"Migliaia di frammenti di luce" è il primo album dell'artista reggino Davide Bolignano in arte Luframilia, pubblicato lo scorso 20 novembre per The Boring Label. di Enrico Esposito ""Migliaia di Frammenti di Luce" è un disco di ben quattordici brani frutto del lavoro realizzato negli anni dal cantautore Luframilia, al secolo Davide Bolignano. Un volume di debutto per l'artista reggino che è stato anticipato dall'uscita di quattro singoli nel 2019. A partire dalla sua lunghezza si può provare la sensazione di trovarsi di fronte ad un'opera piuttosto distaccata dalle mode attuali: al giorno d'oggi infatti i length albums normalmente sfiorano le dieci tracce. Ma cominciando ad ascoltare la tracklist di "Migliaia di frammenti di luce" ci si rende presto conto che in base alle proprie intenzioni Luframilia non avrebbe potuto fare diversamente. "Migliaia di frammenti di luce" coincide con un lungo viaggio interiore ed esteriore allo stesso tempo. Tra anima e corpo, tenebra e alba, isolamento e coesione, il suo autore definisce tra le righe dei brani linee di pensieri contrastanti come nell'efficace singolo di lancio, che ben esprimeva attraverso l'immagine dell'eremita postmoderno la difficoltà di conciliare le volontà e le azioni. "Distruggi solo il vuoto" canta il ritornello, mentre in "Resisto e non combatto" al di sopra dei contrasti il lascito più importante è l'affermazione di libertà: per Luframilia questo è il messaggio principale da condividere. La vera rivoluzione consiste in una libertà indagata e raggiunta aprendosi al contatto diretto col mondo, mano nella mano per affrontare gli schiaffi della vita e le manovre del potere. Nella ballata "Viaggio nel tempo" il cantautore osserva l'imprevedibilità dell'esistenza ma ricorda che non sono perse le speranze di poter cambiare le cose purché "apri la finestra e inizi a vivere". Spesso la disillusione si impossessa delle persone colpendo duro anche con il rischio di danni permanenti, ma può bastare davvero poco a ritrovare spiragli di luce alla base del buio più pesto. "Migliaia di frammenti di luce" si sofferma con la giusta essenzialità su un'immagine assorta, magica e realistica allo stesso tempo: i frammenti di luce brillano ad occhio nudo e si riflettono dentro la carne e il sangue, attenuando le amarezze a favore di una rigenerazione in cui credere.
In un mondo in crisi dominato dalla tecnologia nell'uso stesso del linguaggio, tuttavia le coscienze rimangono indistruttibili ("Amori telecinetici") sebbene la società continui imperterrita nell’obiettivo di forgiare schiavi in serie, adoperando la forza. “Roac”, "Gravitazionale", "Non pulite questo sangue" scaricano la rabbia e la denuncia in pieno stile punk rock richiamando moltissimo lo stile arrembante dei Green Day di "American Idiot", in una variazione di ritmi direttamente proporzionale al susseguirsi di pensieri scorsi da Luframilia. Di certo per poter gustare appieno questo album occorre necessariamente calarsi nella notte della propria stanza in un raccoglimento esclusivo, singolo ma anche comune, a patto che tutto ciò avvenga in un lungo confronto di idee e sentimenti, spontaneamente.
Immagini gentilmente fornite da ufficio stampa
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Marzo 2023
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