Oreb nella Bibbia è un altro nome del monte Sinai, il "monte di Dio", là dove Mosè lo ha incontrato, là dove Elia ascolta la sua voce nel "mormorio di un vento leggero". È facile comprendere perché Dimitri Grechi Espinoza abbia scelto questo nome per il suo progetto per sax solo, nato da anni di studio del suono, dello spazio e della spiritualità. Un percorso affascinante e suggestivo che ha al suo centro una dimensione musicale che spesso ci è lontana, che porta a un tipo di ascolto profondo, intimo. Un itinerario musicale che lo ha portato fino a ReCreatio, suo ultimo disco che presenterà domenica 17 dicembre al Teatro Sant'Andrea di Pisa.
Dimitri suona il sax e lo spazio che lo circonda, luoghi le cui pareti raccontano una storia lunga centinaia di anni, dove nell'aria aleggia ancora una spiritualità antica. Angel's Blows é stato il primo capitolo di questo progetto ed è stato registrato nel 2014 nel Battistero di San Giovanni a Pisa. Una preghiera universale in musica che va al di là delle differenze religiose, la ricerca attraverso il suono della difficile meta dell'unità spirituale. Dimitri ha portato Oreb in tanti luoghi diversi negli scorsi anni fra i quali il Pantheon di Roma, la Pinacoteca di Brera, la Cattedrale di Saint Giles di Edimburgo. ReCreatio (Ponderosa Music&Art) esce nel 2017 ed è la seconda tappa di questo viaggio. Sono dieci le tracce che contiene, in un percorso di creazione che si snoda attraverso l’immagine di vari aspetti della natura, il buio e la luce, il mare e il cielo, l'uomo e la donna, la morte e l'anima. Il sassofonista per il suo nuovo disco si sposta da Pisa a Livorno. ReCreatio è stato infatti registrato in acustico dentro il Cisternino Pian di Rota, in uno spazio un tempo adibito a raccogliere e depurare le acque dell’acquedotto Leopoldino. Attraverso l’utilizzo di otto microfoni Dimitri suona il suo strumento e il luogo stesso. Le mura e l’ambiente in cui si trova accolgono il suono del sassofono e lo restituiscono indietro evocando immagini suggestive, una tipologia di musica inusuale e affascinante.
Quello che si ascolta in questo progetto non è un solo sassofono ma più voci che interagiscono fra loro. Frasi melodiche che si interrompono ma allo stesso tempo si espandono, in un gioco di eco e silenzi densi di armonici, unendosi in un suggestivo insieme che lega il suono primario e il suo riverbero, formando accordi e poi dissolvendoli. Un ascolto di grande suggestione che ha qualcosa di misterioso e magnetico, che cattura e avvolge il pubblico invitandolo a chiudere gli occhi, ad ascoltare. In silenzio, lasciandosi invadere da ciò che si sente, a ricecare uno spazio di riflessione e concentrazione interiore che, attraverso la musica, ci riunisca alla spiritualità dei luoghi e di noi stessi.
Foto tratta da: www.dimitrigrechiespinoza.com
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Aprile 2023
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