di Enrico Esposito
Vengono da un paesino di poco meno di quattromila anime molto gradito a Babbo Natale. Con una distesa che raggiunge i 27 acri (109.000 m), il Bronner's Christmas Wonderland è uno dei centri di vendita al dettaglio più grandi del mondo e rappresenta, insieme alle corpose cene in famiglia a base di pollo, il motivo di vanto della piccola Frankenmuth, dedita all'agricoltura e immersa tra le verdi radure del Michigan. I fratelli Kiszka sono nati e cresciuti nelle campagne di Frankenmuth, a stretto contatto con la genuinità della natura e l'umiltà della gente, componenti fondamentali nella loro formazione di uomini e di appassionati alla musica e alle altre arti. I gemelli ventiduenni Josh e Jake e il fratello minore Sam Kiszka, di appena diciannove come Danny Wagner, l'amico di lunga data con cui hanno dato vita nel 2012 a una band dal sound "puro", privato della folla di distorsioni attuali, che ricorda certi Led Zeppelin anche per questo, e non solo per lo strabiliante timbro di Josh come la pensano sempre più persone: i Greta Van Fleet.
Josh, Jake e Sam sono stati immersi appieno nella musica da sempre, dal momento che hanno un padre musicista, appassionato di blues, folk e rock'n'roll. Da piccoli hanno fatto presto la conoscenza di Willie Dixon, John Lee Hooker, Joe Cocker, Janis Joplin, Deep Purple, grazie ai vinili dei loro genitori, rimanendo folgorati dall'alta energia trasmessa da questi generi musicali. Parallelamente alla passione per il cinema, la letteratura e il teatro, i tre fratellini hanno deciso di riversare la devozione alla musica nello sviluppo di un proprio progetto, al cui interno Josh è diventato il cantante, Jake il chitarrista e Sam il bassista. Danny Wagner è arrivato nel 2013, un anno dopo la fondazione, al posto di Kyle Hauck, al quale tuttavia è legato l'aneddoto relativo alla scelta del nome della band. Greta Van Fleet è infatti tratto da Gretna Van Fleet, nome e cognome di un'arzille vecchietta di Frankenmuth, batterista in un complessino polka, della quale Hauck aveva sentito parlare da suo nonno al termine di un pranzo tra loro due. Nonno Hauck aveva infatti "scaricato" rapidamente il nipote davanti al garage che fungeva da sala prove per la band, perché aveva fretta di andare a tagliare del legno per la signora Van Fleet. La storiella aveva talmente divertito Hauck e i Kiszka al punto da considerare e alla fine scegliere "Greta van Fleet", con l'eliminazione della "n", come appellativo ufficiale della band in vista della loro prima grande esibizione pubblica. Il nome Greta Van Fleet non solo non è stato più cambiato, ma è diventato col passare del tempo un elemento di fortissima empatia nelle dinamiche del gruppo e nel rapporto con i fans. Sotto la benedizione della Gretna Van Fleet originale, che ha saputo dell' "espropriazione" a giochi già fatti, ma ha reagito nel migliore dei modi: una grassa risata e la benedizione ai quattro ragazzi.
Da allora i Greta hanno cominciato a dedicarsi alla loro carriera con dedizione e volontà, scrivendo numerosi brani tra cui emersero tra il 2013 e il 2014 "Cloud town", "Standing Town" e "Highway Tune". Del primo come di altre tracce ("Thunder Stop", "By the Riverside", "Down to the River") pubblicate all'epoca non si ha purtroppo più traccia oggi. Lo stesso discorso vale per "Standing Town", che venne selezionata per la pubblicità della concessionaria Chevy Equinox nell'area di Detroit, e raggiunse un discreto successo di vendita. "Highway Tune" ha invece ottenuto una fortuna ben diversa nel 2016, quando è stata utlizzata all'interno della colonna sonora del telefilm "Shameless", e ha consentito di salire alla ribalta. Il brano in questione è infatti divenuto il primo singolo pubblicato dai Greta su iTunes nel marzo del 2017, anticipando l'uscita della prima raccolta, l'Ep "Black Smoke Rising", avvenuta il 21 aprile dello stesso anno con l'etichetta Lava/Republic. Il quartetto del Michigan ha così avuto la chance di esportare nel resto degli States e del pianeta la particolare verve che caratterizza il loro approccio alla musica, la sua espressione e infine la perfomance dal vivo davanti al pubblico. Ascoltando la già citata "Highway Tune", così come "Safari Song", si notano senza difficoltà alcuni marchi di fabbrica della band. L'attacco blues in sordina della chitarra, i cori in stile folk, il crescendo poderoso del ritmo in sintonia con la potenza esplosiva della voce di Josh, che talvolta non da punti di riferimento e giunge a deflagrare all'improvviso. L'accostamento con il timbro di una leggenda che si chiama Robert Plant è pressocché naturale, e lo stesso Robert, chiamato in causa, non ha potuto fare a meno di ammettere la bravura di Kiszka, poco dopo aggiungendo ironicamente di odiarlo. Il 2017 si afferma come l'anno della svolta per i Greta Van Fleet. "Black Smoke Rising" ha trainato la band in testa alle stazioni rock Billboard US, e a novembre, durante il tour di supporto ai The Struts, è stata annunciata la pubblicazione del doppio Ep, "From the Fires", che ha svelato quattro tracce nuove di zecca, tra cui due covers, "A Change Is Gonna Come" e "Meet on the Ledge" di Richard John Thompson. Un attestato ulteriore di uno stile hard - rock prevalente, sulla cui salda base si collocano i rimandi agli altri generi e i musicisti hanno modo di esternare i diversi ascolti cui si prestano, dei quali fanno parte anche melodie provenienti dall'Africa e dal Sud America. Nel 2018 i Greta Van Fleet sono sbarcati in Europa, rendendosi protagonisti dell'apertura di concerti di artisti del calibro di Nikki Sixx, Justin Bieber, e Elton John, special guest nella performance della loro "You're The One". In questi mesi estivi hanno interrotto il tour, che riprenderà il 27 ottobre a Bruxelles, per dedicarsi alla messa a punto del loro primo atteso album, che ha già un nome e una data di rilascio. Si chiamerà "Anthem of the Peaceful Army" e vedrà la luce la luce il prossimo 19 ottobre, anticipato dai singoli "When the Curtain Falls" e la freschissima "Watching Over" (ha fatto la sua comparsa su Youtube nella giornata di ieri). Per il momento non sono previste date italiane della band, ma l'impressione è che il 2019 riserverà piacevoli sorprese. Nel frattempo i Greta proseguono il loro percorso di successo conservando l'umiltà che hanno imparato dai loro concittadini di Frankenmuth, come hanno dichiarato in un'intervista a Huffington Post, e invitando i loro supporters ad abbracciare e urlare ad alta voce il credo "Love, Peace, Unity". Energia pura, venerazione per il rock e rimboccarsi le maniche. Oh cara Greta Van Fleet, questi marmocchi sanno il fatto loro. Immagini tratte dalla pagina facebook ufficiale della band
1 Commento
John
19/9/2020 09:11:59
Solo un italiano poteva fare un articolo così con questi termini e pseudo citazioni e vattelapesca
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