Dopo i tour europei, primaverili ed estivi, a cui hanno assistito più di 80.000 persone, l'artista canadese, indipendente in tutto e per tutto, Loreena McKennitt annuncia che il suo nuovo album uscirà il 1 novembre 2019. Live at The Royal Albert Hall è stato registrato durante il suo concerto del 13 Marzo, parte del tour primaverile, nel prestigioso teatro londinese risalente al 1871. L'uscita, su due dischi, contiene tutte le 20 canzoni del concerto, sette delle quali non sono mai state pubblicate come tracce dal vivo, di cui sei dal suo ultimo album “Lost Souls” (2018) la sua prima registrazione di canzoni originali dal 2006. L'uscita sarà disponibile attraverso lo store online ufficiale della McKennitt e tramite alcuni rivenditori selezionati in tutto il mondo, così come attraverso tutti i servizi di distribuzione digitale. "E' stata un'esperienza meravigliosa esibirsi alla Royal Albert Hall con tutta la ricchezza della sua storia ai nostri piedi. Inoltre, è stato gratificante poter invitare alcuni dei musicisti che hanno suonato in Lost Souls ad esibirsi dal vivo con noi e condividere questo evento unico. Sono felice che sia stato registrato per i posteri" ha detto la McKennitt L'uscita del disco fa seguito alle tappe primaverili ed estive del suo Lost Souls Tour, che ha visto la pluripremiata cantautrice e musicista esibirsi in 49 concerti in 13 paesi europei. Molti di essi si sono svolti in magnifici locali storici, come il teatro Odeo di Erode Attico di Atene, considerato da molti uno dei migliori teatri all'aperto del mondo. Questa volta la McKennitt, che si era già esibita alla Royal Albert Hall nel 1993, aprendo per il musicista-compositore britannico Mike Oldfield, era l'headliner con cinque musicisti special guest che si sono uniti a lei per il concerto. Nell'album sono presenti anche il percussionista egiziano Hossam Ramzy, scomparso l'11 settembre, il chitarrista flamenco di fama mondiale Daniel Casares, i musicisti canadesi Ben Grossman alla ghironda, al bodhrán, alla fisarmonica e alle percussioni e Ian Harper alle puilleann pipe, alla bombarda, al clarinetto turco, ai flauti ed ai whistle. L'artista spagnola Ana Alcaide ha suonato la nyckelharpa. Loreena è stata anche accompagnata dai suoi compagni musicali di lunga data Brian Hughes alle chitarre, oud e al bouzouki irlandese, Caroline Lavelle al violoncello, Hugh Marsh al violino, Dudley Philips al contrabbasso e al basso, e Robert Brian alla batteria e alle percussioni. L'uscita di Live at The Royal Albert Hall coincide con la tappa canadese del Lost Souls Tour, che inizia a fine ottobre e terminerà ai primi di novembre. Il tour porterà Loreena in sei città del Quebec e dell'Ontario. È stato un anno impegnativo per la McKennitt. Recentemente è apparsa nel film indipendente canadese “Road to the Lemon Grove” come 'la voce di Dio', attualmente proiettato in selezionati cinema canadesi. L'eclettica miscela celtica di musica pop, folk e world music della McKennitt ha venduto oltre 15 milioni di album in tutto il mondo. I suoi lavori sono stati dischi d'Oro, Platino, e multi-Platino in 15 Paesi di quattro Continenti. È stata nominata due volte per un Grammy Award e ha vinto due Juno Awards e un Billboard International Achievement Award. www.loreenamckennitt.com www.facebook.com/loreenamckennitt/
0 Commenti
20/9/2019 CONTEMPORANEI SCENARI EDIZIONE IX 20019 DAL 20 AL 22 SETTEMBRE A FUCECCHIO - Un festival multidisciplinare delle arti performativeRead NowContemporanei Scenari, il festival organizzato dal Teatrino dei Fondi con la direzione artistica di Enrico Falaschi dal 20 al 22 settembre presenta una varietà di proposte per un pubblico di tutte le età. Il festival multidisciplinare, che è alla nona edizione e per il secondo anno si estende anche a Fucecchio, intreccia e contamina varie espressioni artistiche, teatro, drammaturgia contemporanea, danza, il teatro per ragazzi e incontri. Venerdì 20 settembre alle 21.30 al Nuovo Teatro Pacini il teatro si fa portavoce della sua funzione sociale con il Mare Giallo di Marta Paganelli, che porta in scena l'esperienza vissuta in un campo Saharawi, un popolo che lotta da oltre quarant'anni per la propria autodeterminazione, restituendo le atmosfere, i pensieri, le emozioni di un’esperienza in grado di toccare le corde più profonde della propria anima. La storia di un viaggio in un mondo così lontano eppure così vicino a noi, quello del popolo Saharawi, raccontata dal punto di vista di chi lo scopre per la prima volta. Non sarà raccontata la storia di un popolo, ma quella di un viaggio. Un viaggio non solo nello spazio, ma nella mente, un viaggio dove ritrovare l’ascolto dell’altro e dell’altrove. Al termine dello spettacolo, al fine di estendere l’azione di conoscenza e sensibilizzazione verso le questioni umanitarie, sociali e politiche che affliggono il Popolo Saharawi, seguirà un incontro/dibattito a cui parteciperanno Enrico Sostegni (Consigliere Regione Toscana), Antonella Gorgerino (Consigliera delegata Comune di Fucecchio), Giorgio Savini (Presidente sez. Fucecchio di Hurria. Associazione di solidarietà al Popolo Saharawi) Fatima Mahfud – rappresentante del popolo Saharawi. Sabato 21 e domenica 22 settembre alle ore 21.30 al Nuovo Teatro Pacini di Fucecchio si dà luce alla necessità del teatro per ricordare, che è memoria della barbarie con L'Eccidio del Teatrino dei Fondi (21 e 22 settembre a Fucecchio), che rammenta il massacro del Padule compiuto su 174 civili, famiglie, donne, anziani e bambini, nell'agosto del 1944 mentre l'esercito tedesco e nazista si ritira accompagnato dai suoi collaborazionisti fascisti. L’eccidio di Riccardo Cardellicchio, per la regia di Enrico Falaschi, adattamento teatrale di Andrea Mancini, con l'interpretazione di Alberto Ierardi, Marta Paganelli e Giorgio Vierda e con i disegni dal vivo di Alessio Trillini è una commemorazione di un momento di grande dolore, un’orazione a tre voci affidata a personaggi universali: il narratore, il poeta, la donna. Le tre figure ripercorrono i tratti salienti dell’episodio, tratteggiano e danno voce alle storie dei protagonisti dell’eccidio, persone impietrite dalla paura e al tempo stesso rese forti dal coraggio. Giovanissime compagnie di danza si alterneranno sul palcoscenico in piazza Montanelli con quattro appuntamenti gratuiti. Venerdì 20 settembre alle ore 21.00, in piazza Montanelli Collettivo Croma è in un primo studio di Un Corpo Molesto, ideazione e coreografia di Erica Bravini e Michael Incarbone, con Michael Incarbone e Mara Capirci. Una performance che interroga il corpo biologico e il “secondo corpo”; un corpo-altro che nega sia la nudità naturale, che il castigo di una clausura di tessuto mentre afferma sempre e solo il suo tempo presente. Un’indagine sull’abbigliamento che modifica non solo il corpo, ma anche l’agire della persona. Alle ore 21.20 sempre in piazza Montanelli, la S Dance Company SIN, con le coreografie di Mario Coccetti, con i danzator Rocco Suma e Salvatore Sciancalepore, presenta La poetica delle relazioni un incontro casuale in una balera che pone in relazione due perfetti sconosciuti che, nell’arco di una notte sviscerano le possibili declinazioni di un legame, nell’incedere ritmico del tango. Attraverso la danza, si raccontare un valore culturale e una realtà viva, sonora, che continua ad ardere e si ricerca il confine tra la distanza e la vicinanza degli esseri umani, le relazioni e il desiderio di conoscersi e riconoscersi come un unico corpo. Sabato 21 settembre, due compagnie, Colectivo Sin Par e Lost Movement, vincitrici del bando di residenza, Time To Move, indetto dal Teatrino dei Fondi e da Con.Cor.D.A, daranno una prima restituzione della nuova creazione a cui hanno lavorato durante un periodo di residenza svolto proprio a Fucecchio al Nuovo Teatro Pacini. Alle ore 21.00 di sabato 21 settembre, in piazza Montanelli, il gruppo spagnolo Colectivo Sin Par in Efecto Siam, di e con Lara Misó Peinado e Wilma Puentes Linares indaga, attraverso un dibattito silenzioso, sul concetto di unione fisica e simbiotica tra due persone, sulla permissività del movimento. Sottolineano la dipendenza intrinseca di due esseri umani che sono venuti al mondo all’interno della stessa pelle. A seguire alle 21.20 sempre in piazza Montanelli, Lost Movement presenta Oltre, coreografia Nicolò Abbattista, drammaturgia Christian Consalvo, compositore Filippo Ripamonti, con Samuele Arisci, Salvatore Sciancalepore, Maria Chiara Bono, Michele Nunziata, Arianna Cunsolo, Angelica Calabrese, Enrico Luly. Un viaggio alla ricerca del proprio limite: mente, corpo e spazio diventano le coordinate per creare partiture coreografiche insolite, in cui prevalgono le accelerazioni, le sospensioni, gli allungamenti, le interruzioni di dinamica, le cadute e i punti di equilibrio. Lo sguardo si fa gesto, quasi materia, in mancanza di un contatto che non arriva mai. La relazione si manifesta attraverso il rapporto con lo spazio che separa un corpo dall’altro, arrivando quasi a sfiorarne i confini, ma senza realmente invaderli. Non manca un appuntamento dedicato alle famiglie, domenica 22 settembre alle 20.45 in piazza Montanelli per trasmettere ai più piccoli l’amore per natura, l’importanza della ciclicità delle stagioni il Teatrino dei Fondi presenta Il chicco di grano, di Angelo Italiano e Sabrina Andreuccetti, regia Enrico Falaschi, con Ilaria Gozzini. Una favola dal sapore antico per pupazzi e narrazione, che racconta la storia di due formiche, Milly e Molly, che, come ogni anno in estate, mentre sono in cerca delle provviste da raccogliere e conservare in vista dei mesi invernali, scoprono che, piantandone un solo chicco, è possibile far nascere una spiga, che conterrà tantissimi chicchi di grano. VENERDÌ 20 SETTEMBRE ore 21.00 | Piazza Montanelli, Fucecchio Collettivo Croma PER UN CORPO MOLESTO primo studio ore 21.20 | Piazza Montanelli, Fucecchio S Dance Company SIN LA POETICA DELLE RELAZIONI ore 21.30 | Nuovo Teatro Pacini, Fucecchio Marta Paganelli MARE GIALLO a seguire incontro interverranno: Enrico Sostegni – Consigliere Regione Toscana Antonella Gorgerino – Consigliera delegata Comune di Fucecchio Giorgio Savini – Presidente sez. Fucecchio di Hurria. Associazione di solidarietà al Popolo Saharawi Fatima Mahfud – Rappresentante popolo Saharawi SABATO 21 SETTEMBRE ore 21.00 | Piazza Montanelli, Fucecchio Colectivo Sin Par EFECTO SIAM ore 21.20 | Piazza Montanelli, Fucecchio Lost Movement OLTRE ore 21.30 | Nuovo Teatro Pacini, Fucecchio Teatrino dei Fondi L'ECCIDIO DOMENICA 22 SETTEMBRE ore 20.45 | Piazza Montanelli, Fucecchio Teatrino dei Fondi IL CHICCO DI CHICCO DI GRANO ore 21.30 Nuovo Teatro Pacini, Fucecchio Teatrino dei Fondi L'ECCIDIO BIGLIETTI L'ECCIDIO I settore: Intero 12 € | Ridotto 10 € II settore: Intero 10 € | Ridotto 8 € PER UN CORPO MOLESTO, SIN. LA POETICA DELLE RELAZIONI, MARE GIALLO, EFECTO SIAM, OLTRE, IL CHICCO DI GRANO: ingresso libero Per il programma completo http://www.teatrinodeifondi.it/ INFO E PRENOTAZIONI: info@teatrinodeifondi.it info@nuovoteatropacini.it Tel. 0571/462835 – 0571/540870 www.teatrinodeifondi.it Per il programma completo http://www.teatrinodeifondi.it/ di Enrico Esposito Il tempo non sempre non può essere fermato. Ci sono alcuni momenti delle nostre giornate durante i quali si ha l'impressione di avvertire una completa rilassatezza dei sensi e dell'umore. Ci sentiamo bene, mettendoci per il momento alle spalle le preoccupazioni, siamo lucidi come non mai e sappiamo esprimerci con le parole in assoluta franchezza. Il sottoscritto vive uno di questi momenti alla corte di Gino Paoli. E' una serata fresca quella del 10 settembre in Piazza dei Cavalieri. Pisa si prepara ad accogliere un'esibizione speciale da parte del grande cantautore genovese, che a Genova in realtà non è nato ma arrivato dalla friulana Monfalcone. All'alba degli 84 anni (li compirà lunedì prossimo), l'interprete di straordinari classici della musica italiana regala al pubblico uno spettacolo di due ore che viaggia attraverso la musica, i ricordi, le ricchezze del mondo. Sale sul palco poco dopo le 21-30. Alla sua sinistra un pianoforte, il suo fidato pianoforte. Al quale si siede Danilo Rea. Non uno scudiero, ma un cavaliere valente che lo accompagna ormai da diverso tempo. Paoli dice di condividere con lui la medesima sensibilità. Non riesce a estorcere a Rea una sola parola. Un cenno di intesa con lo sguardo. Qui è importante altro. Le mani cominciano a correre sui tasti bianchi e neri intrecciandosi con le mareggiate che rimbalzano sul fondale in fondo al palco e le tracce lasciate dai violini, violoncelli, le percussioni dell'Orchestra da Camera di Perugia diretta dal Maestro Marcello Sirignano. "La lunga storia" raccontata da Gino Paoli parte così in un'atmosfera resa incantata dai volteggi degli archi che trasformano l'intera Piazza dei Cavalieri in un luogo senza confini spaziali ma dalle verità profonde. Viene intrapreso un viaggio che intreccia liriche più recenti e ricercate, che vedono scandire al cantautore passaggi diversi della sua stessa esistenza e carriera, riflessioni sull'amore e sui suoi giochi che si esaltano grazie a una sicurezza piena di fiducia. Alcune sensazioni, intuiti, considerazioni rimangono tali a vent'anni come a settant'anni, c'è da fidarsi di loro perché l'essere umano è vulnerabile. Nessun effetto speciale, nessuna trovata rivoluzionaria. Gino Paoli affida senza dubbi il suo racconto alla semplice osservazione dei comportamenti degli uomini, con i loro colpi di testi e le insidie da cui devono difendersi. Le peculiarità che caratterizzano ciascuna persona. Ne canta e ne parla, fermandosi a pensare alla gioventù e alla compagnia di amici che insieme a lui sono diventati straordinari protagonisti della scena musicale italiana degli anni 60, da Genova fin nel resto della Penisola. Si diverte e ricorda con compostezza la reazione alla scomparsa prematura di Luigi, i problemi di statura di Lauzi, l'imperturbabile timidezza di De André, la caccia all'uomo tremenda subita da Umberto Bindi da parte della stampa e il suo crollo irrefrenabile. Li rimembra e li omaggia, guidando il pubblico all' interno di un flash back caloroso con "Vedrai vedrai", "Ritornerai", "Il nostro concerto". Capolavori indiscussi della poesia che rivivono in una dimensione idilliaca attraverso le sinfonie intessute dall'Orchestra e dai preziosismi disegnati da Danilo Rea al piano. Il tempo dei ricordi, che siano dolorosi quanto meravigliosi e speciali, ha preso soltanto inizio. Danilo Rea lascia il palcoscenico. Brutta botta direte subito. Ma per fortuna chi lo avvicenda non delude di certo le attese. Rita Marcotulli, grande pianista jazz romana sale sul palco insieme a Ares Tavolazzi e Alberto Golino, che vanno a occupare i loro posti di combattimento al contrabbasso e alla batteria per regalare alla platea una sorpresa molto piacevole. In una sinuosa fusione tra jazz e musica classica, tocca a lui ripercorrere le pagine di un successo che ha scavalcato metà secolo. E allora dopo aver spiegato la genesi agrodolce de "La gatta", sigaretta alla mano e sguardo fermo rivolto all'orizzonte, il protagonista del lungo viaggio ripercorre le tappe più importanti e intime. "Il cielo in una stanza", "Senza fine", "Una lunga storia d'amore", "Sapore di sale" si susseguono l'una dopo l'altra componendo un'armonia affascinante, che non conosce le usure del tempo ma è in grado invece con la sua magnificenza di abbattere anche i pregiudizi più beceri. Grazie di tutto Gino. Immagini tratte da Foto dell'autore (Giovanna Leonetti) 20/9/2019 COMUNICATO STAMPA - Ginevra Di Marco in " Casa Nostra, Cosa Vostra": annunciati gli ospiti della Festa-Concerto di Fine EstateRead NowJazz al Forte II Edizione- Estate Fiorentina 2019, a cura di Empoli Jazz GINEVRA DI MARCO: “CASA NOSTRA, COSA VOSTRA” Festa-concerto di fine estate con grandi OSPITI a sorpresa. Venerdì 20 Settembre 2019 - ore 20,30 Terrazza Forte di Belvedere - Via S. Leonardo,1 - Firenze Dopo una lunga e calda estate di concerti, una festa a casa nostra nella splendida cornice della terrazza di Forte Belvedere a Firenze. Invitiamo il pubblico nel “ nostro” quartiere, in una location con una vista mozzafiato, suoneremo e canteremo insieme la fine dell’estate. Ginevra Di Marco: “eccoci qua annunciamo una chicca, un piacere immenso avere con con noi, per la nostra festa 3 artisti che stimiamo molto, il primo ERRIQUEZ e' un pezzo della nostra storia artistica, che ha viaggiato parallelamente con noi , con il quale ci siamo incrociati spesso, un grande...la seconda GaiaNanni , ci siamo annusati qualche anno fa al teatro della compagnia, per noi e' stato amore a prima vista, un carattere vulcanico, piena di affinita' forti con noi, con il nostro percorso, che abbia accettato di essere alla nostra festa ci rende molto felici, terzo Duccio Chiarini, incontri d'infanzia per Ginevra, ce lo siamo ritrovato regista di un film che sta diventando un bel caso, grande Duccio...che piacere, averti con noi ci racconterai...a questo punto la nostra serata si appresta ad essere una serata come DIO COMANDA, ora ci volete voi per renderla UNICA! Ecco tre amici che si uniranno a noi nella festa-concerto alla Terrazza di Forte Belvedere a Firenze il 20 settembre dalle ore 20,30 .L’entusiasmo nel dirci “Sì,ci saró” ci ha riempito di gioia e di gratitudine, sarà una serata fantastica ne sento già il profumo ❤️ Grazie Gaia Nanni (attrice di teatro, di autentica bravura e simpatia ) Enrico Greppi (Erriquez, fantastico chansonnier della Bandabardó e amico di sempre) e Duccio Chiarini (regista del film “L’ospite” lungometraggio/rivelazione di questa estate) Cosa faremo insieme beh, sarà una sorpresa!” Programma: Jazz al Forte II Edizione Estate Fiorentina 2019 a cura di Empoli Jazz in collaborazione con Once Tutti i concerti si terranno sulla Terrazza di Forte Belvedere- Firenze ore 20,30 in caso di pioggia sotto il porticato Domenica 14 Luglio ore 20,30 LINDA MAY HAN OH quartet, ingresso libero fino ad esaurimento posti -Mercoledì 18 Settembre Stefano Tamborrino DON KARATE feat. Pasquale Mirra e Francesco Ponticelli, ingresso libero fino ad esaurimento posti -Venerdì 20 Settembre Ginevra Di Marco “ Casa Nostra, Cosa Vostra” Festa-Concerto di Fine Estate ospiti Gaia Nanni, Duccio Chiarini e Enrico Greppi alias Erriquez, fantastico chansonnier della Bandabardó Ingresso € 15,00 fino ad esaurimento posti. Dopo una lunga e calda estate di concerti, una festa a casa nostra nella splendida cornice della terrazza di Forte Belvedere a Firenze. Invitiamo il pubblico nel “ nostro” quartiere, in una location con una vista mozzafiato, suoneremo e canteremo insieme la fine dell’estate. -Sabato 21 Settembre ore 20,30 TIME Simone Basile trio feat. Ferdinando Romano e Giovanni Paolo Liguori in collaborazione con PugliaSounds e EmmeRecordLabel, ingresso libero fino ad esaurimento posti Time è il nuovo album di Simone Basile uscito per Emme Produzioni Musicali di Enrico Moccia, con Francesco Angiuli al contrabbasso e Marco Valeri alla batteria. È incentrato sul concetto del tempo e di come quest'ultimo influenzi le persone, i luoghi ed il modo di vedere le cose. Il "tempus" è il movimento all'interno di un labirinto che va dal passato al presente, al futuro. Si può parlare del tempo leggendo un orologio, e c'è bisogno di tempo per fare qualsiasi cosa, e questo inevitabilmente ci porta al cambiamento. Il disco è composto da nove tracce, di cui sette brani originali e due standards. Ognuna di esse racchiude una storia, un esempio di come il tempo ha cambiato qualcosa all'interno della vita dell'artista, e spesso questo può essere generalizzato alla collettività. Lineup: Simone Basile chitarra , Ferdinando Romano contrabbasso Giovanni Paolo Liguori batteria -Domenica 22 Settembre ore 20,30 Opra Mediterranea presenta il nuovi disco ISOLE ingresso Libero fino ad esaurimento posti. Il 13 settembre è uscito Isole, prodotto da Opra Mediterranea e Roberto Gasparini -Giovedì 26 Settembre ore 20,30 Roberto Ottaviano Trio: “Il Tempo in Posa” feat. Zeno De Rossi e Pino Ninfa in collaborazione con Pugliasounds, ingresso libero fino ad esaurimento posti Il tempo in posa è un progetto dedicato all’area mediterranea. Un modo per ritrovare gesti antichi in tempi moderni, per scoprire che il tempo è un alleato meraviglioso. Non ha mai fretta, permette alle cose di durare a lungo o svanire in un secondo. Così che, cogliere l’attimo o catturare soggetti in posa da secoli, diventano azioni che testimoniano: Passaggi e passaggi di tempo. Sulle tracce di qualcosa che sta fuori e dentro di noi, la nostra Storia. Un viaggio in una memoria malinconica e pungente, nell’insensatezza di un tempo come il nostro che consuma e distrugge ricordi e territori, storie e identità. I siti archeologici in Libia e Sicilia, le feste religiose, le città Patrimonio dell’Unesco (una su tutte, Matera capitale della Cultura Europea 2019), paesi disabitati da decenni, installazioni industriali dismesse, il mare col suo orizzonte infinito e poi una ricerca storica con immagini di dagherrotipi di fine ‘800 provenienti dalla Sicilia. Una sorta di itinerario circolare diviso in capitoli fornito dalle foto di Pino Ninfa, che la musica di Roberto Ottaviano e Zeno De Rossi commenterà, dando vita a uno scambio all’insegna di un connubio fra le varie arti per ricordarci, nell’era di internet, che la memoria va mantenuta, oltre che nei computer, soprattutto dentro di noi. Fotografia e musica dal vivo si fonderanno in un’esibizione che farà dell’improvvisazione la sua cifra distintiva. L’unica scaletta organizzata sarà quella delle foto di Pino Ninfa, che crede nell’arte al servizio dell’impegno sociale. Le fotografie infatti saranno proiettate su un grande schermo una alla volta e suddivise a cicli tematici. Il sax di Ottaviano e la batteria di Zeno De Rossi, in un vero processo di improvvisazione, suoneranno commentando ogni foto sulla base dell’ispirazione del momento. Concerto in collaborazione con: Programmazione Puglia Sounds Export 2019 #WeareinPuglia #Pugliasounds -Venerdì 27 Settembre ore 20,30 O-Janà di Alessandra Bossa e Ludovica Manzo in collaborazione con Nuova Generazione Jazz e I-Jazz, ingresso libero fino ad esaurimento posti O-Janà Alessandra Bossa - elettronica,synth,tastiere Ludovica Manzo - voce,elettronica Il duo O-Janà è formato dalla cantante Ludovica Manzo e dalla musicista elettronica/pianista Alessandra Bossa. Una proveniente dal jazz e dalla musica di ricerca, l’altra dalla musica classica e contemporanea, combinano elettronica, improvvisazione e songwriting in una maniera del tutto originale. La loro musica esplora i possibili percorsi che dalla forma chiusa conducono all’improvvisazione totale e viceversa, cercando di espandere i confini della melodia e della forma canzone attraverso l’elettronica ed il cut-up sonoro. Pulsazioni che nascono dal gesto improvvisativo, giochi bizzari tra suono e parola, storie nascoste in paesaggi onirici, sono elementi delle loro composizioni originali e delle performance live. La larga frequentazione della Svezia, dove Alessandra risiede dal 2011, ha portato al duo una particolare attenzione all’impasto timbrico creato dalla fusione di suoni acustici ed elettronici e ad atmosfere dilatate e liquide che rivolgono lo sguardo proprio alla attuale scena musicale nordeuropea e scandinava in particolare. A questo si unisce una naturale risonanza del Mediterraneo, data dalla provenienza partenopea delle due musiciste, che si manifesta nelle scelte melodiche e nella ricerca di una “classicità” seppur immersa nel mondo sonoro contemporaneo. O-Janà ha suonato in importanti festival e club in Europa e Nord America tra cui Casa da Musica di Porto, Toronto Jazz Festival, Stoccolma Jazz Festival, Gas Festival Gotebörg, Winter Jazz Festival di Copenaghen, London Jazz Festival, Istituto Svizzero di Roma, Europe Jazz Conference Novara. Ha pubblicato il primo Ep omonimo nel 2012, registrato alla Academy of Music and Drama di Goteborg. Nel 2013 il inizia una collaborazione con il percussionista/batterista Michele Rabbia che ha portato alla realizzazione dell’album “Inland Images” (Folderol Records, 2108) che vede la partecipazione in due brani del chitarrista norvegese Eivind Aarset. Nel 2019 fanno parte del progetto di promozione del jazz italiano in Italia e all’estero “Nuova Generazione Jazz” sostenuto da MIBAC, IJazz e Siae. -Sabato 28 Settembre ore 20,30 Guido di Leone quartet e Francesca Leone trio presentazione di Alceste Ayroldi ( Musica Jazz), in collaborazione con PugliaSounds ingresso libero fino ad esaurimento posti -Domenica 29 Settembre ore 20,30 NADIR: Note Noire quartet (Ruben Chaviano, Roberto Beneventi, Tommaso Papini, Mirco Capecchi) , ingresso libero fino ad esaurimento posti NADIR Note Noire quartet Ruben Chaviano – violino, Roberto Beneventi – fisarmonica, Tommaso Papini – chitarra, Mirco Capecchi - contrabbasso Note Noire è un quartetto jazz contemporaneo italiano e rappresenta il percorso musicale comune di Ruben Chaviano, Roberto Beneventi, Tommaso Papini e Mirco Capecchi attraverso le proprie composizioni originali.Si tratta di musiche scritte in totale libertà alla ricerca di linguaggi musicali moderni e cosmopoliti attraverso le caratteristiche di strumenti rappresentativi delle tradizioni europee come il violino, la fisarmonica, la chitarra e il contrabbasso. Sarà presentato il nuovo album "Nadir" (AlfaMusic/Egea Music). Nadir è il punto invisibile dal quale osservare il suono di un ensemble dal timbro classico formato da quattro musicisti inevitabilmente attratti dalle continue novità del panorama creativo e dalla sperimentazione stilistica. Attivi sulla scena dal 2011, i Note Noire sono stati invitati ad esibirsi all'interno di programmazioni prestigiose quali Royal Albert Hall (UK), Rhino Jazz Festival (FR), LongLake Festival (CH), Piacenza Jazz Fest (IT), Pisa Jazz (IT), Milano Django Festival (IT), Barga Jazz Festival (IT). LA METRALLI "Ascendente" Etichetta: Amigdala Distribuzione: Audioglobe Data di uscita: 06 settembre 2019 Il nuovo disco de La Metralli, “Ascendente”, si pone in continuità con il processo artistico maturato nei primi tre dischi, confermando la vocazione alla trasversalità del gruppo rispetto ai generi e musicali, con un forte interesse per le sperimentazioni sonore e un’attenzione alla qualità del suono, agli arrangiamenti, ai testi e alla voce. Per questo album l’idea musicale è stata quella di realizzare un disco che suonasse come se fosse elettronico ma suonato con strumenti acustici. Sono stati utilizzati per lo più strumenti acustici o semi-acustici, nessun synth o campionamento, ma sono stati suonati ed arrangiati come fossero strumenti elettronici. Questo ha dato vita a un sound acustico/elettronico non convenzionale. CONCEPT “Ascendente” da il titolo al disco e rimanda all’idea di ascendere, risalire per tornare alla luce, soprattutto in questo tempo attuale che ricorda una lunga notte, buia. L’ascensione dunque è quella verso la luce, il giorno. Sulla copertina vivono delle meduse dai tratti arcaici e robotici, abitando uno spazio che si alterna tra il diurno e il notturno. La medusa perché è morbida, sinuosa, conturbante, sensuale ma allo stesso tempo velenosa, urticante. Il tema delle creature animali continua a tornare nell’immaginario de La Metralli, grazie anche all’artista visiva Sara Garagnani che ancora una volta ha concepito l’artwork del disco e con cui, attraverso una lunga collaborazione, hanno consolidato un dialogo immaginifico visivo e testuale importante. Questo quarto album è stato realizzato con urgenza, in poche settimane. Per la prima volta non sono state fatte pre-produzioni, né post-produzioni. I brani sono stati suonati sempre e solo in sala prove, senza simulazioni al computer o elaborazioni pre-costruite. L’architettura si è chiarita in fase di registrazione. “Ascendente” è in assoluto, per il tipo di processo e lavorazione, il disco più spontaneo de La Metralli. TEMI/TESTI Dall’uscita de Lanimante (2017) ad oggi abbiamo sentito un grande cambiamento del clima sociale e politico italiano e internazionale. Clima che ci ha turbati e inquietati a tal punto da sentire la necessità di prendere una posizione precisa e raccontarlo nei nostri testi. A tal punto da citare in una delle ante della copertina interna una frase di Pier Paolo Pasolini. Le cose da dire erano tante. Il disco si apre con il brano Il sindaco dedicato a Mimmo Lucano sulla vicenda di Riace. Nero parla invece del ritorno di un’onda nera sempre più forte che ricorda quella del fascismo. Manifesta è a tutti gli effetti un manifesto poetico-culturale. Il brano è dedicato anche al movimento femminista Non una di meno. Brecce, Elegiaca e Quiete anche se meno espliciti sono in maniera diversa degli inni alla bellezza, alla capacità delle donne e degli uomini di trasformare le cose e lasciarsi trasformarsi da esse. I brani più intimisti sono: Oceano madre, visionario e surreale e 01.52a.m dedicato alla figlia appena nata di uno dei componenti della band. Portami qui è un brano strumentale, una sorta di viaggio che attraversa i paesaggi sonori dell’album e conduce l’ascoltatore verso un nuovo spazio sonoro, nello specifico verso la bonus track Son la Mondina, son la sfruttata, che chiude la scaletta. La decima traccia dunque nasce dalla collaborazione con lo storico coro delle Mondine di Novi che a loro volta hanno realizzato un disco chiedendo a vari artisti, tra cui Paolo Fresu, Ginevra di Marco, e La Metralli di riarrangiare alcuni brani del loro repertorio. In questa traccia cantano anche Le Chemin des femmes, coro che Meike, cantante de La Metralli, dirige. Il brano si distanzia molto dal resto del disco ma rimane fortemente in continuità con i temi degli abltri brani. Musicalmente il brano popolare è stato riletto in chiave afrobeat e electro-soul. La Metralli, collaborando da anni alle produzioni artistiche/performative di Amigdala, che si occupa di rigenerazione urbana, performing art e arte pubblica, produce questo nuovo album mettendosi in dialogo con temi, pratiche e luoghi che il Collettivo Amigdala di Modena, tocca e sviluppa nell’ambito delle arti performative e contemporanee. l disco è stato prodotto da Amigdala e dal Centro Musica – Comune di Modena, attraverso il progetto Sonda, con il contributo della Regione Emilia Romagna (L.R. n. 2 del 16 marzo 2018 Norme in materia di sviluppo del settore musicale). Una collaborazione che nasce nel 2018 quando il Centro Musica di Modena, con il suo progetto Sonda Club, aveva prodotto su vinile il singolo “Ellittica” de La Metralli insieme al singolo ”Augh” di Mara Redeghieri, all’interno di una collana di 4 vinili firmata appunto Sonda Club. Link utili: https://www.facebook.com/METRALLI/ lametralli.com di Enrico Esposito Il più longevo festival italiano giunge alla 34esima edizione e si svolgerà, quest’anno, nel parco della Cittadella a Pisa. In questi anni ha attraversato diverse generazioni anticipando, con scelte innovative, proposte che sarebbero diventate poi artisti ‘cult’ del panorama nazionale ed internazionale. Al tempo stesso si è sempre voluto affiancare agli headliner artisti emergenti del panorama nazionale. Una particolare attenzione è stata riservata alle band toscane. Questo anno, tra mille difficoltà, il festival è stato reso possibile da un contributo della Regione Toscana. Tale contributo è stato erogato, attraverso un apposito bando, a varie associazioni tra le quali l’Associazione culturale Metarock che è stata premiata dai punteggi della relativa commissione giudicante. È un festival dedicato alla parola quest'anno, dove la tradizione incontra la novità con omogeneità di stile e contenuti, privilegiando una forma più leggera di intendere l'hip hop, il rock e gli altri generi musicali ma confrontandosi come sempre con valori culturali e sociali che questi artisti incarnano perfettamente. Tra gli headliner ricordiamo: Mirko Martorana, in arte RKOMI è un giovane rapper italiano, cresciuto a Milano nel quartiere popolare di Calvairate, che si appassiona sin da piccolissimo al rap, colonna sonora della vita di quartiere. Nel 2014 pubblica su youtube “Calvairate Mixtape“. A distanza di due anni, nel 2016, torna al pubblico con il singolo “Dasein Sollen”. In breve tempo raccoglie sempre più consensi e continua a comporre nuovi brani, tra cui “Sissignore” prodotto da The Night Skinny, “180” prodotto da Zef, e “Areoplanini di carta”. Quest’ultimo brano, prodotto da Shablo e in feat con IZI, ha avuto un vero e proprio successo virale: disco d’oro come singolo su etichetta indipendente (Thaurus), più di tre milioni e mezzo di visualizzazioni su youtube, e più di tre milioni di streaming su Spotify. Tutte le tracce sono raccolte nell’EP “Dasein Sollen” (etichetta Thaurus) progetto che lo ha fatto conoscere come uno degli autori più interessanti del genere rap, apprezzato e stimato non solo dai fan, ma anche dai colleghi del panorama indie, tra cui Calcutta che lo ha chiamato ad aprire alcune date del suo ultimo tour. Dopo la pubblicazione del primo EP, RKOMI entra a far parte di Roccia Music, la factory specializzata in musica rap fondata da Marracash e Shablo. A marzo del 2017, firma il suo primo contratto con Universal Music, sostenuto da Marracash, che ricopre il ruolo di direttore artistico del nuovo progetto “Io in terra”, nuovo album uscito lo scorso 8 Settembre. L’album, anticipato dai brani “Solo” e “Apnea“, vede la collaborazione di moltissimi produttori tra i più importanti ed influenti del panorama rap italiano: da Marco Zangirolami a Carl Brave, non mancano inoltre Shablo e The Night Skinny. Il disco, entrato direttamente alla numero 1 della classifica FIMI dei dischi più venduti ad una sola settimana dall’uscita, è un eccezionale e variegato miscuglio di sonorità e melodie che s’intrecciano perfettamente con lo scorrevole flow del rapper milanese che con questo suo primo album ha già dato prova del suo contagioso e sorprendente modo di rappare. Tarek Iurcich in arte Rancore Iurcich nasce a Roma nel 1989 da padre croato e madre egiziana; comincia il suo percorso musicale in ambito romano nel 2004, all'età di quattordici anni. Durante il suo primo anno di scrittura non frequenta la scena hip hop romana e realizza i primi testi senza confrontarsi, basandosi solo sul poco che ha potuto ascoltare occasionalmente. Inizia a conoscere l'ambiente hip hop grazie al Phat Roma, una manifestazione di improvvisazione che frequenta con cadenza settimanale. Qui ha la possibilità di eseguire i suoi primi brani dal vivo, di fronte ad un pubblico critico, e di provare i primi freestyle, accompagnato da Andy, con il quale registrerà la sua prima canzone Tufello talenti e presentandosi come Lirike Taglienti. Il primo album di Rancore, intitolato Segui me, esce nell'agosto del 2006 ed ottiene subito buoni riscontri grazie anche alle vincite che Rancore ottiene nelle battaglie di freestyle, all'Underground Skillz 2006, alla presenza continua alle Jam session, ai concerti nei licei e alla partecipazione all'Hip-Hop Session di TRL organizzata da Piotta. Viene presentato il video di Tufello, tratto dall'album. Il 23 marzo 2018 viene pubblicato l'album Tree - Roots & Crown di Mezzosangue, nel quale è presente il brano Upside Down con Rancore. Il 4 maggio 2018 viene pubblicato su YouTube il video musicale di Ipocondria, interamente animato da Zerocalcare. Una settimana dopo, l'11 maggio, esce Underman, singolo che anticipa l'album Musica per bambini, pubblicato il 1 giugno 2018. Il 12 novembre esce il disco postumo di Cranio Randagio Come il Re leone, che vede la collaborazione di Rancore nel brano Lupi della notte. L'anno dopo prende parte al Festival di Sanremo 2019 (nonostante non sia annoverato tra i cantanti in gara), insieme al cantautore Daniele Silvestri, con il brano Argentovivo, classificatosi sesto ma vincendo il Premio della Critica, il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo. TARM Il chitarrista e fumettista Davide Toffolo iniziò a suonare alla fine degli anni settanta quando Pordenone divenne una delle città più rilevanti per il punk rock italiano. Questo grazie al movimento pordenonese The Great Complotto, dal quale usciranno una miriade di piccoli gruppi punk rock e new wave, che però avranno quasi tutti breve vita. Tra questi anche i Futuritmi (1983-1990), nella cui formazione, oltre a Toffolo, militava anche Gian Maria Accusani, leader dei Prozac+. Il gruppo partecipò anche al programma musicale pomeridiano D.O.C., di Renzo Arbore. I Tre Allegri Ragazzi Morti nacquero nel 1994, in un clima particolarmente attivo, per iniziativa di Toffolo,del bassista Stefano Muzzin e di Luca Masseroni (in arte Luca Casta), ai quali si unirà per il singolo Si parte il bassista Enrico Molteni (all'epoca appena 18enne), che era tra gli spettatori dei primi concerti della band e che prende il posto del dimissionario Muzzin. La band ha deciso di non donare la propria immagine ai media e di immaginarsi dentro la matita di Davide Toffolo, popolare disegnatore di fumetti, e di nascondersi inoltre dietro maschere/teschio divenute feticcio e simbolo dell'immaginario evocato dai testi e soprattutto dagli spettacoli live, al punto di pregare il pubblico di non scattare fotografie quando levandosele mostrano il viso. Per le video-interviste si coprono ancora il volto con la medesima maschera. Dopo oltre 25 anni continuano ad essere un punto di riferimento per la scena rock italiana. Gli artisti nazionali MASSIMO PERICOLO Massimo Pericolo, nome d'arte di Alessandro Vanetti, nasce a Gallarate negli anni 90 e si avvicina al rap all'età di dieci anni. Qualche anno dopo scopre il rap italiano e scrive i primi testi. Conosce Kaso, rapper storico che lavora coi ragazzi della zona a progetti educativi e di formazione musicale e può così registrare i primissimi pezzi. Durante l'adolescenza collabora con alcuni amici e realizza un demo di 7 pezzi che però non verrà pubblicato. Nel 2014 viene arrestato e imputato con 28 persone, durante il periodo di detenzione cambia nome in Massimo Pericolo e si dedica alla scrittura di brani. Il 12 aprile 2019 esce “Scialla Semper”, il disco di esordio di Massimo Pericolo per Pluggers e Lucky Beard, un viaggio di 8 canzoni tra il suo arresto, le delusioni d’amore, gli amici e storie di provincia. Il disco di Massimo Pericolo debutta alla posizione numero 4 della classifica FIMI degli album più venduti in Italia e dopo l’ottima prova sul palco del Mi Ami di Milano si è esibito dal vivo quest’estate nei festival più importanti di tutta Italia per il “Scialla Semper Tour”. ALOSI Pietro Alessandro Alosi nasce a Palermo. È cantautore, musicista e produttore. Penna visionaria e voce del duo Il Pan del Diavolo, coautore e collaboratore di vari artisti della scena rock e indipendente. Dopo 10 anni di carriera e centinaia di concerti all'attivo si presenta alla linea di partenza dell'esordio solista con un disco scritto e prodotto da lui stesso, che rimette completamente in gioco la propria personalità artistica, lasciando da parte il folk delle origini a favore di un rock rumoroso, viscerale e dai testi profondi. Nel 2015 è coautore di “Se continuiamo a correre”, brano contenuto ne "La fine dei Vent'anni", disco di esordio di Motta che vince il Premio Tenco come Migliore opera prima. Nello stesso anno cura la produzione artistica dell'album di Cappadonia "Orecchie da elefante". I Tre allegri ragazzi morti hanno inserito nel loro repertorio la cover del suo brano "Vivere fuggendo". Nel novembre del 2017 inizia a dedicarsi alla carriera solista. PAPA MASSI & DUBIN Papa Massi è l'ex cantante dei Working Vibes, storica band reggae pisana, che negli anni si è imposta con 4 album in tutta la penisola. Torna sul palco di Metarock con un progetto di dub poetry accompagnato per l'occasione da Dj DUBIN, all'anagrafe Francesco Adriani, produttore e fondatore degli INSINTESI, l'esperienza più all'avanguardia del Salento nel campo di dub e produzioni roots reggae. Dubin da oltre 15 anni è tra i promotori più attivi della musica a basse frequenze ed i suoi dj set sono un mix di reggae digital, dub e musica mediterranea. Gli artisti emergenti del panorama toscano. Marco Oldani A.k.a. Sciabola, nasce a Pisa nel 1998 tra le sigarette che i genitori vendevano al Tabacchino e le casse stereo del fratello maggiore, che eruttavano continuamente Boom-Bap. Il suo rap cresce in provincia, più precisamente a Casciavola, tra i freestyle al parco e la break dance con la crew Million Dollar Breakers. La notorietà cittadina arriva con la vittoria del contest di freestyle del Concerto dei Buonarroti, che lo porta, nel 2017, a pubblicare il suo primo EP: Prescelto EP, con un estratto (dal titolo "4-4ERE") che in breve tempo supera le 10k visualizzazioni. Forte dei suoi recenti successi e sempre in contatto con i rapper Toscani Crema e Manu Phl, apre alcuni tra i loro concerti ed inizia a farsi un nome. Così, grazie al suo stile scoppiettante, ricco di eccentricità spensierata e goliardica, le sue canzoni iniziano a viaggiare anche al di fuori della Toscana, interessando il panorama lombardo-piemontese. Nello stesso anno inizia la collaborazione con lo studio di produzione Coffee shop, con cui esce poco dopo con i due singoli Super Eroe e Mykonos. Quest'ultimo è il suo pezzo di maggior successo che, oltre ai buoni risultati ottenuti su Spotify e YouTube, lo inquadra precisamente in contesto Hip-Hop nuovo ed originale. Andrea Violante in arte Rambla nasce in toscana nel 1997. La musica entra a far parte della sua vita all'età di dieci anni quando, grazie ad un progetto promosso dalla propria scuola, inizia a suonare la tromba in una banda. A quattordici anni sceglie come scuole superiori il liceo musicale di Lucca dove oltre al proprio strumento principale inizierà ad approcciarsi anche al pianoforte. A sedici anni inizia a scrivere le prime rime fino alla realizzazione del suo primo mixtape: "Viaggi". Prima della fine degli studi pubblicherà anche il secondo mixtape intitolato "Il canto dei fantasmi" per poi trasferirsi a Londra per intraprendere un percorso universitario in "audio production" conseguendo la laurea. Ad oggi vive ancora nella città inglese dove lavora costantemente alla propria musica e a quelli di numerosi altri artisti in quanto producer e ingegnere del suono. Rambla mette mano a tutti gli aspetti delle proprie canzoni dalla produzione al testo, dalla registrazione al mix e si cimenta in prima persona nel suonare la tromba, elemento caratterizzante del proprio stile. SCARLETT New soul / pop trio. Un mix frizzante di melodia e groove, jazz ed elettronica. Il progetto nasce dall’incontro di tre specialisti: il cantautore Lorenzo Pagni, il trombettista e producer Mattia Salvadori, il chitarrista e arrangiatore Diego Ruschena. Nei primi mesi di attività, avendo pubblicato soltanto la cover “Talk Is Cheap” di Chet Faker, riescono a portare la loro musica in Italia e all'estero, realizzando, tra le altre, due mini tournèe: una in Sicilia e una tra Francia e Olanda. Chiudono il 2018 aprendo un concerto di Francesca Michielin e iniziano il 2019 aprendo un concerto di Ainé, dimostrando il valore dei loro brani e della loro presenza scenica su ogni genere di palco. Le loro canzoni sanno di fresco, sono una ventata di novità che unisce frammenti di vecchio e nuovo, con testi che parlano, con sensibile umorismo e critica empatia, delle fasi di passaggio tra i 25 e i 30 anni. Frabolo, all’anagrafe Francesco Bolognesi, nasce il 31 luglio 1987 a Pontedera (Pisa). All’età di 13 anni inizia a scrivere e a comporre musica e da allora non è più riuscito a smettere. Nel 2010 arriva in finale al "Pop Me Up Contest” e Mara Maionchi, che fa parte della giuria, ne resta piacevolmente colpita. Negli anni ha avuto l’onore di aprire i concerti (singola data) di Frankie Hi Nrg, Piotta, Assalti Frontali, Fabrizio Moro, Colle Der Fomento, Lucci e Linea 77. Lavora e ha lavorato come producer e ghost writer per diversi editori ed è socio dell’Associazione Onlus “SuiPassidiAle” È presente in svariate Compilation, tra cui “I migliori Artisti Indipendenti 2012” targata Saifam e “Hit Mania Spring 2015”. Il 25 marzo 2016 esce l’album “Benvenuti a Fraboland”, prodotto da Frabolo insieme a Martin Casedda, in arte Dr. Noise, che cura anche la post-produzione, il mixaggio e il master. Nel corso del 2016 lavora con la SoundLuca Sound per la realizzazione del singolo “La Mia Vertigine” del cantante Oscar Nini, brano vincitore dell’ultima edizione di Sanremo Music Awards, e del singolo “Tutto Fa Rumore”, sempre del cantante Oscar Nini. Vince la decima edizione del Tour Music Fest nella categoria “Rapper” con il brano “Yo Bolo”. Successivamente escono i singoli “Ancora Vivo”, “(P)ericolo” e “Collutorio” autoprodotti e distribuiti su tutte le piattaforme digitali. Ha all’attivo quattro dischi ufficiali, due EP e molti singoli usciti per svariate etichette discografiche. Il 13 settembre 2019 esce “Epic Fail”, il suo quinto album ufficiale, accompagnato dal singolo “Random’. 6/9/2019 COMUNICATO STAMPA -"Andate tutti affanculo" è il primo romanzo anti-biografico degli Zen CircusRead NowFIRMACOPIE (calendario in aggiornamento) 09/09 MILANO – ore 00.00 Eataly Smeraldo, Piazza XXV Aprile 10 11/09 TORINO – ore 21.00 Circolo dei Lettori, Via Giambattista Bogino 9 12/09 BOLOGNA – ore 19.00 Libreria Coop Ambasciatori, Via degli Orefici 19 13/09 PADOVA – ore 17.00 Future Vintage Festival, Centro San Gaetano 14/09 RIMINI – ore 19.00 Humus_altro Festival, Casa dell’editore 15/09 PESCARA – ore 17.00 libreria Feltrinelli, Via Milano angolo Via Trento 16/09 BARI – ore 18.00 libreria Feltrinelli, Via Melo da Bari 119 17/09 ROMA – ore 18.00 libreria Feltrinelli, Via Appia Nuova 427 18/09 NAPOLI – ore 18.00 libreria Feltrinelli, Via Santa Caterina a Chiaia 23 19/09 FIRENZE – ore 18.30 libreria Feltrinelli RED, Piazza della Repubblica 24/09 CATANIA – ore 18.00 libreria Feltrinelli, Via Etnea 285 26/09 PISA – ore 18.00 libreria Feltrinelli, Corso Italia 50 27/09 GENOVA – ore 18.30 libreria Feltrinelli, Via C. R. Ceccardi 16 28/09 FIRENZE – Wired Next Fest, Palazzo Vecchio 17/11 MILANO – ore 20.00 Teatro Dal Verme, Via S. Giovanni sul Muro Esce il 10 settembre “ANDATE TUTTI AFFANCULO, il primo romanzo anti-biografico di THE ZEN CIRCUS. Il libro, scritto dalla band insieme all’autore Marco Amerighi e in uscita per Mondadori, sarà presentato al pubblico con una serie di appuntamenti instore in programma in tutta la penisola. LINK PREORDER: https://thezencircus.it/ “ANDATE TUTTI AFFANCULO” - IL ROMANZO «Ce la faremo o la vita ci prenderà di nuovo a schiaffi rispedendoci da dove siamo partiti?» Questo è un romanzo anti-biografico. Appino, Ufo e Karim – voce, chitarra, basso e batteria degli Zen Circus – prestano i nomi e la vita a una storia che potrebbe essere una delle loro canzoni. Realtà e finzione si rincorrono in questo rocambolesco romanzo che racconta la nascita di una famiglia disfunzionale, quella di un gruppo di ragazzi che attraverso la musica cercano di definire se stessi, e la generazione di vecchi senza esperienza dalla quale vogliono fuggire. Dal primo concerto durante un’occupazione scolastica al primo tour, fatto di viaggi in camper e notti sotto le stelle a smaltire le sbronze; dalle canzoni scribacchiate durante le seghe da scuola al primo album vero e proprio; dai primi innamoramenti ai primi scottanti abbandoni; dalle prime amicizie fraterne alle bugie capaci di farle vacillare. Sullo sfondo di questa storia di prime volte ci sono un’Italia a cavallo fra due millenni – gli anni Novanta del berlusconismo e delle controculture, gli anni Zero del G8 di Genova e dell’11 settembre – e una provincia che, con i suoi lavori mal pagati, le sue famiglie scoppiate e le sue “ragazze eroina”, crea dipendenza, frustrazione e rabbia. Ma anche un amore cieco e disperato per la libertà. THE ZEN CIRCUS - BIOGRAFIA Il Circo Zen, da Pisa. Dieci album, un Ep e una raccolta all’attivo, venti anni di onorata carriera ed oltre mille concerti. The Zen Circus hanno riportato lo spirito padre del folk e del punk al moderno cantautorato con “Andate Tutti Affanculo” (2009), un album che ha consacrato la band dopo anni di duro lavoro. Il disco – per Rolling Stone fra i migliori 100 album Italiani di tutti i tempi – ha contribuito a definire la nuova generazione della musica italiana degli anni zero. Il loro talento è stato riconosciuto anche da importanti artisti internazionali, che hanno scelto di collaborare con loro, come Violent Femmes, Pixies e Talking Heads. In venti anni di carriera la band si è costruita una credibilità condivisibile da pochissimi altri artisti nostrani grazie all’attività live più incessante, urgente e di qualità che si possa immaginare, confermandosi come una certezza del rock italiano, premiata nel tempo da un pubblico affezionato e sempre più transgenerazionale, che riempie ormai da anni i migliori club e festival del paese. Con “Nati Per Subire” (2011) The Zen Circus hanno consolidato e moltiplicato il proprio pubblico, fino a raggiungere la top ten della classifica Fimi/Gfk ed il primo posto di quella generale di iTunes con “Canzoni Contro La Natura” (2014). Nel 2016 è uscito l’album “La Terza Guerra Mondiale”, che, entrato direttamente al 6°posto della Classifica dei dischi più venduti in Italia, ha aumentato la loro già ampissima fanbase e incantando la critica, che li aveva sempre premiati. Il disco è stato presentato in un lunghissimo tour durato quasi un anno. Il 2 marzo 2018 viene pubblicato il disco “Il fuoco in una stanza” (Woodworm Label - La Tempesta Dischi / distr. Artist First) che, nella settimana di uscita, è entrato direttamente al 7° posto nella classifica dei dischi e al 1° posto dei vinili più venduti in Italia, rimanendovi per ben 10 settimane. Negli ultimi anni The Zen Circus hanno partecipato a numerosi programmi televisivi come Quelli che il calcio su Rai2, Ossigeno su Rai3, Brunori Sa su Rai3, Ogni cosa è illuminata su Rai3 e moltissime altre, mentre il canale Sky Arte ha dedicato loro una puntata monografica di Sky Arte Sessions. Sono stati, inoltre, intervistati in diverse occasioni dai maggiori telegiornali nazionali, nei migliori programmi dei network radiofonici e dalle principali testate di stampa nazionale. Il 2018 ha visto anche la partecipazione della band sul palco del Concerto del Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma e la consegna del premio “PIMI Speciale 2018” assegnato dal MEI per “la loro carriera ventennale all’insegna della coerenza e della continua ricerca di qualità musicale e testuale”. A febbraio 2019 la band ha partecipato in gara alla 69ª edizione del Festival di Sanremo con il brano “L’amore è una dittatura”. L’8 febbraio 2019 è uscita la raccolta “VIVI SI MUORE – 1999-2019”, che ripercorre venti anni di storia del gruppo. |
Details
Archivi
Marzo 2023
|