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18/5/2016

Alla conquista di Marte

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​di Stefano Pipi
Sono passati quarant'anni da quando, nel 1976, le sonde Viking 1 e Viking 2 ha inviato sulla Terra le prime immagini a colori della superficie di Marte; e quasi vent'anni da quando, nel 1997, il rover Pathfinder ha esplorato per la prima volta la superficie del pianeta rosso. Da allora, Marte è diventato la nuova frontiera dell'esplorazione spaziale. Non solo perché si tratta del pianeta esplorabile a noi più vicino (Venere, che si trova in un'orbita più interna, ha temperature proibitive a causa della sua vicinanza al Sole); ma soprattutto perché è sulla sua superificie che potrebbero trovarsi le tracce dell'esistenza di vita extraterrestre. Nel 2008 il Phoenix Mars Lander della NASA ha infatti rilevato la presenza di acqua ghiacciata; e lo scorso dicembre è stata annunciata la presenza di tracce di sali idrati, segno che in passato su Marte scorrevano probabilmente ruscelli di acqua salata. È probabile che milioni e milioni di anni fa la vita avrebbe potuto non essere stata una prerogativa esclusiva del nostro pianeta.
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Immagini di Marte ripresa dal telescopio spaziale Hubble
Non stupisce quindi che la maggior parte dei progetti di esplorazione spaziale dei prossimi anni siano indirizzati verso l'esplorazione del pianeta rosso. Il progetto ExoMars, finanziato dall'ESA (l'agenzia spaziale europea) e dalla Roskomos (l'ente spaziale russo), è uno dei più ambiziosi. L'Italia ha avuto un ruolo di primissimo piano nella realizzazione del progetto: oltre che esserne il primo finanziatore è anche il principale fornitore degli strumenti e della tecnologia utilizzata. Un'ottima notizia, in tempi in cui la ricerca scientifica viene considerata il fanalino di coda del nostro Paese.
Lanciata a marzo di quest'anno, l'arrivo a destinazione della sonda ExoMars è previsto per ottobre. L'obiettivo è di studiare da vicino l'atmosfera di Marte alla ricerca di gas (come il metano) che potrebbe aver a che fare con la presenza di vita sul pianeta, e di monitorarne le condizioni climatiche. La missione entrerà nel vivo nel 2018, quando verrà inviato sul pianeta rosso un rover, con il compito di andare alla ricerca di tracce organiche nel sottosuolo. La speranza è quella di riuscire a trovare, finalmente, le tracce di forme di vita elementari (batteri, virus, microbi) che avrebbero potuto essersi sviluppate su Marte quando l'atmosfera permetteva ancora la presenza di acqua liquida sul pianeta. ​
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La prima fotografia della superficie marziana scattata dal rover pathfinder nel 1997
ExoMars è solo la prima tappa del programma di esplorazione di Marte messo a punto dell'ESA. Tra il 2020 e il 2022 è infatti prevista la missione Mars Sample Return: le sonde inviate sulla superficie del pianeta verranno riportate (per la prima volta nella storia) sulla Terra con campioni di suolo e atmosfera da poter studiare in laboratorio. E nel 2030, con il progetto Aurora, è prevista la prima missione umana sul pianeta rosso: un evento storico, che segnerà una nuova era nell'esplorazione del sistema solare.
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grafica della NASA che riassume le tappe dell'esplorazione di Marte
Se le missioni ExoMars rappresenteranno una tappa importantissima per la conoscenza di Marte e per la ricerca di vita extraterrestre, c'è chi ha pensato di realizzare qualcosa di ben più fantascientifico e (onestamente) bizzarro. Mars One, un'organizzazione privata no profit, ha avviato un programma che ha lo scopo di stabilire una colonia umana permanente sul pianeta rosso. La tabella di marcia prevede l'invio del primo gruppo di quattro volontari nel 2026. Sul sito dell'associazione è possibile candidarsi per entrare a far parte dell'equipaggio, e sostenere il progetto attraverso donazioni. La comunità scientifica ha già bollato il progetto come irrealizzabile, eppure Mars One non sembra volersi tirare indietro.
Una cosa è certa: il futuro dell'esplorazione umana dell'universo passa attraverso Marte. E, con un po' di fortuna, forse scopriremo di non essere stati soli nell'universo.
Immagini tratte da:
Veduta di Marte da pathfinder:
 Wikipedia Inglese, Public domain, voce "Mars pathfinder"

Marte visto dal telescopio Hubble: http://www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_85.html
Tappe dell'esplorazione di Marte: http://www.nasa.gov/content/nasas-journey-to-mars

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