Il 15 giugno 2016 è stato il ventesimo anniversario della morte di Ella Fitzgerald l ventuno novembre 1934 davanti al palco dell'Apollo Theatre di Harlem, New York, una ragazzina di diciassette anni aspetta il suo turno per salire sul palco. E' una delle serate dedicate agli artisti amatoriali e lei deve esibirsi ballando. Il panico ha il sopravvento e la ragazzina rinuncia ma decide invece di cantare. Vince il primo premio e forse nessuno avrebbe creduto che quel cambio di programma sarebbe stato solo l'inizio della carriera di una delle più grandi cantanti del 1900. Chick Webb si era dimostrato riluttante a prenderla nella sua orchestra, una ragazza che definì “goffa e incolta. Un diamante grezzo”, una ragazza dall'infanzia difficile, rimasta orfana a quindici anni, entrata e uscita da un orfanotrofio. Il destino vuole che quella ragazza fosse Ella Fitzgerald e che fosse pronta a smentire tutti i dubbi. Non solo entrò nell'orchestra di Webb, incidendo più di cento brani fra il 1935 e il 1940, ma alla sua morte ne prese la direzione e l'orchestra cambiò il nome in “Ella and her famous Orchestra”. Il talento e la qualità della sua voce si dimostrano subito innegabili.
In quegli anni c'è una novità che invade il mondo del Jazz, una rivoluzione in termini improvvisativi, armonici e formali che si espande presto fra le nuove generazioni. Ella non può che farne parte prestando la sua voce alla band di Dizzy Gillespie, trombettista che quella rivoluzione aveva fortemente contribuito ad iniziarla: è l'avvento del bebob e inevitabilmente l’avvento di un nuovo elemento dello stile vocale di Ella che nella band di Gillespie sperimenta e lo fa proprio: lo scat, elemento che diventerà inscindibile dalla sua figura in quanto ne è diventata negli anni la più grande esponente. La voce è uno strumento fra i più misteriosi, i più intimi e fisici e lei lo suona senza parole, in improvvisazioni vocali che dialogano alla pari con gli altri strumenti, lunghe e complesse ma sempre coerenti e godibili, rimaste sicuramente inimitabili. A metà degli anni Cinquanta nasce la Verve Rercord per mano di Granz, che le fa registrare uno degli album che daranno l’ennesima svolta, Ella Fitzgerald Sings Cole Porter Songbook, il primo di otto songbook che registrerà fra il 1956 e il 1964 che andranno a rappresentare i brani dei più grandi compositori americani. Granz le garantì l’accesso ai vertici della storia del Jazz. Marilyn Monroe promise al proprietario del Mocambo che avrebbe preso un tavolo tutte le sere davanti a lei se l’avesse invitata a cantare in quello che era uno dei più famosi club per soli bianchi di Los Angeles. L’amicizia che la legherà all’attrice rimarrà tale per tutta la sua vita. La stampa impazzita e il grande successo le permisero di scavalcare pregiudizi razziali e di non dover più cantare solo in piccoli club. Numerosissimi i tour in giro per il mondo dai quali sono stati tratti album live, alcuni dei quali hanno fatto la storia della musica americana e non solo. Basti pensare a Ella in Berlin che contiene quel piccolo “incidente” su Make the Knife nel quale si dimenticò il testo e cominciò ad improvvisare, “incidente” per il quale ha vinto il Grammy. Nello stesso live il solo scat su How High is the Moon contenente la citazione di Ornitology di Charlie Parker, costruita appunto su quel giro di accordi, considerato uno dei suoi migliori soli di sempre.
Furono gli anni ottanta quelli nei quali la malattia le impose un rallentamento fino al 1993 quando le furono amputate le gambe sotto il ginocchio. Gli ultimi mesi della sua vita li trascorse nella sua casa di Beverly Hills. Morì il 15 giugno 1996.
Una voce straordinaria, un’estensione tre ottave, la sicurezza e il talento nell’improvvisazione, il fraseggio impeccabile. Tredici Grammy e più di quaranta milioni di dischi venduti. “Non è da dove vieni bensì è dove stai andando ciò che conta”, dicono che abbia detto una volta, e certo è stato vero per quella ragazzina dall’infanzia disastrosa che non riuscì a ballare nel 1934, che riservata e timida è diventata una delle voci che hanno segnato la musica del Novecento. Immagini tratte da: Img 01: https://kidskonnect.com/people/ella-fitzgerald/ Img 02: http://udiscover.tumblr.com/post/24614113054/ten-things-you-need-to-know-about-ella-fitzgerald Img 03: http://www.allmusic.com/album/mack-the-knife-ella-in-berlin-mw0000649510 Img 04: http://misadventuresmag.com/trail-mix-two-are-better-than-one-part-two/louis-armstrong-e-ella-fitzgerald/
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