di Enrico Esposito Dopo il successo della mostra "Heroes, Bowie by Sukita" che attraverso novanta scatti realizzati dal fotografo giapponese Masayoshi Sukita narrava la straordinaria carriera del Duca Bianco dagli anni '70 al Nuovo Millennio, anche quest'anno Palazzo Medici Riccardi rende omaggio alla musica. A cura di ONO arte contemporanea, fino a domenica 18 ottobre compresa sarà possibile visitare "Come as you are", un'esposizione di oltre 80 scatti che ripercorrono la storia del Grunge e il mito dei Nirvana e di Kurt Cobain, l'icona più luminosa dell'intero fenomeno esploso a Seattle all'alba degli anni '90. Organizzata e promossa da OEO Firenze Art e Le Nozze di Figaro, in collaborazione con Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze e MUS.ART, "Come as you are" raccoglie, all'interno di un percorso visivo e sonoro (scandito in sottofondo dai successi delle migliori bands del genere), i lavori confezionati da due fotografi dell'epoca, Charles Peterson e Michael Lavine, dallo stile e background differenti ma accomunati da un profondo legame con la carriera e la vita di Kurt Cobain. Lungo le tre sale allestite al piano terra di Palazzo Medici Riccardi, la mostra focalizza la sua attenzione in primo luogo sul racconto in rigoroso ordine cronologico la genesi e l'evoluzione dei Nirvana. Il trio originale costituito da Kurt Cobain alla voce e alla chitarra, Krist Novoselic al basso e Chad Channing alla batteria firma con l'etichetta Sub Pop Records (inizialmente solo una rivista) nel gennaio del 1988 per dare alle stampe un anno dopo il suo primo album "Bleach". Grazie alla loro straordinaria carica dal vivo, alla pregnanza dei testi scritti da Cobain e alla contemporanea evoluzione di una cultura (il grunge) giovanile spontaneamente emersa in una città simbolo della svolta (Seattle), la band raggiunge il successo negli Stati Uniti e all'estero, imbarcandosi in lunghi tour durante i quali Dave Grohl diventa il nuovo batterista in sostituzione di Channing. È il 1990, l'apertura di un decennio che intende rompere le catene con un'epoca caratterizzata dall'ascesa della borghesia e dall'appiattimento sociale degli anni '80, e Charles Peterson, fotografo ufficiale della Sub, immortala i Nirvana sia sui set pubblicitari che durante i loro concerti, realizzando delle peculiari istantanee in bianco e nero che colgono da una parte i musicisti in modo dettagliato e dall'altra esaltano la partecipazione degli altri protagonisti del movimento, ossia i giovanissimi fans. © Charles Peterson 2020 Nel gennaio del 1991 i Nirvana cambiano etichetta firmando con la Geffen Records e otto mesi dopo pubblicano l'album che li lancia definitivamente nell'olimpo della musica, provocando tuttavia conseguenze determinanti negli animi del trio, in particolar modo del loro frontman. "Nevermind", che include tra gli altri brani "Smells like teen spirit" destinato a diventare un manifesto generazionale, viene pubblicato il 24 settembre 1991 e certificato disco d'oro appena venti giorni dopo (12 ottobre). Mtv trasmette in continuazione il videoclip di "Smells", aprendo i Nirvana a un successo mediatico e planetario che li porta a raggiungere la vetta della classifica statunitense nel gennaio del 1992 e a rimanere sconvolti davanti a un'inattesa parabola della propria esperienza musicale. Sono questi i momenti in cui Kurt Cobain inizia ad avvertire l'inadeguatezza a una situazione che in passato osteggiava, e si rifugia pericolosamente nell'eroina. Cerca di combattere la sua dipendenza ritirandosi per qualche tempo lontano dal rumore mediatico, accompagnato dalla compagna Courtney Love, che sta per dare alla luce la sua bambina. I due si sposano a febbraio e il 18 agosto nasce la loro primogenita Frances Bean. Pochi giorni dopo i Nirvana hanno in programma un'esibizione al celeberrimo festival di Reading in Inghilterra. Nell'occasione Charles Peterson testimonia con le sue fotografie la geniale messa in scena orchestrata dal cantante: entra in scena su una sedia a rotelle, un camice da paziente di ospedale e una buffa parrucca, fingendosi malato e incapace di stare in piedi secondo le numerosi voci che erano circolate all'epoca riguardo a uno stato di salute compromesso. La pantomima dura poco, lasciando spazio a un concerto esplosivo. Il fotografo della Sub Pop Records immortala il rocker in questo e in momenti della sua vita privata, come ad esempio in casa propria con la piccola Frances grazie a un rapporto di sincera amicizia condiviso ugualmente da Michael Lavine, fotografo originario di San Francisco e attivo nel mondo della pubblicità. ©Michael Lavine 2020 Adoperando una cifra stilistica diversa da Peterson, Lavine realizza i servizi che ritraggono i Nirvana dalle prime alle ultime registrazioni in studio. Le sue diapositive a colori forniscono una rappresentazione indubbiamente più artistica ma anche rilassata ed ironica. Un esempio viene mostrato nel corso delle sessions di "Nevermind" e "In Utero", il terzo album della band pubblicato il 21 settembre 1993 di cui Cobain confeziona le copertine alla pari del precedente. La band parte subito in tour attraverso gli Stati Uniti, durante il quale registra uno straordinario concerto acustico, l' "Mtv Unplugged", e a febbraio del 1994 prosegue la sua attività live. Ma a Roma si verifica un episodio cruciale: all'Hotel Excelsior di Via Veneto Kurt viene trovato dalla moglie privo di sensi in overdose da psicofarmaci. Courtney Love avrebbe parlato nei giorni successivi di un tentativo di suicidio. Kurt Cobain viene riportato negli Stati Uniti e ricoverato in una clinica privata per un breve periodo. Sembra non riuscire più a reggere Kurt, di averne abbastanza. Il 5 aprile del 1994 scrive una lunga lettera in cui confessa apertamente di non sopportare coloro che pretendono di vederlo felice, e di continuare a non superare il problema di mancanza di empatia con il genere umano che lo accompagna sin da piccolissimo. Un pannello all'interno della mostra riporta il contenuto integrale del testo che sarà l'ultimo contatto della vita per il rocker. Si spara un colpo di fucile alla testa e tre giorni dopo viene ritrovato all'interno della sua abitazione di Seattle, decretando lo scioglimento dei Nirvana e la fine di un movimento, il grunge, che da allora non sarebbe stato più lo stesso. "Come as you are" racconta nei minimi dettagli questa storia fondendo armoniosamente gli scatti di Peterson e Lavine a sancire un unico percorso, che nella sala conclusiva si arricchisce delle fotografie che raffigurano altri protagonisti della scena musicale dell'epoca, come i Pearl Jam, i Soundgarden, gli L7, con l'intento di omaggiare l'impatto rivoluzionario di una cultura mai dimenticata. Immagini gentilmente fornite da Le Nozze di Figaro, eccezion fatta per l'immagine n.1 tratta da foto dell'autore.
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Febbraio 2021
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