La terra Australis La Terra Australis era un continente ipotetico che si doveva trovare nell'emisfero australe come indicato in alcune mappe cartografiche tra il XV ed il XVIII secolo. Aristotele ed in seguito Tolomeo ipotizzarono che per equilibrare il peso del continente euro-asiatico dell'emisfero settentrionale doveva esistere un altro continente per equilibrare tale peso. Le mappe di Tolomeo furono usate nel Rinascimento in cartografia ed il continente fu riportato sulle mappe europee. Dopo che i viaggi di esplorazione si resero più frequenti, l'estensione nelle cartine dell'ipotetico continente veniva ridotta ma veniva comunque raffigurata, talvolta con dimensioni enormi, in particolare nell'Oceano Pacifico. La Terra Australis è stata la destinazione di numerose opere di fantasia del genere del viaggio immaginario, spesso a sfondo utopico o satirico, fino al Settecento. Uno manoscritto cartografico realizzato dal matematico francese Oronce Fine (Oronzio Fineo), di rilevante interesse, risalente al 1531 è stato al centro di numerosi studi perchè per la prima volta il continente Antartico veniva collocato nella giusta posizione e diviso dagli altri continenti nei "posti giusti", come lo stretto di Magellano con l'America del Sud. Quel grande continente che nella carta di Finaeus occupava gran parte dell’emisfero sud era denominato “Terra Australis recenter inventa sed nondum plene cognita” ovvero Terra Australe di recente scoperta ma non completamente conosciuta. Fineus in realtà tracciò questa mappa in modo approssimativo unendo le poche informazioni che sino ad allora si avevano delle terre nel continente australe, unendo in alcuni casi lembi di terra che dalle esplorazioni sembravano appartenere a luoghi diversi. Dobbiamo arrivare al 1642 perchè Abel Tasman svelasse che l'Australia, in realtà, non era parte di tale ipotetico continente australe ma una grande isola. Si dovrà arrivare al Gennaio 1820 quando Fabian Gottlieb Thaddeus von Bellingshausen militare russo alle dipendenze dello Zar Alessandro I, esplorando le terre nel Sud avvistò le coste dell'Antartide arrivando fino a 20 miglia dalle stesse, nei giorni seguenti per l''insorgere di una tempesta dovette abbandonare l'idea dell'attracco. Il primo avvistamento del continente è ancora contesa con il capitano Edward Bransfield della Royal Navy ed il cacciatore di foche statunitense Nathaniel Palmer. Ad oggi l'Antartide non avendo mai avuto una popolazione natia è contesa tra vari nazioni, ognuna, presente con varie stazioni di ricerca di carattere stabile, rivendica la propria sovranità su queste terre, ricche di materie prime che vanno dal petrolio alla non trascurabile riserva di acqua dolce rappresentata dai suoi ghiacciai. I paesi che rivendicano tale continente sono: Regno Unito, Norvegia, Cile, Brasile, Australia, Francia , Nuova Zelanda, Argentina, Spagna, Perù, Sudafrica. Tali rivendicazioni sono state congelate dal Trattato Antartico per non darvi seguito, mentre altre nazioni come Stati Uniti, Russia ed Italia hanno avanzato rivendicazioni in sospeso finchè tale trattato risulterà in vigore.
Nonostante questa corsa alla sua scoperta, ancora oggi vi sono zone interne dell'Antartide che rimangono non note, per un' ulteriore spinta alla curiosità umana. Immagini tratte da: - Immagine 1 da http://www.atacama.it/antartide_map3.jpg - Immagine 2 da http://www.diegocuoghi.com/Piri_Reis/Finaeus.jpg - Immagine 3 da Di CIA - CIA World Factbook PDF, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3345384
2 Commenti
Luigi Amoresano
7/7/2016 01:52:46
Sempre articoli interessanti e ben scritti. Dal momento che conosco bene la materia dato che è oggetto del mio master qui in Australia, vorrei solo fare una piccola osservazione ed aggiungere che ufficialmente gli unici Stati che hanno reclamato parte del territorio Antartico sono 7 : Australia, Francia, UK, Norvegia, Nuova Zelanda, Cile e Argentina, mentre Russia e US si sono riservati la possibilità di reclamare in futuro una parte di territorio. Inoltre se siete interessati mi piacerebbe scrivere un artico di approfondimento su questo o altri temi relativamente al diritto del mare.Grazie.
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Giovanni Lacava
10/7/2016 10:32:53
Caro Luigi, scusaci per il ritardo nella risposta. Grazie ancora per l'interessamento e per la tua richiesta direi che va benissimo, se ti va di approfondire l'argomento sei ben accetto, scrivi pure alla mail che trovi nella sezione Contatti del sito e ti si daranno indicazioni sulle modalità di stesura dell'articolo. Saluti.
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