di Enrico Esposito Cronaca dell'esclusivo concerto di Edoardo Bennato con l'Orchestra Regionale della Toscana al Musart Festival di Firenze di lunedì 19 luglio. Appena ieri. Edoardo Bennato ieri ne fa 75. Tanti, pienissimi, per uno spirito che non smette di combattere. Nonostante la veneranda età, Bennato è il ragazzaccio di sempre. Lo ha dimostrato in scioltezza durante il lungo concerto tenuto al Musart Festival lunedì scorso accompagnato dal chitarrista Giuseppe Scarpato, dal soprano Maria Chiara Chizzoni e dall'Orchestra Regionale della Toscana (ORT). Per oltre due ore il cantautore napoletano ha catturato con vigore l'attenzione dell'intera piazza ripercorrendo tutti i successi della sua carriera ancora in evoluzione. L'eccellenza dell'ORT gli ha riservato un'introduzione affascinante liberando il multiforme armamentario che ha contraddistinto la sua penna. Le geniali riscritture di "Pinocchio" e "Peter Pan" sono comparse fin dall'inizio assumendo una veste sinfonica della quale erano già pervase per molti versi. Ballate indimenticabili come "L'isola che non c'è" hanno brillato come stelle nella notte fiorentina, esaltando il pubblico entusiasta nel rivivere emozioni ben sedimentate nella storia della musica italiana. Il tocco di chitarra non cambia, l'armonica e il kazoo sembrano cristalizzate, la voce foriera di passione e grinta. Sono le componenti racchiuse intorno allo spirito puro di un amante del rock che in Italia per primo ha tradotto il punk e riempito gli stadio. E ai suoi amati rockers il Peter Pan della canzone italiana parla ancora, invitandoli a rispondere ad alcuni interrogativi che ancora lo affascinano fin da quando era bambino. Domande, misteri legati alla novella di Collodi nato a pochi passi da Piazza Santissima Annunziata, che poi si riproducono nei dubbi sul comportamento umano che si incontrano nel corso degli anni. Per questa ragione Edoardo Bennato riserva una dedica speciale ad Enzo Tortora e alla sua storia tragica e non pone veti alla sua sincerità e alla curiosità. La curiosità è la virtù maiuscola che rende un artista immortale e gli trasmette quell'energia in grado di renderlo non solo protagonista ma gladiatore. Bennato così scende e sale sul palco del Musart, prima con l'orchestra, in duo con Parlato, ma anche completamente da solo, in un one-man show che abbatte anche le resistenze dei timidi e libera un abbraccio finale calorosissimo.
Immagini tratte da bit.concerti.it LB Luca Brunetti Photography
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Aprile 2023
|