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18/12/2018

Affrontare e superare le paure: gli aghi

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di Enrica Manni
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La belenofobia, o fobia degli aghi è piuttosto frequente e colpisce il 10% circa della popolazione mondiale

Più che di paura per alcuni si tratta di una vera e propria fobia. Quale è la differenza fra paura e fobia? La fobia è un’esperienza di ansia e paura irrazionale correlata all’esposizione ad aghi, butterfly, siringhe e qualsiasi procedura che ne richieda l’utilizzo. Può essere anche una possibile causa di risposta vasovagale, che consiste nell’instaurarsi di bradicardia e ipotensione arteriosa, manifestandosi con vertigini, shock, sincope, convulsioni tonico-cloniche, aumento della sensazione dolorosa, eccessiva sudorazione e nausea. Le persone fobiche evitano, seppur necessari per la loro salute, interventi terapeutici quali vaccinazioni, esami ematici, anestesie locali, ecc… Si tratta di un problema che affligge il 10% circa della popolazione con un’incidenza maggiore nel sesso femminile, nei giovani, nelle persone che soffrono di malattie croniche e con un’istruzione scolastica di grado inferiore. Da cosa dipende? Secondo alcuni non va sottovalutato il fattore ereditarietà: l’80% delle persone che soffrono di questa fobia, avrebbero un parente stretto con lo stesso problema. Secondo altri non bisogna dimenticare il fattore esperienziale, specie se caratterizzato da episodi particolarmente dolorosi e/o vissuti durante l’infanzia. Ecco quindi 10 consigli per non farsi sconfiggere dalla paura!
  • ​Accertarsi che la stanza in cui bisognerà sottoporsi alla procedura sia adeguata: tranquilla, ben arieggiata, con una poltrona dove potersi sdraiare per prevenire una eventuale reazione vasovagale o dove fermarsi qualche minuto dopo il termine per potersi riprendere.
  • Impegnarsi per modificare l'approccio mentale. Il modo migliore per iniziare a gestire una fobia consiste spesso nel cambiare il modo in cui si pensa all'oggetto della paura. Invece di convincersi che gli aghi siano la cosa peggiore al mondo bisognerebbe cercare di riformulare tali pensieri, ad esempio ripetendosi che la puntura causa solo un leggero fastidio, ma è utile per la salute
  • Parlare del problema con l'infermiere o con il medico. Non trattenere le proprie emozioni, ma esprimerle alla persona che sta per effettuare il prelievo di sangue o l'iniezione; in questo modo, può comprendere i motivi per cui si ha necessità di distrarsi e può cercare di ottimizzare il confort. Bisogna inoltre informare lo staff medico se si desidera qualcosa in particolare, ad esempio se si preferisce guardare altrove o, al contrario, conoscere alla perfezione, punto dopo punto, la procedura che verrà eseguita.
  • Chiedere che venga adoperato, se possibile, un ago di calibro inferiore.
  • Per la riduzione della sensazione fastidiosa di bocca asciutta provocata dallo stress è efficace masticare una gomma o stringere la punta della lingua stimolando la produzione di saliva. Per di più, sorseggiare acqua o saliva servirebbe a interrompere l’intensificazione dell’ansia.
  • Un’altra tecnica che ha lo scopo di spostare l’attenzione dalla procedura è la visualizzazione geografica: bisogna immaginare un luogo reale o meno che susciti una sensazione di calma, tranquillità e di posto sicuro. È di fondamentale importanza anche il coinvolgimento di altri aspetti sensoriali, come quello olfattivo e cinestetico.
  • Instaurare con l’infermiere o con il medico una conversazione rilassata su argomenti come scuola, lavoro, tempo libero, etc.. Questo permette la creazione di un rapporto positivo e di fiducia fra infermieri/medici e assistito.
  • Potrebbe essere fondamentale anche distrarsi ascoltando, ad esempio, della musica, giocando con il cellulare o leggendo un libro per non dover pensare in continuazione a ciò che sta per succedere
  • Respirare profondamente e lentamente: questo permetterà di far tornare il respiro e il battito cardiaco nel range della normalità dal momento che in particolari condizioni di ansia o stress si tende a diventare tachipnoici (più di 16 atti respiratori al minuto)
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Respirare lentamente e profondamente mentre si ascolta buona musica potrebbe aiutare a vincere la paura)

  • Farsi accompagnare da un amico/a che possa esser di compagnia durante la procedura.
Fonti:
http://www.fnopi.it/ecm/rivista-linfermiere/rivista-linfermiere-page-21-articolo-250.htm

Immagini tratte da:
https://www.nurse24.it/infermiere/dalla-redazione/che-cose-la-belonefobia.html
http://www.lcdentalcare.com/sedation-dentistry/

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