Santa Claus, vischio, luci natalizie, fiocchi di neve. Ci sono tutti e molto altro in "Everyday is Christmas", il primo omaggio che Sia a 43 anni riserva al Natale e alla sua simbologia. Registrato in appena due settimane agli Echo Studios di Los Angeles, l'album è stato prodotto in collaborazione con Greg Kurstin, affermato punto di riferimento nell'universo discografico delle popstars (è stato artefice di album di Shakira, Kelly Clarkson, Dido, Ellie Goulding). Kurstin, che è anche tastierista nella band dei The Bird and Bee, ha già lavorato gomito a gomito con la cantautrice australiana nel 2010 alla realizzazione di "We are born", il suo quinto album in studio. Il produttore si è detto impressionato dalla facilità con cui Sia abbia composto i dieci brani di "Everyday is Christmas" e le relative melodie, riuscendo a creare un'opera luminosa e piacevole, con sofisticate insinuazioni jazz e ballate al pianoforte nel suo stile. Nella mezzora in cui è concentrato, il disco è in grado di dipingere sin dalle prime note un'ambiente natalizio classico, dominato dall'abbondanza della neve, dall'attesa di Babbo Natale, dal calore proveniente dai camini accesi. Dal punto di vista musicale c'è molta positività, collettività, "orchestralità", dall'apertura del singolo di lancio "Santa's coming for us", alla seconda traccia "Candy Cane Lane", alla filastrocca di "Puppies Are Forever". Non ci sono richiami precisi alla connotazione vera del Natale, quella religiosa della Natività e della fenomenologia a esso legata. Nessuna canzone è dedicata a Cristo né alla sua venuta al mondo. Sia esclude questa componente della festività, sembra più interessata a costruire una mitologia sua, privata, in cui possa affondare liberamente nei suoi sogni d'amore, di benessere, e di ricerca di un senso a vari momenti e elementi del quotidiano. Il titolo del Lp, "Everyday is Christmas", che prende nome dalla traccia n.19, lascia intendere il senso generale della ricerca di Sia. "Everyday is Christmas when you are here with me ... when you 're by my side" ripete il ritornello della canzone, ma anche gli altri brani manifestano evidentemente la necessità e la volontà di affidarsi a qualcuno che protegga e abbia l'animo meno falcidiato di colei che sta invocando un aiuto. Nonostante abbia superato da tempo il periodo durissimo in cui il successo stava per divorarsela senza speranza, Sia reca ancora dentro di sé i postumi della sofferenza ma è riuscita col tempo a sublimarli grazie al raggiungimento di una ricchezza emotiva universale che anche in questo album trova una sua corrispondenza di ottima qualità. "Under the Christmas lights" e "Snowman" regalano ad esempio un'ulteriore prova delle meraviglie con cui la voce ampia e profonda della cantante può disegnare i versi di una ballata. Atmosfere drammatiche e tese, in cui l'anima si ferma a guardare fuori dalla finestra a inseguire ciò che le manca per essere completa. Ecco, nel periodo natalizio, durante il quale il clima di festa e di ottimismo portano distrazione e sollievo, tuttavia si moltiplicano gli attimi pesanti di confronto con sé stessi, della propria mancanza di felicità o meno. Sia concentra la sua attenzione su tali passioni, inserendole in un quadretto colorato dalle immagini natalizie e da un tappeto musicale sinfonico su cui il suo timbro si impenna, sprofonda e tranquillizza. Trasmette in definitiva una sensazione di umiltà, di calma, che resa disponibile dall'atmosfera vacanziera del Natale può continuare anche il 7 gennaio, a Pasqua, Ferragosto, perché la felicità non sia soltanto un'illusione tra vischio e pupazzi di neve. Immagini tratte da: Immagine 1 da https://www.facebook.com/SiaMusic/ Immagine 2 da www.fanpop.com
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Aprile 2023
|