Alla scoperta della giovane e talentuosa cantautrice italiana che a 25 anni si ritrova a registrare il suo debutto discografico alla Universal di Manhattan.
Desenzano sul Garda, Svizzera e Argentina mai state così vicine, Colombia, Caraibi, Londra, Brasile, U.S.A. No, non stiamo dando i numeri nè consigli per un viaggio oltreoceano che tra l'altro più che a qualcosa di effettivamente logico farebbe pensare ad un trip pazzesco stile "Paura e Delirio a Las Vegas". Stiamo invece parlando della sensazionale parabola esistenziale compiuta a soli 25 anni da una delle più interessanti cantautrici italiane del momento, annoverata tra le principali fautrici del "Rinascimento" della voce femminile nel nostro Paese (insieme ad Erica Mou, Livia Ferri, Maria Antonietta, Orelle, Sylvia e molte altre). Lei si chiama Joan Thiele, bresciana del Garda nata da madre connazionale e padre svizzero-argentino, forgiata giovanissima tra le correnti pacifiche di Cartagena e poi innamoratasi del canto e della chitarra, lo strumento con cui su Youtube come nei Clubs ma ancora prima per strada si accompagna e sta conquistando la fama.
Intorno ai 10 anni Joan ha cominciato a costruire grazie al classico ascolto dei dischi paterni una cultura musicale trasversale di primissimo piano che spaziava dai Led Zeppelin (ereditati dalla babysitter) a Crosby, Stills, Nash & Young, Mina, Lucio Battisti, al fondamentale incontro coi Beatles per arrivare poi a suggestioni ulteriori provenienti da Lauryn Hill, Jamiroquai, Little Dragon. Trasversale la sua cultura musicale, trasversale l'educazione lingusitica a cavallo costante tra bi e trilinguismo, trasversale la sua carriera artistica. Terminato il liceo, a 18 anni Joan chitarra in spalla prende la decisione secca di trasferirsi in Inghilterra per tentare di iniziare a vivere di musica da basso, esibendosi come una vera busker in giro tra persone indaffarate e tra i Bloody Mary nei locali in cui poter esprimere la sua anima principalmente acustica. Come una buona abitudine, dai canali dei marciapiedi Joan in un passo breve e senza sforzo è passata alle performance web sul suo canale del Tubo ancora voce e chitarra nell'inglese prediletto come quando spesso e volentieri canta la bellissima "Rainbow" dedicata alla madre. E come nel 2014 con "Hotline Bling" cover del rapper canadese Drake entra prepotentemente tra le vette di Spotify e delle stazioni radio nostrane, realizzando con la sua band, gli Etna (Jamy e Luca Caruso), un brano soul dai risvolti synth e minimalisti il cui video non a caso ha una caratteristica ambientazione underground.
Il successo di questo rifacimento deriva dall'incontro tra tre componenti diverse tra loro ossia la melodia della voce e degli accordi di Joan, la spinta e la ritmica fornite dai suoni ottenuti da utensili di casa "riciclati" (pentole, barttoli, legno, ecc..) e il lieve sottofondo elettronico. Una fusione vincente di tre elementi che manifestano l'evoluzione della cantante pronta ad innestare all'interno del suo repertorio accanto alla sua impronta da cantautrice pura alla Joni Mitchell le ricchezze effettistiche prodotte dalle molteplici esperienze sonore degli ultimi decenni.
La grande risonanza di "Hotline Bling" si fa sentire non soltanto a livello nazionale moltiplicando l'attività live tanto cara all'artista, ma parallelamente la vede attirare l'attenzione dell'estero, in particolar modo degli Stati Uniti, dove Chris Tabron, 34enne produttore Universal di popstars non proprio conosciute dai nomi di Beyoncè, NIcki Minaj, James Blunt, dopo averla notata durante un concerto a Milano la conduce ai Red Bull Studios, Manhattan. Anche qui non stiamo parlando di località ignote. Ebbene come in un "Sogno Americano all'inverso" che ha visto quasi l'America andare da lei, Joan si è ritrovata dall'inzio di quest'anno a registrare il suo Ep di esordio nel cuore di un autentico tempio del music-business, per un battesimo infuocato che il prossimo 10 giugno segnera il suo debutto ufficiale con il disco omonimo "Joan Thiele".
L'Ep conterrà al suo interno sei tracce + una cover di Lauryn Hill, "Lost Ones". A Marzo il primo atto della nuova Joan Thiele è coinciso con l'uscita del primo singolo "Save me", brano in crescendo dalla voce solista ad una dimensione collettiva risaltata da cori e sintetizzazioni che rappresenta in modo significativo lo spirito generale del lavoro. Anche grazie al secondo singolo "Taxi Driver", disponibile online da meno di un mese, e alle apparizioni Live tra le quali spicca un'esibizione acustica da urlo al Web-notte de "La Repubblica" è possibile notare chiaramente la capacità da parte di Joan di aver assorbito egregiamente il cambiamento di stile con un soul ricamato in fili pop ed elettro maggiormente spessi. Ma d'altro canto non ha perso in alcun modo il soprabito affezionato di songwriter dalla personalita spiccata e robusta, abile a catturare il pubblico dietro di sè .
Questa domenica a Firenze la aspettano gli Mtv Italian Awards per la Nomination di "Migliore nuova voce femminile". Quest'estate spalleggiata dagli Etna la aspetta un tour lungo per l'Italia. Noi la aspettiamo per poter continuare a parlare del suo grande talento trasversale.
Immagini tratte da https://www.facebook.com/JoanThiele/?ref=ts&fref=ts
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Marzo 2023
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