di Enrico Esposito Emma Nolde c'è riuscita stavolta. Nell'ottobre scorso la intervistammo pochi giorni prima del concerto che avrebbe dovuto tenere al Lumiere di Pisa. In pochi giorni però la furia della seconda ondata spense il sorriso all'artista pisana e a coloro che attendevano con fervore di vederla all'opera. Il suo primo colpo discografico "Toccaterra", candidato al Premio Tenco, era uscito appena un mese prima, con recensioni entusiastiche. Ma la consapevolezza, quella di trovarsi di fronte un giovanissimo prodigio, era nata già negli anni precedenti quando Emma aveva vinto il Premio De Pascale e iniziato a fare la cosa che più le piace. Suonare in giro per divertire e divertirsi, toccare le corde nel profondo, e soprattutto allestire uno spettacolo. Esattamente quello andato in scena domenica scorsa al Giardino Scotto, a pochi passi dall'alcova dell'artista. Anticipata dall'energico live dei Manitoba, Emma Nolde si lasciava intravedere tra le magnifiche torri che si issano all'interno del parco storico pisano. La libertà con cui avrebbe accolto il pubblico traspariva già allora, segno di un suo tratto caratteriale autentico. Poi intorno alle 22-30 è iniziato. Emma è salita sul palco insieme a due musicisti sintonizzati mentalmente con lei (Andrea Beninati al contrabbasso e Marco Martinelli alla batteria), abili a seguirla lungo le diverse frequenze esplorate durante il concerto. Imbracciandosi a turno chitarra acustica ed elettrica, la cantautrice non ha titubato nel dichiarare tutta la sua felicità per questa data speciale del suo tour. " Ci sono tanti amici stasera a vedermi" diceva raggiante, perché si trovava a casa, in luoghi conosciuti fin da piccola e per questo ben incastonati dentro di sé. Nonostante le fortune lavorative l'abbiano portata molto più lontana negli ultimi tempo, Emma non dimentica conservando la sua storia e cantandola. Perché i brani del suo album di esordio li ha estratti direttamente dal suo mondo esterno ed interno, generando arte ritmica e lirica, in una parola musica. E sul palco la sua musica si evolve prendendo forme innovative: Emma Nolde si libra in un girotondo internazionale tra pop, rap, reggae, jazz, e lascia anche il microfono ad altri interpreti. Così anche altre il portoghese e l'inglese si alzano in questa serata di inizio luglio, mettendo in mostra un festival. Immagini tratte da foto dell'autore
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Marzo 2023
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