di Enrico Esposito
Vi proponiamo un biglietto da visita del cantautore lucchese in attesa dell'intervista che realizzeremo in diretta Instagram domani sera alle 19 Stefano ha scelto per la second life musicale un nome, anzi cognome non appartenente alla lingua italiana che sa adoperare con successo riconosciuto nella scrittura dei suoi testi. Effenberg, di nome Stefan è stato una leggenda del calcio tedesco e mondiale, centrocampista genio e sregolatezza del Bayern Monaco e della Fiorentina, che ha vinto tutto e non ha avuto paura in campo di lasciarsi andare a gesti anche clamorosi. Il suo "discepolo" cantautore ne conserva entrambe le eredità, distribuendole all'interno di atmosfere ben architettate. Gli albums "Elefanti per cena" (2017) e "Il cielo era un corpo coperto" raccontano infatti di due realtà definite in altrettanti linguaggi diversi. Gli elementi dell'intimità, della schiettezza e della non consuetudine si presentano come centrali all'interno della poetica di Effenberg. Perché essi sono Effenberg, che si dichiara "fuori moda" perché ascoltando il suo ultimo singolo "Merlo", immediatamente il pensiero corre a tempi e culture passate, a grandi maestri della nostra tradizione compositiva. La sfrontatezza di Ciampi, la dolcezza di Graziani, il timbro strigliato e la capacità di fondere realtà e astrazione propria di Rino Gaetano. Soprattutto nel suo primo ottimo disco che gli ha riconosciuto la popolarità, Stefano mette subito sul tavolo queste carte attraverso un atteggiamento pacato ad apertura dei brani destinato a trasformarsi in sornione. Sono le incomprensioni d'amore, le considerazioni, i fatti quotidiani a catturare la sua attenzione. Nell'album successivo, il viaggio assomiglia ad un mosaico. Il pop-rock lascia spazio a una riflessività più onirica espressa dalle sottili basi elettroniche. Dopo le cronache da strada e campagna, Effenberg affonda lo sguardo e la penna tra gli abissi del mare, richiamando alla mente le parabole di Iosonouncane e le apnee oceaniche prodotte da Ben Howard. Oggetti, animali domestici, le marche che popolano i supermercati, diventano il trampolino da cui lasciarsi andare tra riflessioni, rimorsi, aperture. Stefano ci posa un momento lo sguardo, oppure li guarda per poi cominciare a pensare a tutt'altro, come accade a chiunque ogni giorno. Cattura la sua attenzione soprattutto la malinconia, nelle sue benefiche e amare proiezioni.
Immagini tratte da www.abuzzsupreme.it
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Aprile 2023
|