29/11/2019 Nicolò Carnesi in tour per presentare il suo nuovo album "Ho bisogno di dirti domani"Read Now
HO BISOGNO DI DIRTI DOMANI”
È IL NUOVO ALBUM DI INEDITI DI NICOLÒ CARNESI (Goodfellas/Porto Records - GF2827) TOUR DI PRESENTAZIONE 29/11 Pisa, Lumiere 30/11 Roma, Monk 13/12 Rende (CS) - Mood Social Club 14/12 Taranto, Mercato Nuovo 25/12 Palermo, I Candelai 29/12 Messina, Retronouveau NICOLÒ CARNESI in tour per presentare “HO BISOGNO DI DIRTI DOMANI”, il nuovo disco di inediti, Si tratta del quarto lavoro discografico di uno dei nomi più brillanti e ispirati della nuova generazione di cantautori italiani. Nicolò Carnesi ha presentato il nuovo album “Ho bisogno di dirti domani” in anteprima con intervista e minilive in diretta su Radio2 per Radio2 Social Club e in replica in TV su Rai2. L’album, inoltre, è stato presentato a Radio1 Music Club, con intervista e minilive, al GR1 Rai e con intervista in numerose radio in frequenza regionale e locale. “Ho bisogno di dirti domani” è stato presentato con intervista su Il Venerdì di La Repubblica e con interviste e recensioni su diversi quotidiani, periodici generalisti e riviste di settore, tra cui BlowUp, Rumore, Il Fatto Quotidiano, Il Manifesto e moltissime altre. Numerose anche le recensioni e le interviste da parte di magazine online. L’album è stato anticipato dall’uscita del singolo “Turisti d’appartamento” ”, seguito da “Borotalco”, secondo brano e videoclip estratto.
A tre anni di distanza dal precedente lavoro, Carnesi torna con 10 tracce legate dal fil rouge che domina il l’album: la riflessione sul tempo, a cui l’autore affida anche le diverse sfaccettature stilistiche, compositive e testuali dei brani, confermando il suo talento di artista virtuoso e poliedrico, emerso ed apprezzato fin dagli esordi.
Formazione Live Nicolò Carnesi (chitarre e piano) Donato di Trapani (tastiere, synth) Carmelo Drago (basso) Agostino Burgio (batteria) HO BISOGNO DI DIRTI DOMANI - TRACKLIST 01. Il presente 02. Ho bisogno di dirti domani 03. Turisti d’appartamento 04. Amore capitale 05. Il futuro 06. Borotalco 07. Carta da parati 08. Sportiva 09. Un giorno di pesche 10. Il passato NICOLÒ CARNESI PARLA DELL’ALBUM “HO BISOGNO DI DIRTI DOMANI” Per la mia generazione l’ansia è diventata una condizione quasi normale, dovuta all’impossibilità di intravedere una prospettiva, proiettarsi in avanti nel tempo, collocarsi in un futuro percepibile. Il tempo è quanto di più prezioso abbiamo e, nello stesso momento, ciò che più ci manca. “Non ho tempo”, “Vorrei avere il tempo” sono frasi che diciamo di continuo, senza nemmeno farci caso. In effetti, il tempo è la valuta più importante che abbiamo, il massimo che possiamo donare a qualcuno a cui teniamo. “Ho bisogno di dirti domani” è proprio questo: una promessa di tempo nei confronti degli altri e anche di me stesso, la voglia e la necessità di avere una prospettiva, un futuro, ma anche un presente che abbia una sua dimensione autentica. Quando ero piccolo e immaginavo il futuro - cioè il nostro presente - vedevo macchine volanti che viaggiavano da un pianeta all’altro. Non avrei mai potuto immaginare che ci saremmo ritrovati a viaggiare comodamente seduti sui nostri divani a lasciare che un algoritmo sociale manipolasse scelte, gusti, persino le relazioni.
Nella nostra vita siamo sempre portati a pensare che solo il presente sia reale, ci imponiamo di viverlo appieno per non perdere neanche un attimo, seguendo l’imperativo del ‘carpe diem’ nelle nostre scelte.
Penso che, in realtà, il presente finiamo per non viverlo mai realmente, si trasforma in un’illusione: la nostra mente è sempre proiettata in avanti o all’indietro, a quello che è successo un attimo prima e a quello che potrebbe accadere dopo e, nel momento in cui accade, è già di nuovo cessato. È il tempo, quindi, il concept di questo disco: tre tracce “il presente”, “il futuro” e “il passato”, insieme con il ticchettio delle chitarre in linea, scandiscono la narrazione in storie frammentate di relazioni che nascono, evolvono, vivono l’illusione del presente, si condizionano a vicenda e terminano, percorrendo un loop infinito, una temporalità circolare in cui tutto è già successo e tutto deve ancora accadere.
0 Commenti
di Enrico Esposito Nel 2020 l'ORT spegnerà le sue prime quaranta candeline. Quattro decenni di un viaggio magnifico che per l'Orchestra regionale della Toscana fondata da Massimo De Bernart, Luciano Berio, Aldo Bennici e Andrea Tacchi, primo violino nella storia dell'ensemble, scomparso tre anni orsono e ricordato lo scorso 29 settembre in un doppio appuntamento dal titolo "Caro Andrea..". Nel corso della sua lunga e stratificata storia, la formazione musicale fiorentina ha vissuto un'evoluzione continua e voluminosa, che l'ha portata dalla naturale esaltazione delle composizioni classiche e da camera a misurarsi con le costanti novità offerte dal panorama musicale attuale, con il risultato di addentrarsi nell'esplorazione della musica pop ad esempio. Tradizione secolare che incontra e si affianca ai ritmi di ultima generazione, devozione riconosciuta ai maestri italiani e stranieri, spazio ai nuovi talenti compositivi. Sono queste alcuni tratti caratterizzanti del modus operandi dell'ORT, della filosofia che l'ha condotta a brillare nel nostro Paese e su numerosi palcoscenici mondiali. Per il concerto di inaugurazione della Stagione 2019/2020 l'Orchestra ha scelto il Teatro Verdi di Pisa e la rassegna de "I Concerti della Normale", diretta da Carlo Boccadoro, affidando al Maestro Daniele Rustioni il timone di un'avventura notturna intensa e scintillante. La serata dello scorso giovedì 24 ottobre, replicata il giorno successivo nella "casa" dell'ORT, ossia il Verdi di Firenze, è stata suddivisa in due parti ma ha raccolto al suo interno un impianto ancor più articolato e colorato perchè ha espresso la testimonianza di quattro narrazioni differenti tra loro, per certi versi lontanissime culturalmente. Daniele Rustioni, uno dei più affermati conductors attuali, ha diretto un ensemble di archi e fiati che ha superato i novanta elementi, aprendo il programma con la prima esecuzione in assoluto di "In cerchi concentrici", concerto per tromba e orchestra firmato dalla giovane e talentuosa compositrice romana Caterina di Cecca (1984). Appartenente alla sezione denominata "Classici di oggi", il lavoro è stato presentato avvalendosi della partecipazione della prima tromba dell'ORT da quasi trent'anni, Donato De Sena, musicista noto e molto apprezzato. Traendo il proprio titolo da una poesia omonima di Rainer Maria Rilke, la composizione si è presentata dinamica e profonda, sviluppandosi in un costante incontro tra la voce solista della tromba e la pluralità cromatica espressa dall'orchestra che inscenano la dialettica uno/tutti nelle sue molteplici sfumature. Il singolo che compie un suo percorso esplorativo, un viaggio personale intervallato con il dialogo con altre individualità e i loro mondi. Un percorso incalzante e polifonico che trasmette sogni esemplari ma anche riflessioni amare, speranze rigorose. De Sena regala una performance estrosa come da tradizione esaltando l'orchestra e la direzione di Rustioni. La prima parte della serata prosegue andando a ritroso nel tempo, trasferendosi in terra tedesca. L'op.30 di Richard Strauss, la celeberrima Als sprach Zarathustra, aperta da un incipit entrato a far parte della storia del cinema grazie a Stanley Kubrick che la inserì all'interno della colonna sonora di "2001: Odissea nello spazio". Seppur la teoria elaborata da Friedrich Nietzsche sia fondamentale per la genesi della stessa opera, Strauss realizzò questo imponente poema sinfonico (lungo 34 minuti) con l'intento di tradurre in chiave musicale la figura rivoluzionaria del Superuomo ma anche le teorizzazioni scientifiche e religiose. Una lunga calvalcata pulsante di dolcissimi sussurri recati dell'arpa e oscure minacce disegnate dai contrabbassi. Purtroppo arriva una cesura naturale, l'intervallo, che coincide con un brusco ritorno alla realtà sensibile, un risveglio inatteso ma propedeutico nel calarsi in una ulteriore avvincente esperienza. Dalla Germania di fine 800 si vola nella Russia pre - Rivoluzione. Siamo nel 1910 e un trentenne Ivan Stravinskij compie un passo decisivo nella sua esemplare carriera firmando la partitura di tre composizioni: "L'uccello di fuoco", "Petruska" (1911) e "La sagra della primavera" (1913). L'ORT sceglie per la sua Prima l'opera intermedia, la storia del burattino Petruska e del suo amore infelice per la Ballerina. Il racconto si innesta all'interno di un collage di temi brevi e variegati (organetto, fanfara, canzoncine francesi o russe) che si susseguono in una cadenza martellante dettata dai contrabbassi che fa pensare ad una marcia inesorabile. C'è poco spazio all'interno della narrazione per il romanticismo, per la bontà dei sentimenti espressa in forma limitata dal solo burattino e sovrastata dal baillame del lunapark che contagia l'andamento dei fiati, delle percussioni, del piano. Stravinskij fu convinto a firmare la partitura di "Petruska" da un esperto del settore di grande rilievo all'epoca, Sergei Diaghilev, impresario e fondatore de "I Balletti Russi", compagnia di danza tra le più prestigiose nei primi decenni del 1900. "I Balletti Russi" avevano inizialmente posto la loro sede a Parigi (salvo poi trasferirsi a Montecarlo), riscuotendo un enorme apprezzamento di critica e pubblico alla quale contribuì anche "La Valse", poema sinfonico di Maurice Ravel. Su commissione del già citato Diaghilev, il maestro transalpino dedicò la sua composizione alla memoria di Johann Strauss e ai suoi valzer, ridisegnandone i rimi briosi e altisonanti verso direzioni inesplorate, asserenti ad atmosfere calde e soffuse, oscure e minacciose. Immagini tratte da: foto di Annalisa D'amico LA MAGIA DEL NATALE NEL NUOVO ALBUM DEL COMPOSITORE PER LA PRIMA VOLTA ALLE COMPOSIZIONI SI UNISCE IL CANTO DAL PRIMO DICEMBRE L’HOPE CHRISTMAS TOUR IN PARTENZA DAL TEATRO DEL VERME DI MILANO C'è una spiritualità nuova ad attenderci. È nascosta, nei meandri del passato antico, nella bellezza della Natura fuori dal tempo, nella nostra più fervida immaginazione. Una felicità ci attende... Giovanni Allevi Giovanni Allevi, compositore, pianista e direttore d’orchestra, di fama internazionale, torna sulla scena discografica con “HOPE” (Bizart/Artist First) un nuovo album legato alla magia del Natale in uscita nei negozi fisici e digitali il prossimo 15 novembre. In questo ultimo lavoro, l’Enfant Terrible della musica classica contemporanea per la prima volta affiancherà al suo inconfondibile pianoforte anche il canto, affidato per l’occasione al Coro dell'Opera di Parma e alla purezza delle voci bianche dei Pueri Cantores della Cappella Musicale del Duomo di Milano, il tutto sostenuto dalla pienezza avvolgente dell'Orchestra Sinfonica Italiana. Un’altra novità è rappresentata dalla batteria, che entra in una veste del tutto inedita in alcuni arrangiamenti. Un album di speranza nel periodo buio che il mondo sta attraversando, che racchiude anche tematiche di stretta attualità, tra ecologia e desiderio di ritrovare l’incanto e la bellezza nella vita quotidiana, come lo stesso titolo e la copertina dell'album suggeriscono. Oltre alle numerose opere inedite, un posto di rilievo è affidato all'interpretazione di capolavori per coro e orchestra tratti dal repertorio classico (Bach, Mozart, Händel) perché "non c'è futuro senza storia"; e accanto ad essi, una rilettura originale di alcune delle più belle melodie del Natale, oltre alla prima pubblicazione di “O Generosa!”, l’inno della Serie A. Per questo, HOPE rappresenta un segnale di rinnovamento e speranza, di condivisione di gioia e unione, avvicinandoci alle festività più emozionanti e sentite dell’anno. I concerti dell’ “HOPE Christmas Tour” prevederanno l’esecuzione di grandi classici natalizi, in una originale rilettura per pianoforte, coro e orchestra sinfonica, realizzata dallo stesso Giovanni Allevi per l’occasione. Una continua festa che divertirà e scalderà il cuore del pubblico fino all’11 gennaio 2020, nei più importanti teatri di Italia. Di seguito tutte le date già confermate. GIOVANNI ALLEVI “HOPE CHRISTMAS TOUR 2019” 1° Dicembre 2019 – MILANO, Teatro Dal Verme - (LINK https://bit.ly/2oLHdOX) 12 Dicembre 2019 – LECCE, Teatro Politeama 16 Dicembre 2019 – PERUGIA, Teatro Morlacchi 17 Dicembre 2019 – NAPOLI, Teatro Augusteo - (LINK https://tinyurl.com/yxmbymzr) 18 Dicembre 2019 – BOLOGNA, Auditorium Manzoni 19 Dicembre 2019 – CATANIA, Teatro Metropolitan 20 Dicembre 2019 – MARSALA (TP), Teatro Impero 21 Dicembre 2019 – PALERMO, Teatro Golden 28 Dicembre 2019 – FIRENZE, Teatro Verdi 5 Gennaio 2020 – ROMA, Auditorium Conciliazione 11 Gennaio 2020 – TORINO, Teatro Colosseo - (LINK https://tinyurl.com/y376zcym) Inoltre il 15 novembre partirà l’ “Hope Instore Tour”. Un viaggio che toccherà molte fra le più importanti città italiane in c incontrare i suoi fan. Di seguito gli appuntamenti: 15/11, Firenze - Feltrinelli Red (Piazza della Repubblica - ore 18.00), 16/11, Torino - Feltrinelli (Piazza CLN - ore 18), 18/11, Bologna - Feltrinelli (Piazza Ravegnana - ore 18.00), 21/11, Roma - Feltrinelli (Via Appia Nuova - ore 18), 22/11, Palermo - Feltrinelli (Via Cavour - ore 18), 23/11, Catania - Feltrinelli (Via Etnea - ore 18.00), 25/11, Bari - Feltrinelli (Via Melo - ore 17.30), 26/11, Milano - Feltrinelli (Piazza Piemonte - ore 18.30) e per concludere 27/11, Napoli - Feltrinelli (Piazza dei Martiri - ore 17.30) --- Giovanni Allevi websites: www.giovanniallevi.com www.facebook.com/giovanniallevi www.twitter.com/giovanniallevi www.youtube.com/alleviofficial www.alleviani.com www.instagram.com/giovanniallevi
Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo in
Way to Blue Omaggio in musica, parole ed immagini al fragile e straordinario talento di Nick Drake Mercoledì 6 novembre 2019 - ore 21 Sala Vanni – piazza del Carmine, 14 – Firenze Biglietto 20 euro; prevendite nei punti Box Office Toscana e online su www.ticketone.it Info tel. 055.218647 - www.lndf.it Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo rendono omaggio al genio di Nick Drake, immenso cantautore britannico scomparso nel 1974 a soli 26 anni. E lo fanno con la nuova edizione dell’album tributo “Pongmoon”, un docu-film in scena alla Festa del Cinema di Roma e un tour che mercoledì 6 novembre li porta sul palco della Sala Vanni di Firenze (ore 21), con un live delicato ed essenziale. I biglietti (posto unico 20 euro) sono disponibili nei punti vendita Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita) e online su www.ticketone.it.
Nick Drake e la sua opera sono oggetto di culto per generazioni di musicisti e appassionati. Questo in virtù della superba qualità del songwriting, della delicata e malinconica poesia e delle abilità strumentali del cantautore inglese. Un talento assoluto della musica mondiale scomparso prematuramente e divenuto fonte di ispirazione per molti protagonisti dell’attuale scena musicale.
“Way to Blue” è uno spettacolo emozionante in cui gli immortali capolavori di Nick Drake rivivono sul palco per mano di due protagonisti della musica Italiana: Rodrigo D’Erasmo (violino) polistrumentista, produttore, arrangiatore e membro degli Afterhours e Roberto Angelini (chitarra acustica e voce) cantautore e musicista, tra gli altri, di Niccolò Fabi e della resident band di Propaganda live. Un concerto intimo, in cui suoni e immagini si fondono per creare atmosfere emozionanti, per ricordare e celebrare un mito. Intanto è disponibile in edizione limitata (in vinile) la nuova versione di “Pongmoon”, album tributo che Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo dettero alle stampe nel 2005. Il disco esce con l’aggiunta di due nuove tracce. Biglietti Biglietto posto unico 20 euro Prevendite Box Office Toscana - via delle Vecchie Carceri, 1 (Ex Murate) - Firenze e in tutti punti affiliati (vedi elenco www.boxofficetoscana.it/punti-vendita - tel. 055 210804) Online su www.ticketone.it (tel. 892 101) Info Sala Vanni – piazza del Carmine 14 - Firenze Info tel. 055.218647 – www.lndf.it Partner LNDF Toscana Energia Socials https://www.facebook.com/LNDF.live https://twitter.com/nozzedifigaro http://instagram.com/lenozzedifigaro Le Nozze di Figaro |
Details
Archivi
Aprile 2023
|