di Enrico Esposito
ARTISTA: LA MUNICIPÀL
TITOLO ALBUM: PER RESISTERE AL TUO FIANCO (luovo/iCompany - distr. Artist First) Questa sera alle ore il 21 il Lumière di Pisa ospiterà il concerto de La Municipàl, realtà affermata della musica contemporanea italiana. Si tratta di un ritorno per la band pugliese fondata dai fratelli Carmine ed Isabella Tundo che fa tappa in Toscana all'interno del "Per resistere al tuo fianco Tour" che trae nome dal loro ultimo album. pubblicato lo scorso 18 giugno. La pubblicazione del volume (il quarto de La Municipàl dopo il grande successo de "I tuoi bellissimi difetti" del 2019) ha raccolto in realtà i diversi tasselli che la band ha rivelato agli ascoltatori in un intervallo di un anno e mezzo che ha visto l'uscita di doppi singoli rilasciati in digitale e in formato vinile 45 giri a tiratura limitata. Un filo ben connesso tra la scelta dei singoli e la narrazione espressa dai videoclip ha dato vita al progetto artistico "Per resistere alle mode" (titolo omonimo di un altro brano del disco) che ha combattuto con efficacia gli ostacoli di una fase storica e sociale difficilmente eguagliabile. " "Per resistere al tuo fianco" conferma il ruolo importante che la Municipàl recita come punto di riferimento per la scena italiana contemporanea distaccandosi dai lavori precedenti prima di tutto per l'arrangiamento dei suoi undici pezzi. Rispetto al passato infatti, come la stessa band ha dichiarato, i brani vivono sull'onda delle emozioni che animano le esibizioni sul palco, dei brividi, dell'adrenalina del momento. Carmine ed Isabella esprimono grinta e consapevolezza nei loro racconti e nella fusione tra le loro voci che resta una componente mai noiosa delle esecuzioni. Carmine introduce sempre "la materia" da principio in questo album di rottura e rinascita. "Resistere" è la parola d'ordine da non dimenticare anzi da rivalutare di fronte al moltiplicarsi delle difficoltà che appartengono alle battaglie della vita. Ci si aggrappa alla persona che amiamo per poter andare avanti altrimenti da soli non ce la faremmo (titletrack "Per resistere al tuo fianco"), ma si tengono ben stretti anche i propri ideali per evitare di disconoscersi ("Per resistere alle mode", "Fuoriposto"). In "questa dichiarazione di guerra ed amore" chi scrive non fa una selezione ma dirige dei cortometraggi sulle esperienze interiori private e condivise. Ancora una volta familiarizzare e poi rispecchiarsi nelle riflessioni di Carmine ed Isabella avviene senza forzature ma lasciandosi trasportare dalle parole e dagli apparati sonori confezionati. E in una cifra comune tra le canzoni si assiste inoltre ad un'evoluzione dei temi che ha tutti i crismi della maturazione. Spesso gli amori descritti sono distrutti dalla rabbia e dall'irascibilità ("Al diavolo") e solo dopo tempo si capisce di aver condannato gli errori dell'altro senza prestare attenzione ai propri ("Canzone d'addio"). Ma gli sfoghi di ira a volte invece divengono una fondamentale dichiarazione di sincerità sia durante una storia d'amore che alla fine di essa ("L'orsa maggiore").
Dicevamo della rabbia, della grinta, ma anche della forza e della consapevolezza. Ma non abbiamo ancora messo in evidenza un altro aspetto decisivo: la riscoperta degli affetti più cari. Una sensazione che va a toccare in particolare i familiari e le altre persone conosciute da tempo ma ad un certo punto lontane. "Quando crollerà il governo" celebra la bellezza del ritrovarsi tra Isabella e Carmine dopo un distacco e l'elevazione del riscoprirsi. E alzi la mano chi non è mai stato toccato da questo stato d'animo soprattutto nell'ultimo anno e mezzo aperto alla mente e ben poco al corpo. La Municipàl ne restituisce una testimonianza sofferta ma vera nella sua continua analisi delle disfunzioni di un età precisa, i trent'anni, e in preda all'orgasmo della rinascita. Questa sera al Lumière di Pisa avrò l'opportunità di prendere parte in prima persona alla realizzazione più alta di "Per resistere al tuo fianco". Arriverò preparato dalla limpidezza dell'album, ma ignaro delle possibili conseguenze.
Contatti social La Municipàl:
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COMUNICATO STAMPA ESCE OGGI VENERDÌ 22 OTTOBRE “CONTROCORRENTE” IL NUOVO SINGOLO DI SHAME feat. BONNOT & DJ MS
Esce oggi venerdì 22 ottobre “Controcorrente” il primo singolo estratto da “Chi ci ucciderà” il disco di esordio di SHAME, rapper cuneese, già detentore nel 2017 del Guinness Mondiale dei Primati per il record di 25 ore di freestyle consecutive.
Il singolo è prodotto da Bonnot, figura storica dell’hip hop italiano che ha al suo attivo collaborazioni che vanno da Assalti Frontali, Colle Der Fomento, Inoki, Caparezza, Dead Prez, ed è un caleidoscopio di immagini della vita di ogni giorno. “Controcorrente” è un brano forte che parla di temi socio-politici, ma anche personali dell’autore, su una particolare base strumentale hardcore rap in stile Wu Tang Clan.
Shame, con il suo flow coinvolgente, tocca molti aspetti, dalla difficoltà per i giovani a trovare un lavoro “Ragazzi senza futuro: prede fottute dell’ozio / com’è che nessuno vede che chiude ogni negozio / qua dove se c’è l’oro, già sai che non va bene / ad una ricerca di lavoro c’è un: “le faremo sapere”, all’immigrazione, l’educazione e la solidarietà, lamentando la superficialità di pensiero e la malafede di chi governa “Grazie a Caste che evadono ma impongono tasse / tra Classe e razze separano il popolo in masse / affinché soffocasse grattano il fondo in tasche”.
“Controcorrente”, oltre alla produzione di Bonnot - che cura anche tutto il disco di prossima pubblicazione -vede anche il suo featuring e gli scratches di Dj MS (official Dj di Nitro). CREDITI SINGOLO Voce – Shame Basso e Synth: Bonnot Registrato, mixato e masterizzato da Bonnot @ Bonnot Studio (Viareggio) Label: Bonnot Music Distribuzione: Believe Digital Ufficio stampa e promozione: Big Time SHAME - BIOGRAFIA Fabio Errico, in arte “Shame” è un giovane freestyler e rapper di Cuneo. Inizia da bambino il suo percorso musicale studiando pianoforte, conseguendo l’ottavo anno di conservatorio, per poi dedicarsi alla sua grande passione, il Rap. Vince molti contest a livello regionale e nazionale tra cui MTV Spit Tour 2015, AlleyOop 2016, Ya Know The Name 2017, Genova hip hop festival 2018, Tecniche Perfette Piemonte 2017/18, Urban Jam 2019 e moltissimi altri per un totale di 112 vittorie complessive. Nel 2017 consegue il Guinness World Record di Freestyle per il maggior numero di ore consecutive di improvvisazione (25 ore). di Enrico Esposito
In occasione dell'uscita del suo singolo d'esordio "Anima e Colpa" il Termopolio ha avuto il piacere di intervistare la cantautrice calabrese Giada Tripepi in arte Rituàl a proposito della nascita di questo progetto e delle sue evoluzioni presenti e future.
1) Buongiorno Giada e grazie molte per aver accettato la nostra intervista. La prima domanda che mi viene in mente è riferita spontaneamente alla scelta del tuo nome d’arte Rituàl. Intanto grazie a voi per l’intervista. Il nome d’arte Rituàl nasce dall’esigenza di trovare un nome che rappresentasse i mondi sonori e le scelte lessicali che ruotano intorno alla musica che scrivo. Il nome “rituale” ricorreva spesso nella rosa dei nomi possibili da utilizzare, spesso in varie combinazioni. Poi l’ho abbreviato in Rituàl. Credo che sia un nome molto calzante per un’amante come me di suoni, riti e tradizioni del sud Italia (anche se spesso chi lo legge per la prima volta sbaglia spesso a pronunciarlo mettendo l’accento sulla “i” invece che sulla “a” come indicato anche graficamente). 2) “Anima e colpa” è il brano di debutto di questo tuo nuovo progetto musicale, il primo in lingua italiana. Quando è avvenuto l’inizio del percorso e quali sono gli stimoli e le motivazioni che ti hanno portato ad avviarlo? Ho iniziato a scrivere canzoni da bambina. Le scrivevo in inglese, un inglese scolastico ovviamente. Da lì in poi non ho mai smesso di scrivere. Quando sono arrivata negli Stati Uniti ho avuto la fortuna di fare gavetta suonando esclusivamente quasi solo pezzi miei (questa volta scritti in un inglese corretto!). Ne è seguito un periodo di pausa dopo cui ho preso la decisione di esprimermi in italiano. Non è detto però che prima o poi non torni a scrivere anche in inglese.
3) Ascoltando il tuo singolo senza dubbio un aspetto che colpisce all’istante è il fascino nascosto che trasmettono tanto il testo quanto le musiche. Non c’è fretta né spreco di parole o ritmi, bensì una modulazione anche del silenzio se vogliamo che rendono il clima della canzone catartico. Come hai lavorato alla composizione di “Anima e colpa”?
Grazie, è bello quello che dici a proposito del carattere catartico del brano e si sposa bene con quello che ha rappresentato per me scriverlo: una liberazione e una rinascita, lasciare andare per guarire. La prima bozza di Anima e Colpa nasce circa 3 anni fa, ma è solo durante il lockdown del 2020 che l’ho finita. Ero ancora negli Stati Uniti e avevo appena conosciuto Mattia (l’Avvocato dei Santi). Gli ho inviato il pezzo completo voce e chitarra, a lui è piaciuto e si è offerto di produrlo. Da lì abbiamo iniziato a lavorarci, rigorosamente a distanza: all’epoca infatti c’era ancora il travel ban di Trump che vietava di lasciare gli Stati Uniti. 4) All’interno di “Anima e colpa” si possono ritrovare molteplici tradizioni sonore ed “eredità” derivanti dal mondo cantautorale femminile. Com’è avvenuta la tua formazione musicale nel corso del tempo? Hai in particolare dei punti di riferimento artistici ai quali ti ispiri? Ho ascoltato tanta musica e ne ascolto ancora. La differenza è che oggi per fortuna sono molto più matura e selettiva. La scena grunge e stoner, così come quella punk mi hanno influenzato tanto. Di nostrano Carmen Consoli e Vinicio Capossela. Per il resto adoro Tom Waits. 5) Prima di fare ritorno in Italia hai vissuto per lungo negli Stati Uniti, dove ti sei esibita con frequenza intensa su numerosi palchi di festival e clubs. Ci sveleresti alcuni aneddoti di questa esperienza per te di speciale valore? Forse un aneddoto interessante può essere quello relativo alla prima volta in assoluto che ho suonato negli Stati Uniti, quello da cui poi è partito tutto. Si trattava di un open mic voce e chitarra allo storico locale di Philadelphia “Legendary Dobbs”. Avevo scelto di suonare lì perché ci avevano suonato anche i Nirvana e Pearl Jam. Il locale ha chiuso qualche anno dopo, ci sono rimasta davvero male.
6) Il passaggio di ritorno in Italia ha visto il tuo incontro con Grazia Di Michele che ti ha notata e ti ha inserita all’interno del gruppo-progetto “La Nuova Canzone D’Autrice”. Potresti raccontarci di questo incontro e della partecipazione al progetto?
L’incontro con Grazia è avvenuto quasi per caso, ho letto su internet che lei, Mariella Nava e Rossana Casale cercavano cantautrici per aprire i loro concerti. Le ho inviato il mio materiale e lei dopo qualche giorno mi ha telefonato dicendomi che le era piaciuto e che mi avrebbe inserito nel gruppo-progetto. 7) Nel corso dell’estate appena trascorsa Rituàl ha avuto l’opportunità di esibirsi per la prima volta dal vivo sia in alcuni contest che festival. Com’è andata e cosa stai preparando di nuovo per il pubblico? È stato bello ritrovarsi in sala prove con dei musicisti per poi tornare sul palco dopo tanto tempo. Al momento sto lavorando a dei pezzi nuovi, cercando di avere un ruolo sempre più prominente nella produzione. Di certo però anche intensificare l’attività live costituisce una delle mie priorità. Vedremo cosa succede, il periodo storico per i live non è dei migliori. Contatti social di Rituàl https://www.instagram.com/ritual.it/ https://www.facebook.com/ritualufficiale https://www.youtube.com/c/Rituàl1 Immagini gentilmente fornite dall'Ufficio Stampa (Morgana Grancia) di Enrico Esposito
Mirko Mancini in arte Mirkoeilcane è un cantautore romano già molto noto al pubblico italiano per la sua lunga attività di musicista e cantautore che lo ha visto già ottenere prestigiosi riconoscimenti. Dalla vittoria di Musicultura nel 2017 con il brano "Per fortuna" al conseguimento al Festival di Sanremo del Premio della critica "Mia Martini" e del Miglior Testo assoluto “Sergio Bardotti per la canzone "Stiamo tutti bene" (insignito anche della Targa Tenco per la “Miglior Canzone” nello stesso anno). Questo settembre Mirkoeilcane è tornato sulle scene con i nuovi singoli "Povera me" e "Francesca e basta" che oltre ad anticipare l'uscita del suo terzo album costituiscono le differenti prospettive di una storia che sembra essere unica. Prima il punto di vista femminile poi quello del partner maschile nell'approfondimento di un legame profondo ma dalle sfaccettature molteplici come l'amore. Ci siamo fatti raccontare la nascita di questa storia e molto altro proprio dal loro inventore, Mirkoeilcane, che ci ha concesso un'interessante intervista telefonica.
Ciao Mirko, come stai innanzitutto? Ciao Enrico, tutto bene dai. Venendo subito al presente prossimo cioè all'uscita dell'ultimo singolo "Francesca e basta" che rappresenta un nuovo punto di vista su una storia già raccontata in "Povera me". Com'è nata questa storia e ci sarà una continuazione? Si sono due canzoni che parlano della stessa storia. L'idea iniziale era quella di realizzare proprio quelle cose arcaiche che sono i concept album tipo "Piccolo Grande Amore", però mi sono reso conto nella stesura che poi poteva essere qualcosa di molto noioso. Mi sono limitato allora a fare questi due punti di vista anche se nella fantasia ci vado poi a sbattere contro possibili stagioni nuove della serie. Mi faceva semplicemente piacere ricreare un piccolissimo album in un periodo in cui va di moda escono solo i singoli, canzoni un po' decontestualizzate. Non credo che il terzo capitolo sarà collegato: per il momento non è previsto ma se dovesse uscire fuori perché no. Credo di avere obbligato già abbastanza persone a sentire due brani anziché uno. Quando hai scritto questi brani? Li ho scritti un po' prima della pandemia perché erano parte di un album che sarebbe uscito proprio a marzo/aprile del 2020. All'interno dei brani c'è la collaborazione con il producer 3D che imprime un sound preciso. Com'è andato il vostro lavoro in tandem? Nella mia abitudine mi sono sempre lanciato anche nella fase d'arrangiamento, registrando in studio con i miei amici e da lì diventando professionisti. La scommessa di questa volta era anche per evitare un po' la ridondanza. Forse è stato all'inizio un azzardo dare un provino chitarra e voce a una persona. Ma nonostante sia stato artefice di gran parte del suono hip hop romano, 3D si è ben prestato anche ad un genere diverso che credo sia nuovo anche per lui. Il risultato mi ha colpito tanto: all'inizio mi ha un po ' sorpreso ma poi mi sono abituato all'idea che la canzone suonasse in una maniera diversa dal classico overdrive ad accompagnare la chitarra.
Al di là della nuova tipologia di sound, è possibile chiaramente incontrare anche in "Francesca e basta" la classica impronta ironica delle tue canzoni. Si ha insomma l'impressione che tu ti diverta quando scrivi e canti i tuoi pezzi.
Mi diverto finché è possibile scrivere delle cose alla mia maniera. Io penso che oggi non bisogna andare un po' ad avvicinarsi a qualcosa anni '80, un poco semplice ma si possa fare il cantautore. La speranza è che un giorno ci si anche un po' interesse perché sennò il mutuo da solo non si paga. Per quanto riguarda la scorsa estate, hai tenuto dei concerti? No, quest'anno non ho tenuto nessun concerto. Il motivo è un po' non rientrare in alcuni tipi di prerogative visto il periodo attuale. Non è stata comunque una mia scelta. Dopo l'uscita di questo ultimo singolo, quali sono i programmi per il futuro? C'è già qualcosa in programma questo si può dire ma non anticipo altro perché l'ultima volta che l'ho fatto è scoppiata una pandemia mondiale. La speranza più grande è sicuramente quella di fare uscire un disco entro la fine dell'anno magari. Non saprò se sarà necessario pubblicare prima un singolo perché sono un po' avulso dalle decisioni discografiche. Grazie mille di essere stato qui con noi Grazie a voi!
Immagini tratte da foto gentilmente concesse dall'Ufficio Stampa Big Time
di Enrico Esposito Torna il Premio Tenco. Dal 20 al 22 Ottobre il Teatro Ariston di Sanremo ospiterà la celebre rassegna delle canzone italiana che giunge quest'anno alla 44esima edizione. Oltre alla tradizionale consegna delle Targhe ai già annunciati vincitori nel corso del mese di luglio il Club Tenco assegnerà diversi riconoscimenti a grandi artisti italiani e internazionali. Il programma della manifestazione è stato annunciato lunedì mattina nel corso di una conferenza stampa in streaming alla presenza del Presidente del Club Sergio Staino, del Direttore Artistico Sergio Secondiano Sacchi e dello storico presentatore Stefano Silva che anche quest'anno sarà al timone dell'evento. Il titolo, o meglio il tema, che caratterizza come da tradizione l'edizione di quest'anno, recita così "Una canzone senza aggettivi". La spiegazione di tale scelta è stata data dal Direttore Artistico Sacchi che ha sottolineato come il Tenco stia ormai attuando da alcuni anni uno svecchiamento fisiologico in virtù del passaggio del tempo. La storia del Premio raggiunge infatti l'ampiezza dei quarantanove anni, un periodo densissimo di rivoluzioni sociali e umane per le quali oggi la canzone italiana debba abbandonare necessariamente le vecchie etichette di composizioni d'autore fin troppo limitanti. Sembra più giusta invece una più opportuna e semplice bipartizione tra "canzone bella e brutta": "Perciò, guardando al futuro più prossimo e pensando che per “canzone d’autore” si debba considerare una canzone “bella” indipendentemente dal contenitore di provenienza, il titolo di questa Rassegna della Canzone d’Autore sarà “Una canzone senza aggettivi”. In tale direzione si inserisce dunque il cambio di rotta significativo ed evidente degli ultimi anni che hanno visto il Tenco aprirsi a generi musicali come il rap (Achille Lauro, Rancore per citarne alcuni) e alla trap (l'emblematico caso di Madame vincitrice quest'anno sia nella categoria Opera prima con l'album di debutto "Madame" e canzone singola per "Voce"). Dunque spazio all'esplorazione senza pregiudizi e ad un occhio di riguardo ai giovani artisti con il dovuto riconoscimento dei gioielli già luminescenti del nostro panorama e la celebrazioni delle eccellenze anche internazionale. Da sinistra verso destra i vincitori delle targhe Tenco Samuele Bersani, Madame e Peppe Voltarelli I protagonisti della prima serata del Festival saranno i vincitori delle Targhe Tenco assegnate da una giuria composta da giornalisti e critici musicali: Samuele Bersani (disco assoluto), Madame (Opera prima e canzone singola, assieme ai co-autori Enrico Botta e Dario Faini in arte Dardust), I Fratelli Mancuso (album in dialetto), Peppe Voltarelli (interprete di canzoni) e Carlo Mercadante, produttore di “Ad esempio a noi piace Rino” che si è aggiudicato la Targa Tenco album a progetto. Oltre all'assegnazione delle Targhe, ll Tenco ha vissuto un'estate all'insegna dell'organizzazione di eventi in giro per la penisola volti a mettere in risalto le qualità dei nuovi talenti: tutto questo prende il nome de "Il Tenco ascolta" che a Sanremo porterà in dote le performance di Lucio Corsi e Senz_cri. Uno sguardo alla storia e alla tradizionesarà invece dato con l'assegnazione dei Premi Tenco (alla carriera) a Mogol, Fiorella Mannoia, Enrico Ruggeri e Stefano Bollani, Paolo Pietrangeli, Vittorio De Scalzi, l'operatore culturale Pere Camps e la cantautrice brasiliana Marisa Monte. Gli artisti saranno presenti nel corso delle tre serata all'Ariston per essere insigniti dei loro riconoscimenti e regalare inoltre al pubblico le loro canzoni. L'edizione di quest'anno assegnerà inoltre per il secondo anno il Premio Yorum in onore dell’omonima band turca impegnata sia politicamente che socialmente e perseguitata dal regime di Erdogan, che ne ha proibito qualunque concerto e ha incarcerato alcuni dei suoi membri, di cui tre di questi sono morti dopo quasi un anno di sciopero della fame. Vincitore l'attore ungherese Áron Molnár, fondatore del Movimento noÁr, che ha l’obiettivo di portare un cambiamento positivo attraverso il potere dell'arte, del dialogo e dell'azione. IL Tenco 2021 accoglierà inoltre le performance del Premio Oscar Jorge Drexler e gli omaggi tra gli altri alle canzoni dello storico duo Battisti-Mogol e al centenario dalla nascita e al quarantennale dalla morte del celebre chansonnier George Brassens. Ad accompagnare sul palco il presentatore Antonio Silva le sortite di Claudio Bisio e del fisarmonicista Gianni Coscia. Da segnalare infine una chicca di carattere artistico ad opera del Presidente del Club Tenco, il leggendario Sergio Staino, e altri insigni maestri della materia (Manara, Leone, Silver), che per l'occasione hanno riprodotto i ritratti degli artisti vincitori dei Premi in salsa fumettistica. Da sinistra verso destra i ritratti di Fiorella Mannoia (Milo Manara), Stefano Bollani (Silver) e Enrico Ruggeri (Sergio Staino)
Di seguito il programma completo del Premio Tenco 2021: 44° EDIZIONE DELLA RASSEGNA DELLA CANZONE D’AUTORE (PREMIO TENCO) Sanremo - Teatro Ariston - 21, 22, 23 ottobre 2021 GIOVEDÌ 21 OTTOBRE TEATRO ARISTON ORE 21 SAMUELE BERSANI - MADAME - FRATELLI MANCUSO - CARLO MERCADANTE - PEPPE VOLTARELLI (vincitori delle Targhe Tenco) ENRICO RUGGERI (Premio Tenco) VENERDÌ 22 OTTOBRE TEATRO ARISTON ORE 21 LUCIO CORSI - PERE CAMPS (Premio Tenco) - JORGE DREXLER - FIORELLA MANNOIA (Premio Tenco) MARISA MONTE (Premio Tenco) - PAOLO PIETRANGELI (Premio Tenco) - ALBERTO PATRUCCO RUSÓ SALA - SIGHANDA SABATO 23 OTTOBRE TEATRO ARISTON ORE 21 SENZ_CRI - ÁRON MOLNÁR (Premio Yorum) - SIMONA COLONNA & AMBRA PINTORE - VITTORIO DE SCALZI (Premio Tenco) SETAK & LOCASCIULLI – MOGOL (Premio Tenco) STEFANO BOLLANI (Premio Tenco) Presenta ANTONIO SILVA Con la partecipazione speciale di CLAUDIO BISIO e del fisarmonicista GIANNI COSCIA |
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Marzo 2023
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