Domanisera (9 aprile 2016) anche Pisa conoscerà l'atmosfera magica creata dalla voce della cantautrice Levante, al secolo Claudia Lagona catanese di nascita (cresciuta a Palagonia, vicino a Caltagirone), torinese di adozione dall'età di 11 anni ed oggi tra le più briose e rassicuranti realtà del panorama musicale italiano. Al Lumière andrà in scena una nuova tappa del suo "Abbi cura di te" Tour 2016, già sold-out in diverse date lungo la penisola per un successo di pubblico e di critica meritato per la giovane artista, che nell'estate del 2013 entrò prepotentemente nella programmazione radio e nelle orecchie di moltissimi con il suo primo singolo (e tomentone) "Alfonso".
"Che vita di merdaaa!" urlava in questo brano la venticinquenne Claudia, Levante in arte come l'alba e il vento che arrivano dall'Oriente ad illuminare e rinfrescare l'Italia intera, allevata in un clima familiare di creativi nati e avvicinatasi alla chitarra e alla scrittura ad 11 anni nel periodo in cui dopo la morte del padre si trasferì in quella Torino al giorno d'oggi porto felicissimo di numerosi arrivi culturali, e principalmente musicali. Università, prima Lettere poi Psicologia, il lavoro da barista per mantenerseli gli studi e andare a vivere da sola, una serie di incontri e tentativi purtroppo mal terminati nei primi contatti col mondo discografico. Nel mezzo un trasferimento in Gran Bretagna, vedi Leeds, alla ricerca di identità e strade con cui potersi confrontare, ed il riabbraccio decisivo con l'italiano e la pulsante scuola di talenti torinesi "venuti su" proprio come lei (su tutti i cantanti e musicisti Alberto Bianco e Daniele Celona) e lanciati dall'etichetta INRI.
Con produttore il fidato amico Davide Pavanello così Levante nell'estate 2013 si affacciò sul selvaggio mosaico della musica italiana riscuotendo click su click, recensioni positive ed una condivisa ammirazione per la bellezza della persona come della sua arte attraverso l'esordio fulminante di "Alfonso", cui seguirono l'apertura dei concerti del "Sotto casa tour" di Max Gazzè e l'invito da parte di Fiorello di esibirsi all'interno della sua trasmissione su Rtl 102.5 "L'edicola". La Stairway to Heaven, l'anticamera per l'uscita del primo album nel Marzo del 2014 "Manuale Distruzione", autoscatto dello spirito combattivo (bel biglietto da visita la traccia "Duri come me") di una ragazza desiderosa di rialzarsi dopo aver sofferto intensamente d'amore ("Memo" e "Sbadiglio", i due brani a mio avviso migliori vibrano di malinconia e dolore), che traccia con ironia e mancanza di vergogna il bilancio di sè. "Manuale Distruzione" conquista fan e critica perchè è un disco di un pop tanto ben scanzonato e ritmato quanto aperto ad un'analisi sentimentale non banale.
Di lì a poco il termine Levante a livello nazionale non viene più ristretto al campo geografico oppure ricordato estemporaneamente come il nome del protagonista de "Il Ciclone" di Leonardo Pieraccioni, dal momento che la sua "nuova portavoce" ormai è apprezzata a furor di popolo sia dai club e le piazze, tra cui Piazza San Giovanni a Roma per il Concerto del 1 Maggio 2014 e 2015, sia negli ambienti accademici della critica musicale italiana che riconosce il suo talento candidando "Manuale Distruzione" tra i finalisti al Premio Tenco per il "miglior album d'esordio". Claudia Lagona si accorge di aver compiuto un grande passo, al quale ne fa seguire da Ottobre 2014 quasi senza pause numerosi altri, come il passaggio alla storica casa discografica milanese Carosello Records, con la quale realizza il suo secondo disco "Abbi cura di te", mantenendo tuttavia ben saldo il legame con la INRI per la conferma della produzione da parte di Pavanello come dei componenti della sua band. Vede la luce dunque nel Maggio del 2015 "Abbi cura di te", l'opera di una Levante che sulla copertina a mento alzato e fiero fa il verso ad Amleto, sollevando un piccolo cuore al di sopra di un cervello enorme ma sgonfio, in un'immagine che sembra dire "ascolta e dai più importanza a ciò che senti dentro, e meno a quel che ti costruisci in testa". Guarita dalle ferite del passato, a cantare una sostanziale pace interiore e consapevolezza delle cose della vita è una donna sbocciata nei lineamenti come nelle liriche. Al messaggio centrale di preoccuparsi di riservare un occhio di riguardo prima per il proprio benessere e poi per quello altrui contenuto nella title - track "Abbi cura di te", si ricollega la scoperta di poter vivere momenti di profonda tenerezza amorosa ("Finchè morte non ci separi", cantata in coppia con la madre), di acuto orgoglio ("Ciao per sempre"), e di quotidiana saggezza ("Le lacrime non macchiano", canzone finalista al Tenco tra le migliori 5 italiane del 2015 come l'album intero).
Immagini tratte da:
- Immagine 1 gentilmente concessa dall'ufficio stampa del Lumière - Cover albums da www.inritorino.com
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Aprile 2023
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