di Enrico Esposito Come una tempesta tropicale! I Selton aprono alla grande la seconda edizione del Wom Fest, l'appuntamento live con la musica italiana indipendente che fino a sabato sera scalderà il cuore di Lucca all'interno della meravigliosa cornice della cinquecentesca Villa Bottini. La spumeggiante band brasiliana che si è legata all'Italia in un rapporto d'amore e passione da un bel po' di anni ormai ha inaugurato la serata d'esordio del festival toscano e allo stesso tempo ha debuttato in occasione della prima data del tour estivo la sua nuova formazione, dopo il ritiro al termine del 2017 dell'ex cantante e seconda chitarra Ricardo Fischmann. Un battesimo, dunque, anche delicato per il collettivo di Porto Alegre che è riuscito a "superare l'esame" senza ansie, grazie all'energia e alla gioia di vivere espresse sin dall'apparizione sul palco e dall'inizio delle danze. Alla prima voce dei Selton si trova adesso Ramiro Levy, il chitarrista che già agiva da seconda voce, al basso Eduardo Stein Deichtar e alla seconda chitarra, oltre che alle percussioni, il vulcanico Daniel Plentz; i tre fondatori insieme a Fischmann, che hanno assunto due angeli custodi (con vere e proprie ali piumate dai colori luminosi della cover dell'ultimo album "Manifesto tropicale) ossia Daniela Mornati alle tastiere e Raffaele Scogna alla batteria. Le new-entries si calano immediatamente all'interno del carnevale di ritmi, lingue e storie che il trio ricrea sul palco e trasmette con impeto e brio ai numerosi fans sopraggiunti facendo leva sulla forza e naturalezza della musica. Non è necessario fare appello a chissà quali sotterfugi o invenzioni per poter conquistare l'attenzione completa del pubblico e trascinarlo in una dimensione di relax e appagamento del cuore e del corpo che abbatte le resistenze lasciandosi andare a balli frenetici sotto i propri ritmi scatenati. Sono il sorriso pieno di Ramiro e le poche ma coinvolgenti parole che sceglie per introdurre i brani, la calma olimpica di Edouardo e l'estro instancabile di quel diavolo di Daniel (che durante il concerto si rende anche protagonista di un balletto molto spiritoso e canta in prima persona alcuni brani tra cui l'ultimo singolo "Sampleando Devendra", omaggio al cantautore statunitense Devendra Banhart) ad attrarre in maniera contagiosa l'interesse di chi gli sta di fronte, o ancora meglio l'affetto, e diffondere la sensazione di partecipare tutti insieme a un viaggio limpido e denso di significati, come di ricordi, meravigliosi, beati, spesso malinconici. Seppur di norma si producano in brani incalzanti, impetuosi per il folk delle percussioni latino-americane e la voce arrembante delle chitarre ("Tupi or not tupi", "Piccola sbronza, "Voglia d'infinito"), senza disdegnare certamente pregevoli ballate dalle influenze pop ("Lunedi", "Buoni propositi") e dai richiami al cantautorato italiano degli anni '80 ("Luna in riviera"), i Selton affrontano tematiche non esattamente rosee e scontate, ma in virtù della loro visione del mondo saggia e libera non annoiano mai, nè si deprimono o si ripetono. Si rendono anzi simpaticissimi interpreti di un'avventura giocosa, che trasporta i giardini magnifici di Villa Bottini sulla spiaggia di Cobacana in una ribollente nottata di piena estate. Selton & Wom Fest ci avete fatto tanto innamorare. Immagini tratte da foto dell'autore
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Aprile 2023
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