di Enrico Esposito
"I like standing still, but that's just a wishful plan
Ask me where I come from, I'll say a different land But I've got memories and travel like gypsies in the night" Alice Merton - "No roots"
Per descrivere in maniera concisa ma essenziale la sua visione del mondo sembrano calzare a pennello questi tre versi del brano che le ha regalato il grandioso successo internazionale. Frasi secche e in rapida successione, che raccontano il desiderio vitale del viaggio, dell'incapacità di sentire stanchezza nell'affrontare spostamenti in continuazione, dell'irrilevanza di un'origine precisa. Arricchire appena possibile le proprie esperienze, lungo strade percorse un migliaio di volte, e custodire con attenzione il passato attraverso il fuoco sempre acceso dei ricordi. Alice Merton sa bene ciò che vuole, perché l'ha messo in atto da anni. Ed adesso è passato al piano A. Affermarsi in ambito musicale, condividendo con altre persone la sua filosofia.
Alice ha il cosmopolitismo nel sangue. Nata a Francoforte nel 1993 da madre tedesca e da papà irlandese, ha vissuto sin da piccolissima molti trasferimenti da una nazione all'altra. Prima il Connecticut, negli Usa, conosciuto a soli tre anni, poi il Canada, il paese che diviene la sua prima vera patria e la vede imparare a suonare il pianoforte a cinque anni. Alice conosce in questo periodo la musica classica e se ne appassiona apprende il canto, e stabilisce un legame molto positivo con i suoi insegnanti, dai quali riuscirò con difficoltà a staccarsi quando i suoi genitori opteranno per il ritorno in Europa, nella Germania paterna. Appena tredicenne, la giovane Merton si stabilisce a Monaco di Baviera, in uno dei centri più tradizionali di una cultura a lei del tutto sconosciuta. Ella infatti non conosce il tedesco, ma viene iscritta a una scuola statale proprio con l'intento di avvicinarla alla conoscenza di una lingua che le permettesse di approfondire i rapporti con i numerosi parenti concentrati in Germania e in Svizzera. Dopo una fase di adattamento molto complicato, Alice avvia un percorso di crescita personale molto deciso, mettendo da parte gli studi di musica classica a favore del pop e del rock, della chitarra e della passione per la scrittura musicale. A scuola frequenta un corso di songwriting, scrive le sue prime canzoni, trova nella composizione lo strumento prediletto mediante il quale poter esprimere ciò che ha dentro. Vive dunque un momento di svolta, che si cementifica ulteriormente durante un nuovo trasloco della famiglia, questa volta direzione l'Inghilterra, con Londra e Bournemouth. Alice infatti ha l'opportunità di assorbire in prima persona le ultime tendenze in chiave pop, e con il ritorno nel 2013 in Germania, per la precisione a Mannheim, frequenta la scuola di musica Popakademie Baden - Wurttemberg, che sancisce il suo perfezionamento nelle vesti di compositrice e cantante. Tre anni dopo matura la decisione significativa di trasferirsi a Berlino per compiere gli studi universitari, e proprio nella capitale, dopo aver fondato un gruppo con il quale esegue le sue canzoni, incontra il produttore Nicolas Rebscher, che la introduce nel mondo discografico. Assistita dal manager Paul Grauwinkel, conosciuto ai tempi dell'università, Alice fonda un'etichetta indipendente, la Paper Plane Records International, dopo aver avuto contrasti con rappresentanti delle majors che pretendevano di apporre delle modifiche sostanziose al suono di "No Roots", il suo brano di debutto, il manifesto pop (con sfumature elettroniche) dello stile di vita della Merton. "No Roots" viene pubblicata nel dicembre 2016 e ottiene un successo strepitoso in Europa e al di fuori, portando Alice Merton a vincere il premio “European Border Breakers Award”, e a programmare l'uscita del suo premio Ep, che vede la luce nel febbraio dell'anno dopo con il titolo ancora di "No Roots". L'Ep contiene oltre alla hit già citata, le tracce "Jealousy", "Hit the ground running" e "Lie to my face", caratterizzate da un pop avvincente e lucido, all'interno del quale la Merton gestisce la sua voce con versatilità, concedendosi silenzi e discese, come progressioni in sintonia con i suoni (soprattutto in "Jealousy", brano da lei prediletto). La versione statunitense dell'Ep presenta la bonus track "Lash out", il suo ultimo singolo uscito all'inizio di questo agosto, che mette in evidenza ritmi ancora più elevati, e un'Alice Merton battagliera, che, dopo le tensioni degli esordi anche sul palco, si sta sciogliendo, e ora è impegnata nel pieno del suo tour mondiale. La popolarità in Italia è arrivata soltanto quest'anno, ma a livelli importanti visto che "la cantante inglese dall'accento canadese", come ama definirsi, si è resa protagonista di due date, il 17 aprile scorso a Milano al "Santeria" e il giorno dopo al "Teatro Quirinetta" di Roma. Con la speranza di poterla rivedere prima della fine dell'anno, e l'attesa dell'uscita del suo primo album, possiamo considerare quest'artista che ha fatto del melting pot culturale la fonte inesauribile della sua intraprendenza una delle scoperte più interessanti del 2018 sulla scena cantautorale internazionale.
Immagini tratte da: pagina ufficiale facebook di Alice Merton https://www.facebook.com/alicemerton/
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Aprile 2023
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