini A PEZZI. Sarà poi il turno degli headliner della giornata per un insieme di live ad alto impatto. Si parte con l’ipnotica cantautrice JOAN THIELE, cui seguirà il sound esplosivo dei BUD SPENCER BLUES EXPLOSION e poi il rock dei MINISTRI che ritornano sul palco del festival aretino, dopo l’esperienza nel 2009. Un ricco programma anche per l’ultima giornata di Festival, quella di sabato 14 luglio, in cui apriranno la serata gli EGO e il cantautore PALETTI. Sarà tempo, poi, delle esibizioni centrali con il giovane duo COMA_COSE, il rap elegante del torinese WILLIE PEYOTE e il ritmo coinvolgente di COSMO. A chiusura, non mancherà il movimento, con l’atteso after show a cura di IVREATRONIC. Inoltre, per tutta la settimana del festival, in collaborazione con alcuni tour operator, saranno organizzate visite guidate della città e delle principali mostre e musei: sul sito www.mengomusicfest.com è, infatti, possibile consultare i pacchetti turistici presentati dal festival in abbinamento agli eventi e alle location. E ancora, il circuito Mengo Music Friends, in collaborazione con Confcommercio Arezzo, che comprende tutte le attività del centro storico di Arezzo sostenitrici della manifestazione, a partire dalle settimane precedenti, presenterà diversi appuntamenti musicali ed eventi collegati al festival. Durante i giorni di Festival, invece, in collaborazione con Progetto5, dalle ore 21 fino alla fine di ogni serata, saranno attivi i laboratori e l’animazione per i bambini e, in collaborazione con Palestra Life, sarà allestita l'area sport con eventi e attività promosse dallo staff della palestra. Le novità non mancano anche da parte dei partner: nello specifico Clipper presenterà l'accendino dedicato al festival in edizione limitata, che è possibile prenotare e ritirare gratuitamente al festival registrandosi a questo link: http://www.mengomusicfest.com/clipper/. Redbull allestirà, invece, i bar dedicati e i cocktail dedicati al Men/Go Music Fest, mentre Aperol Spritz riempirà lo spazio con il Van vintage dedicato esclusivamente al suo famoso aperitivo. INFO: mengomusicfest@gmail.com www.mengomusicfest.com Social Arezzo • Men/Go Music Fest: https://www.facebook.com/mengomusicfest https://www.instagram.com/mengofest/ PROGRAMMA | AREZZO • MEN/GO MUSIC FEST 2018 Parco il Prato, Arezzo Ingresso gratuito a tutti gli eventi MERCOLEDÌ 11 LUGLIO | ORE 18.00 Onion Rings - Vincitore “Suono Dunque Sono” OmbreLobo San Diego
GIOVEDÌ 12 LUGLIO | ORE 18.00 Finalisti premio Musicafutura Finalisti premio Musicafutura Finalisti premio Musicafutura
VENERDÌ 13 LUGLIO | ORE 18.00 Cauteruccio Vincitore Contest iLiveMusic A pezzi
SABATO 14 LUGLIO | ORE 18.00 Ego Paletti
******** PROGRAMMA MENGO CULT Logge Vasari, Piazza Grande MERCOLEDÌ 11 LUGLIO | ORE 18.30 Giorgio Nardone presenta "La paura delle malattie" Moderano: Pier Luigi Rossi, Marzia Sandroni e Giacomo Cherici GIOVEDÌ 12 LUGLIO | ORE 18.30 Intervista ai Ministri VENERDÌ 13 LUGLIO | ORE 18.00 Simone Piccini presenta “Wanderhang – un viaggio dentro al mondo” a seguire Saverio Tommasi presenta “Siate ribelli praticate gentilezza” SABATO 14 LUGLIO | ORE 18.00 Lorenza Natarella presenta "Sempre libera" con Francesco Cattani Modera Lorenzo Palloni di Enrico Esposito e Alice Marrani Onstage, la community online che con il proprio sito e socials raccoglie in Italia più di un milione di appassionati di musica, gli ha riconosciuto nel 2017 il premio come miglior festival della penisola, e Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha sottolineato con grande entusiasmo questo dato importante, che testimonia il grande successo all'esordio di un anno fa. Roberto De Luca, presidente di Live Nation, che produrrà questa seconda edizione del Firenze rocks, in programma alla Visarno Arena dal 14 al 17 giugno in collaborazione con Le Nozze di Figaro, ha avallato il rilievo e l’attenzione al perfetto svolgimento di un appuntamento che dopo diversi anni lo ha riportato a organizzare sul territorio nostrano un festival. Sono stati questi gli interventi di apertura della conferenza stampa che martedi mattina dalla Sala d’Arme di Palazzo Vecchio ha inaugurato ufficialmente il countdown per uno degli eventi musicali più attesi dell’estate, che dopo il successo della prima passata edizione punta a una crescita costante e significativa nel corso degli anni, come dimostrano innanzitutto l’aggiunta di una serata in più alle tre del 2017 e rock’n’roll fame selezionata per quest’anno. Si parte il 14 giugno con un’esclusiva per tutti I fans italiani: gli headliners della serata saranno infatti I Foo Fighters di Dave Grohl che saliranno sul palco della Visarno Arena alle Cascine per l’unica data italiana del loro tour. La pluripremiata band statunitense si esibirà alle ore 21-15 preceduti nell’ordine dai The Kills, I Wolf Alice e Frank Carter and The Rattlesnakes. Ha registrato il sold out da molti mesi come la data inaugurale anche la giornata del 15 giugno che dopo aver scaldato la platea a partire dalle 16 con le performances di Volbeat, Baroness e The Pink Slips, calerà un asso che prende il nome di Guns N’Roses per dar vita a un concerto leggendario (ore 20.00). Sono ancora disponibili sia sul sito ufficiale della manifestazione (www.firenzerocks.it) che sull’app Firenze rocks I biglietti per partecipare agli altri due attesi appuntamenti del 16 e 17 giugno. Sabato 16, “anticipati” dalla carica degli Shinedown, del progetto solista di Jonathan Davis dei Korn e degli Helloween, I protagonisti della notte fiorentina saranno gli Iron Maiden, la storica metal band inglese che farà tappa in Toscana in occasione del Legacy of the Beast World Tour. E dulcis in fundo, domenica 17, la giornata di chiusura del festival vedrà per l’ultima volta nella sua cinquantennale carriera Ozzy Osbourne salutare il pubblico italiano, accompagnato da consolidati protagonisti della scena metal mondiale (Judas Priest e Avenged Sevenfold) e nuovi affermati interpreti come I Tremonti. Quattro giornate intensissime e roventi, durante le quali i cancelli verranno aperti già in mattinata (alle 11 nei primi due giorni, alle 12 nei restanti altri due) per consentire il deflusso di un numero di spettatori che potrebbe toccare la cifra record di 200.000 persone. Aspettative dunque molto alte per un evento la cui organizzazione è stata sviluppata e perfezionata nei minimi dettagli per consentire la miglior accoglienza ai fans, giovani e meno giovani, che arriveranno “in massa” alla volta di Firenze da altre località della Toscana, come del Nord-Centro e Sud Italia, e così da altre nazioni dell’Europa e del Mondo. Nel corso della conferenza stampa, Marco Morasio, Direttore Marketing di Live Nation, e Alessandro Bellucci, amministratore de Le Nozze di Figaro, hanno illustrato con dovizia di informazioni l’ampia gamma di servizi e attività parallele messe a disposizione del pubblico del festival. Dall’area beverage and food a un’apposita “sezione” dedicata ai bambini, una Game Zone per i più grandi con biliardini, freccette, basket, un Barber Shop & Hair Dresser molto rock e gratuito, sino ad arrivare a un Temporary Tattoo offerto da Ticketmaster e una Social Room and Wifi Zone per poter immortalare live i momenti del festival. Per quanto concerne i trasporti da poter utilizzare per raggiungere la Visarno Arena e lasciarla al termine dei concerti nella maniera più serena e agevole, gli spettatori avranno l’opportunità di ricorrere alla tramvia e alle linee dei bus cittadini così come di numerose aree parcheggio attigue. Grazie alla partnership con Trenitalia, coloro che adopereranno Intercity e Frecce per giungere nel capoluogo toscano potranno usufruire di uno sconto del 30 per cento sulla tariffa del biglietto base, mentre per quanto riguarda gli spettatori toscani che partiranno da altri luoghi della regione il viaggio d'andata sarà all'insegna di una piacevole novità rappresentata dal primo treno denominato "rock". Per facilitare invece il ritorno a casa al termine dei concerti, le linee ferroviarie con maggior traffico a livello locale (Firenze-Pisa-Livorno; Firenze-Arezzo; Firenze-Prato -Lucca) saranno potenziate con corse notturne speciali. Immagini tratte da: Immagine 1 e galleria 2: foto dell'autore Galleria 1: foto gentilmente offerte dall'Ufficio stampa del Firenze rocks |
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Aprile 2023
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