IL TERMOPOLIO
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo

18/12/2020

"Blu" - Intervista a Marinelli

0 Commenti

Read Now
 

di Enrico Esposito
Il progetto solista di Giovanni Marinelli, in arte Marinelli, è recentissimo. Gennaio e marzo del 2020 hanno visto la pubblicazione dei suoi due primi singoli “Collezione” e “T-shirt”, seguiti ad ottobre dall’ultimo brano inedito “James Dean”, che hanno anticipato l’uscita di “Blu”, album di debutto del cantautore in uscita oggi venerdì 18 dicembre. Oggi Marinelli è qui con noi per raccontarci di questo esordio discografico.
Foto
1 – Ciao Giovanni, grazie molte per aver accettato la nostra intervista! Oggi sarà finalmente disponibile
in digitale “Blu”, la tua opera prima, una raccolta di dieci brani che segnano un passaggio importante all’interno della tua nuova carriera solista. Quanto sei emozionato in questo momento?
  • Ciao! Grazie a voi innanzitutto per lo spazio dedicatomi. Devo dire che sono molto emozionato , quasi fosse il mio primo album. E in realtà lo é, o meglio è il mio secondo “primo album”. Come dicevi nella domanda, un passaggio importante nella mia carriera con cambio di etichetta, nome e anche stile.

2 - “Blu” è il tuo primo album pubblicato in collaborazione con l’etichetta Manita dischi. Come hai dichiarato tu stesso, le canzoni che hai composto in musica e versi accompagnandoti alla chitarra e al piano riflettono ampiamente un percorso costituito da esperienze personali. Dal brano di apertura omonimo “Blu” alla chiusura di “Sale”, vengono passati in rassegna diversi aspetti della vita comuni: la
nostalgia di un amore passato espressa attraverso il ricordo di precisi elementi, il desiderio di rinnovamento, la speranza. Ma soprattutto tu spargi tra una traccia e l’altra indizi relativi ad alcuni cambiamenti che ti hanno coinvolto direttamente in prima persona. Ci racconti come è nato “Blu” e
quali sono le motivazioni che ti hanno portato a condividere pezzi del tuo mondo e passaggi della tua storia all’interno dell’album?
  • Blu è nato in maniera molto naturale, da una mia esigenza di esprimermi in maniera sincera, trasparente e senza filtri attraverso la musica, vestendola anche per questo di un abito più consono alle parole: utilizzando un registro più pop e melodico che facesse porre più attenzione a quello che racconto. È nato appunto in un periodo di cambiamento personale, in vari aspetti della mia vita privata, e ogni canzone rispecchia in parte questo momento, che é stato lungo e pieno di riflessioni, ma accompagnato anche da relazioni umane che ho riversato tutte nel disco, partendo dal primo singolo “Collezione”, dove annuncio quanto sia importante fare tesoro di ogni persona e ogni “prova di umanità” che entra in contatto con il tuo percorso di vita.

3 – La musica che accompagna i tuoi testi è immediata e diretta. Un pop cristallino, che alcune volte parte o si mantiene in sordina per adattarsi alle atmosfere profonde di una ballata. Altre volte invece scorre rapido come una corrente di pensieri o di onde per ritornare a una presenza centrale in tutto il
volume: il mare protagonista anche della copertina di “Blu”. Il mare che si presenta come un rifugio temprante lontano dalla città, e affiora attraverso sue componenti, ad esempio il sale, in forma metaforica, avvolto da significati intimi. Che cosa rappresenta per Marinelli il mare? Ha ispirato e ospitato la scrittura di alcune tracce?
  • Hai colto benissimo il significato che ha il mare per me, così mi evito di rispondere (ahahah). In realtà per me il mare rappresenta da sempre “casa”. Sono nato in provincia di Taranto, vicino al mare, quel tanto da permettermi di andarci spesso, anche solo per sedermi e perdermi nei miei pensieri e nella sua pace. E si, il mare è un rifugio, il posto dove scorre tutto, senza tempo e senza interruzioni nel flusso di pensieri. Direi che ha ispirato tutto il disco, in maniera molto inconsapevole. Mi sono reso conto quando ho scelto i brani da registrare che in tutti e dieci era presente il mare in un modo o nell’altro. E mi è piaciuto. L’unica traccia che è realmente nata al mare è “Sale”. In un pomeriggio di giugno, ero seduto a riva, con un umore non dei migliori, e pian piano mi sono rilassato, realizzando come il “sale”, in tutte le sue forme (mare, sudore, lacrime) sia liberatorio e curativo.

​
Foto
4 – Il primo singolo che hai scelto per presentarti al pubblico è “Collezione”. Un brano molto
interessante perché ricco di riferimenti alle passioni e ai tratti caratteriali delle persone: nel ritornello diventa un vero e proprio invito alla scoperta di sé. Possiamo parlare di un biglietto da visita preciso da parte di Giovanni Marinelli, oppure di un escamotage artistico di Marinelli?
  • Come ti accennavo prima, é stata una vera e propria scelta per presentare il disco che ne sarebbe seguito (beh ovvio a gennaio pensavamo che il disco sarebbe uscito ad aprile, ma per motivi ovvii, tutto è slittato). Collezione è uno dei primi brani che ho scritto di questo lavoro, stavo cercando di tirare fuori un brano che parlasse delle mie ultime esperienze “umane”, con gli amici la famiglia, e mi sono reso conto di come conservassi si tutti un particolare ricordo, quasi come li COLLEZIONASSI. E da questo mi é partita l’idea. Il ritornello è un invito a socializzare, a passare tempo con gli altri e a prendere da ognuno qualcosa.

5 – L’amore nelle sue sfumature incalcolabili domina la scena all’interno delle tue canzoni. Richiama in continuazione la tua attenzione, spesso rimane ancorato a determinati oggetti (“T-shirt”), celebri figure del cinema (“James Dean”), e anche a intere città, come Bologna, che da il titolo alla seconda traccia. Come hai cercato di affrontare il tema dell’amore? E ti andrebbe di rivelarci qualche aneddoto
sulla nascita della traccia “Bologna”?
  • Vorrei dire che l’amore, domina la scena di tutti noi in maniera prepotente, in tante forme, ma spesso non ci facciamo caso. Ecco, io in questi ultimi anni ci ho fatto caso, e ne ho fatto il centro di questo album. Amore che per me, è sempre velato di nostalgia, ricordi, un po’ di malinconia. Forse perché quando si é innamorati, si vive il propri amore senza pensare a scriverlo. É solo dopo, anche dopo anni che magari un oggetto, una città, un film ti fanno ripensare a qualcuno e allora ti metti al piano o alla chitarra e tiri fuori emozioni nascoste da magari molto tempo. BOLOGNA é nata dopo aver letto un post su Facebook che recitava “A parigi ti chiederò un bacio, A Berlino una birra, a Bologna di restare...”. Mi ha colpito e ho pensato che effettivamente questa città ha la magia di farti venire voglia sempre di tornarci (o restarci...). A me è successo, ho scelto di vivere qui, e amo questa città che mi ha dato tanto e tante possibilità. E così mi è davvero venuto spontaneo scrivere di come vivo Bologna. E, come Collezione, é stata una delle prime a vedere la luce.

6 – Il 2020 è stato un anno a dir poco bizzarro che ha avuto conseguenze molto importanti anche sul mondo della musica, in particolare sulla possibilità di esibirsi dal vivo. Come ha affrontato e sta affrontando questa situazione Marinelli, che ha tra l’altro lanciato il suo progetto ad inizio anno? Ha avuto l’opportunità di presentare i suoi brani e la sua musica in concerto?
  • Lo ho affrontato con molta ansia e vino, Unico modo per evitare le diazepine. (ahah). A parte questo, purtroppo è stato un anno difficile per la musica, in tutti i suoi aspetti. Io oltre a suonare, ho un locale dove si fa musica che puoi immaginare questo 2020, ha lavorato quasi niente. Mi sarebbe piaciuto portare in giro la mia musica, erano previsti 10 concerti di presentazione del disco tra aprile e maggio, ma come puoi immaginare tutto saltato a data da destinarli. E mi auguro che si possa tornare quanto prima ad esibirsi e a ridare spazio alla musica. C’è n’è molto bisogno. Per chi la fa, e chi la ascolta.
7 – L’ultima domanda che ti facciamo, ringraziando molto per essere stato qui con noi, è piuttosto un
invito: quale messaggio intendi rivolgere ai lettori del Termopolio a proposito dell’uscita del tuo primo album e in prospettiva dell’anno nuovo?
  • Beh in primis di ascoltare il disco. E per il nuovo anno in arrivo vorrei dire a tutti di esser positivi e pensare che il 2021, ci riscatterà da un anno che va cancellato.

Immagini gentilmente fornite dall'Ufficio Stampa 

Share

0 Commenti



Lascia una Risposta.

Details

    Archivi

    Marzo 2023
    Febbraio 2023
    Gennaio 2023
    Novembre 2022
    Settembre 2022
    Luglio 2022
    Giugno 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016

    Feed RSS

Contatti:
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo