di Enrico Esposito
Non ci poteva essere location migliore. È la Scuola di Musica Bonamici di Pisa il luogo scelto per incontrarmi con la Presidente dell'Orchestra Arché, la violinista Luisa Di Menna, che in questa scuola insegna da ormai diversi anni. Sediamo in una camera accogliente, che esibisce un pianoforte nero alla sua sinistra e un palchetto sullo sfondo. In rapida serie con la Presidente ripercorriamo la ricca storia di Arché, una delle realtà musicali più interessanti e camaleontiche del panorama culturale della città di Pisa. Una città amata da Luisa, frusinate di origine, e da lei considerata casa sua dopo esservisi trasferita ai tempi dell’Università. E proprio a quel momento risalgono le origini di questa formazione strumentale, che col passare degli anni è cresciuta in maniera incoraggiante, trasformandosi dapprima in associazione e successivamente in cooperativa, sostenuta da una passione incessante per la musica e dal suo particolare rapporto con il pubblico. Luisa, il Maestro Francesco Pasqualetti e gli altri fondatori dell'Arché hanno compiuto “i primi passi” sulla scena cittadina costituendo nel 2002 l'Orchestra Giovanile Universitaria di Pisa (OGU), una novità assoluta per la città, che aveva consentito di creare una serie di appuntamenti e occasioni di fruizione ed esecuzione di musica classica per i giovani, cosa che fino ad allora era mancata. Sono poi sopraggiunti i perfezionamenti e le esperienze lavorative altrove, in Italia e soprattutto all'estero (Svizzera, Inghilterra, ecc..) in importanti enti, che hanno rafforzato nei musicisti la volontà di creare a Pisa, sul modello delle più importanti città europee e non, una realtà di più ampio respiro e di elevato livello professionale, che portasse le competenze acquisite al servizio di una città che ancora poco aveva sperimentato nell'ambito della musica classica. I mezzi dovevano essere quelli di un linguaggio espressivo e un approccio al genere musicale intrapreso che mettessero in mostra contemporaneamente una ricerca approfondita del campo e un’apertura entusiastica anche ad altri universi (dalle colonne sonore cinematografiche, alla letteratura, ai fumetti, ai videogiochi). Con gli attuali componenti, che variano dal duo fino ai settanta elementi, l'Orchestra Archè vanta a propria disposizione membri in pianta stabile e collaboratori che abitualmente lavorano presso i più importanti enti musicali italiani, accomunati da uno spiccato eclettismo e dalla volontà di valorizzare appieno, anche in ambiti non convenzionali, le prospettive affascinanti rese possibili dalla musica classica. Come è possibile leggere dalla biografia presente sul sito ufficiale www.orchestraarche.com, l’ideatore del progetto fu in primis il Maestro Francesco Pasqualetti, che al termine del 2011 costituì dunque la nuova compagine. Il debutto ufficiale dell’Orchestra, battezzata Arché dalla parola in greco antico che indica “la genesi” ”l’origine”, avvenne in occasione del tradizionale Concerto di Capodanno al Teatro Verdi di Pisa il 1 gennaio del 2012. Fu un esordio di successo e apprezzamenti per l’Arché, che cominciò ben presto ad ampliare e perfezionare la sua struttura e a vedersi commissionare l'esecuzione di diverse opere liriche. Nella stagione 2012/13 del Verdi furono sei le opere eseguite dall’Orchestra, con titoli “storici” quali “Otello”, “Nabucco”, “Nozze di Figaro”, “Mozart-Salieri e Zanetto”, e in prima esecuzione mondiale “Falcone e Borsellino” di Antonio Fortunato, che fu dunque proiettata anche in una dimensione contemporanea, nei temi trattati come nelle sue espressioni formali. Una duttilità nella costituzione stessa dei suoi ensemble (l’Orchestra si esibisce infatti al completo o in gruppi ridotti in base alla tipologia degli eventi cui prende parte) e parallelamente nella concezione stessa della musica classica che ha permesso al progetto pisano di emergere su territorio nazionale ed europeo, riscuotendo un consenso di pubblico e critica importante. Il quinquennio 2013-2018 “testimonia” lo sviluppo di una fitta rete di collaborazioni con il Teatro Verdi, sul cui palcoscenico i musicisti dell’Archè hanno portato in scena “Les Contes d’Hoffmann” di Jacques Offenbach (replicata anche presso i Teatri del Giglio di Lucca, Goldoni di Livorno e Coccia di Novara), “Il Ghetto-Varsavia 1943” di Giancarlo Colombini in prima esecuzione mondiale e “L’Andrea Chénier” di Umberto Giordano durante la stagione 2013-2014; un ciclo di Opere sul tema del “Don Giovanni” all’interno del Festival “Una gigantesca follia” per la stagione 2015-2016 e la trasposizione musicale dei due racconti di Edgar Allan Poe “Il cuore rivelatore” e “L’Angelo del Bizzarro” (andata in scena con successo anche all’Armel Festival di Budapest). Nel 2016-2017 è stata poi la volta di un Trittico particolare (Gianni Schicchi, Suor Angelica e Sancta Susanna di Puccini-Hindemith) e de “Il piccolo spazzacamino” di Benjamin Britten nell’ambito del Festival “Demoni e Angeli”, che il Teatro ha realizzato con la partnership dell’Orchestra, mentre nel marzo scorso, sotto la direzione del Maestro Pasqualetti, è stata eseguita “L’Italiana in Algeri” di Gioacchino Rossini (successivamente rappresentata con grande successo anche al Teatro Sociale di Rovigo). A tutti questi titoli di opera si sono negli anni alternate anche numerose esibizioni in programmi sinfonici, che hanno visto collaborazioni con importanti direttori italiani e esteri, tra cui N. Piovani, Wyn Davies e Michael Guettler e partecipazioni, anche con formazioni cameristiche, in Festival nazionali e internazionali, quali Lucca Classica, Festival Cusiano di Musica Antica, Serchio delle muse, Dante Festival, ecc... La compagine si è inoltre aperta a esperienze didattiche, realizzando per tre anni consecutivi un campus estivo di orchestra per ragazzi in collaborzione con la Scuola di Musica Bonamici e gestionali, attraverso il percorso di rinascita del Cinema Teatro Nuovo di Pisa assieme alle più importanti realtà culturali della città. Luisa Di Menna, come del resto gli altri musicisti dell’Orchestra Arché, credono infatti fermamente nell'importanza della formazione musicale dei giovani come percorso di crescita individuale e sociale e svolgono con passione e dedizione anche il lavoro di insegnanti all’interno di Conservatori, Licei Musicali e Scuole di musica. In quest'ottica quest’anno hanno condotto una serie di Lezioni-concerto per gli studenti del Liceo Musicale Giosuè Carducci di Pisa. Dalle parole della Presidente Luisa Di Menna abbiamo modo quindi di comprendere la professionalità e la passione che hanno permesso di accrescere in questi anni la valenza di un progetto, che ha da una parte il merito di custodire la tradizione e la storia secolare della musica classica e dall’altra di poterne esaltare le immense potenzialità all’interno degli attuali linguaggi di cultura e intrattenimento così da richiamare anche l’attenzione dei giovani. Per questa ragione si mette da parte presto un sentimento di stupore quando, accanto alle collaborazioni con personalità di spicco della scena classica e barocca, tra cui il pianista Maurizio Baglini, il Premio Oscar Nicola Piovani o importanti esponenti della prassi filologica quali Carlo Ipata e Ottaviano Tenerani, si legge che l’Orchestra si è resa protagonista anche di performances al Lucca Comix o della trasposizione musicale di racconti di Edgar Allan Poe. Proprio questa duttilità le ha consentito il riconoscimento del Premio Boris Christoff nel 2016, come migliore realtà emergente. Passato e presente, l’importanza dello studio degli strumenti e della didattica, il gusto per lo spettacolo, la fusione e il divertimento di qualità sono dunque la ricetta vincente dell'Orchestra Arché. Immagini gentilmente offerte da Luisa Di Menna che ringraziamo moltissimo per la grande disponibilità e gentilezza
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Marzo 2023
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