A due anni da “Come i carnevali”, dopo il disco e il lungo tour con la musica di Piero Ciampi, Bobo Rondelli torna con un nuovo lavoro discografico. Anime Storte è uscito a ottobre e presenta in copertina un disegno della nipote Sofia. Il soggetto è un uomo anziano, incurvato dagli anni, dal cui petto nasce un albero che dà il senso di una trasformazione in qualcosa di maestoso. Storto come storte sono le anime delle sue canzoni, i soggetti che sceglie nelle storie che racconta, le prospettive dalle quali guarda l’amore, sentimento che si insinua, declinato nelle sue più varie sfumature, in ogni brano così come si è insinuato in tutta la sua ormai longeva carriera. Il disco è stato preceduto dal primo singolo, Soli, che è arrivato in radio già dal 15 settembre, unito ad un video di Tommy Antonini. Dodici brani che partono dalla solitudine e dall’ipocrisia del mondo social (Soli) e che finiscono nella dolcezza di un’intensa dedica alla madre (Madre). In mezzo c’è l’amore che inizia e quello che finisce, quello rimpianto. C’è l’amore sempre cantato da Bobo Rondelli per la sua città, Livorno, che in Cartolina di Giornata si ritrova intatto fra una bellezza divina che dipinge tramonti sul profilo del mare, le facce buone viste dagli stranieri e quelle da avanzi di galera. C’è la storia amara e drammatica raccontata da Lo storto, secondo singolo estratto e cuore del disco. C’è un amore che come una droga attrae, fa male e bene allo stesso tempo, consuma e cura, un sollievo animale (Sollievo Animale) dal quale non ci si può sottrarre. C’è una cover di By This River di Bryan Eno e I Remember When I Loved Her di Rod Argent (Su questo fiume e Io ricordo quando l’amavo) riviste in italiano con arrangiamenti che le propongono con un’energia e un’anima diversa. La sofferenza, l’amore e la solitudine dei semplici, degli “storti”, un mondo concreto visto dal basso che in uno spirito musicale come quello di Rondelli trova come sempre la sua dimensione ideale. Un racconto quasi fotografico di leggerezza profonda e allo stesso tempo di seria ironia. Chi conosce Bobo, soprattutto sul palco, conosce ormai anche la sua straordinaria capacità di saltare dall’introspezione allo sguardo sociale, dalla drammaticità alla comicità nel breve tempo di due brani e la loro presentazione. Il “Famous Local Singer” è maturo, conosce bene ciò che vuole raccontare e come, e continua a farlo senza mai tradirsi o snaturarsi. La vocalità classicamente cantautorale di Rondelli si unisce in questo disco allo spirito musicale di Andrea Appino (Zen Circus) che ha curato tutti gli arrangiamenti e la produzione, portando con sé sonorità elettroniche e creando così un album tematicamente coerente, musicalmente moderno e allo stesso tempo piacevolmente vintage. Nel disco sono presenti anche le chitarre di Bocephus King e di Francesco Pellegrini (Zen Circus). Il tour è partito dalla Flog di Firenze lo scorso 4 ottobre con Fabio Marchiori, Simone Padovani, Stive Lunardi, Valerio Fantozzi e Matteo Pastorelli. Domani sera approderà proprio a Livorno, al The Cage Theatre. Le altre date del tour: 30/11 Bologna - Locomotiv 08/12 Arezzo - Karemaski Multi Art Lab 09/12 Torino - sPazio 211/ToDays Festival 21/12 Perugia – Rework 12/01 Roma – Monk 18/01 Milano – Salumeria della musica Le foto sono gentilmente fornite da Locusta Booking
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Aprile 2023
|