di Enrico Esposito
Istituite nel 1984, le Targhe Tenco rappresentano uno dei più prestigiosi riconoscimenti alle produzioni discografiche nel territorio nazionale. Anche quest'anno gli ambiti previsti sono stati assegnati da una nutrita schiera di più di 200 giornalisti e critici musicali delle maggiori testate nazionali nominati dal Club Tenco, l'istituzione culturale composta da artisti e operatori culturali nata a Sanremo nel 1972 per sostenere la musica d'autore su iniziativa di Amilcare Rambaldi. Il 1 luglio scorso sono stati annunciati i vincitori delle sei diverse categorie: - MIGLIOR DISCO IN ASSOLUTO - "Ballate per uomini e bestie" di Vinicio Capossela (etichetta La Cùpa / Warner Music Italy) - MIGLIOR CANZONE - "ArgentoVivo" di Daniele Silvestri feat. Rancore e Manuel Agnelli (Sony Music) - OPERA PRIMA - "La vita veramente" di Fulminacci (Maciste Dischi) - MIGLIOR ALBUM IN DIALETTO - "Lo chiamavano Vient ' 'e terra" di Enzo Gragnaniello (etichetta Arealive / Warner Music Italy) - INTERPRETE DI CANZONI NON PROPRIE - Alessio Lega con l'album " Nella corte dell'Arbat. Le canzoni di Bulat Oludzava" (Squilibri editore) - ALBUM COLLETTIVO A PROGETTO - "Viaggio in Italia. Cantando le nostre radici" di Adoriza I vincitori delle Targhe sono stati selezionati all'interno di una rosa di cinque pretendenti, e verranno premiati durante la 43esima edizione della Rassegna della Canzone d'Autore, organizzata dal Club Tenco il prossimo 17, 18 e 19 ottobre 2019 presso il Teatro Ariston di Sanremo. Ha colpito ancora. E non poco. Stiamo parlando di Vinicio Capossela, il cantautore nato a Hannover che si è aggiudicato la sua quinta Targa Tenco con l'ultimo album "Ballate per uomini e bestie". Il suo disco d'esordio, "All'una e trentacinque circa", nel 1991 venne infatti nominato come "Miglior Opera Prima", mentre "Canzoni a manovella" nel 2001, "Ovunque proteggi" nel 2006, e "Marinai, profeti e balene" del 2011 trionfarono nella categoria del miglior album dell'anno. Un ulteriore attestato di merito dunque per il cantautore, giunto all'undicesima produzione in studio. "Ballate per uomini e bestie", lavoro multiforme e di profonda analisi del presente mediante la magia di un medioevo fantastico, ha superato la concorrenza di Francesco Di Giacomo ("La parte mancante"); Patrizia Laquidara ("C'è qui qualcosa che ti riguarda"); Nada ("È un momento difficile, tesoro"); Pacifico ("Bastasse il Cielo"). "Argentovivo" è un brano intenso scritto da Daniele Silvestri in collaborazione con Manuel Agnelli. Il cantante romano l'ha presentato allo scorso Festival di Sanremo accompagnato alla voce dallo stesso Agnelli e dal rapper Rancore, che all'interno della canzone riporta in prima persona i pensieri del protagonista, un ragazzo di 16 anni costretto da altri a vivere in disparte dal mondo. Daniele Silvestri invece svolge il ruolo di narratore di questa vicenda dura e spinosa, che ha destato un ottimo successo di critica aggiudicandosi il Premio della Critica "Mia Martini", il Premio della Sala Stampa "Lucio Dalla" e il Premio "Sergio Bardotti" per il miglior testo. Per quanto concerne invece gli altri candidati alla Targa Tenco, in lizza erano presenti anche Ernesto Bassignano ("Il mestiere di vivere"), Motta ("Dov’è l’Italia"), Nada ("È un momento difficile, tesoro") e Gianmaria Testa ("Povero tempo nostro"). Filippo Utinacci in arte "Fulminacci" è il vincitore della Targa Opera Prima con il suo disco di debutto "La vita veramente". All'interno della stessa categoria facevano parte delle nomination anche Sasà Calabrese ("Conserve"); Alessandro Centolanza e Gli Splendidi ("Il giorno, poi la notte"); Marta De Lluvia (Grano); Giulia Mei ("Diventeremo adulti"); Sale ("L’innocenza dentro me"). "La vita veramente" è un album composto da nove tracce che vedono il giovanissimo songwriter romano (classe 1997) raccontare vicende autobiografiche tra amori, viaggi e caffè. I singoli "Borghese in borghese" e "La vita veramente" hanno raggiunto un grande successo per l'artista che ha fatto capolino sulla scena musicale nostrana "solo" a partire da quest'anno. Adesso Fulminacci si trova impegnato nel tour estivo che lo porterà in giro per la penisola. Enzo Gragnaniello si è aggiudicato la Targa del Miglior Album in Dialetto superando la concorrenza di Francesco Di Bella ("‘O diavolo"); Elsa Martin e Stefano Battaglia ("Sfueâi"); Setak ("Blusanza"); Raffaello Simeoni ("Orfeo incastastorie"); Sollo&Gnut ("L’orso ‘nnammurato"). "Lo chiamavano Vient ' 'e terra" è il 19esimo album in studio dell'artista napoletano che arriva a trentasei anni dal suo primo in assoluto. La Targa Tenco appena assegnatagli è la quarta nell'ambito della sua lunga carriera, dopo le vittorie di "Giacomino" (1986), "Fujente" (1991), e "Oltre gli alberi" (1999) sempre nella categoria "Dialetto". Reduce dai riconoscimenti per la colonna sonora del film “Veleno”, diretto da Diego Olivares, Gragnaniello è impegnato nel Tour di presentazione della sua ultima opera folk, interamente cantata in napoletano e contraddistinta da un sound misto che tocca anche il jazz, il blues, la world music, il reggae.
La categoria "Interprete di canzoni non proprie" ha visto invece la vittoria di Alessio Lega con l'album " Nella corte dell'Arbat. Le canzoni di Bulat Oludzava", Gli altri finalisti della categoria erano Roberto Michelangelo Giordi ("Il sogno di Partenope"); Ester Formosa & Elva Lutza ("Cancionero"); Olden ("A60"); Silvio Trotta ("Confessioni di un musicante. Silvio Trotta canta Branduardi").
Lega, scrittore e militante anarchico oltre che cantautore, ha portato per la prima volta in musica in italiano le canzoni del celebre poeta russo di origini georgiane Bulat Oludzava, cantore raffinato pluripremiato per la sua attività culturale. Nelle sue composizioni essenziali Oludzava ha narrato numerosissime storie tratte dal folklore armeno e georgiano e dal quartiere moscovita di Arbat. Alessio Lega ne ha raccolte venti nella tracklist del suo lavoro, presentato insieme al volume "Bulat Oludzava - Vita e destino di un poeta con la chitarra" scritto da Giulia De Florio in anteprima nazionale proprio sul palco del Premio Tenco 2018. Gli Adoriza sono un collettivo di diciassette artisti provenienti da tutta Italia che ha esordito nel maggio del 2017 e deriva il suo nome dalle parole greche ἄδω che vuol dire "cantare, risuonare, celebrare, cantando", e ρίζα, "radice, origini". Gli Adoriza hanno ricevuto la Targa Tenco per il disco "Viaggio in Italia. Cantando le nostre radici", un omaggio autentico a tutte le regioni italiani che è stato portato dal vivo nella forma di concerto - spettacolo a cura di Tiziana Tosca Donati, Felice Liperi e Paolo Coletta, per la regia di Massimo Venturiello e la direzione musicale di Piero Fabrizi. Insieme agli Adoriza gli altri progetti finalisti per la Targa Tenco in questa categoria erano: "Capo Verde Terra d’Amore Vo"l.8"; "Change your step. 100 artisti. Le parole del cambiamento"; Faber Nostrum"; "Oniric Chopin ProsiMeloMetro N. 1". Immagini tratte da: - Immagine 1 da www.mescalina.it - Immagine 2 da www.musicfirst.it - Immagine 3 da www.alessiolega.it
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Aprile 2023
|