dello Psicologo Leandro Gentili Dallo scorso anno in Toscana è attivo un servizio di psicologia che opera in collaborazione con alcuni medici di medicina generale per cercare di avvicinare l’assistenza psicologica alla popolazione. Ci siamo fatti raccontare come, in occasione del primo lockdown, quattro psicologhe abbiano unito le loro competenze e le loro esperienze. Proprio durante questo periodo emergenziale, abbiamo fortificato il nostro gruppo realizzando un progetto-pilota che possa unire gli intenti dell'emergenza Covid-19 a quelli dell'affiancamento dello psicologo al medico di medicina generale. Dallo scorso anno state portando avanti un progetto comune, dal titolo “Lo psicologo nelle Cure Primarie in emergenza da COVID19”, che rappresenta una sfida che va ben oltre la semplice consulenza psicologica, in che cosa consiste? Si tratta di un progetto nato per incontrare e raccogliere i bisogni delle persone in questo periodo emergenziale proprio perché è necessario un supporto alla salute in generale: in quanto professione sanitaria lo Psicologo nelle Cure Primarie può essere chiamato a rispondere e a sostenere la cittadinanza nei casi di grave emergenza, laddove è necessario attivarsi per raccogliere emozioni, elaborare i vissuti di lutto, ricostruire la propria vita su un nuovo equilibrio. Questo momento storico ci sta mettendo di fronte ad una forma di stress molto difficile da gestire, e proprio per questo in riferimento al concetto di salute dell’OMS (2011) come capacità di adattamento e di autogestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive, il nostro obiettivo è quello di sostenere il cambiamento e l’adattamento ai nuovi scenari psicosociali emergenti. Offrire uno spazio di ascolto permette di individuare precocemente le situazioni di disagio psicologico: è un servizio di consulenza e sostegno rivolto ad adulti, anziani, adolescenti e bambini. A proposito dell'accoglienza e dell'ascolto, lo psicologo Carl Rogers diceva che "quando si viene ascoltati ed intesi, situazioni confuse che sembravano irrimediabili, si trasformano in ruscelli che scorrono relativamente limpidi". Riteniamo che da questo si debba partire, perché l'obiettivo è quello di avvicinare la psicologia a più persone possibili. In che modo è possibile ripensare la psicologia perché più persone possano beneficiare di questo servizio? L'obiettivo della psicologia nelle cure primarie è quello di garantire benessere psicologico di qualità nella medicina di base, sul territorio, vicino alla realtà di vita dei pazienti alle loro famiglie e alle loro comunità. Il compito dello Psicologo nelle Cure Primarie è quindi quello di fornire un primo livello di servizi di cure psicologiche, di qualità, accessibile, efficace, ed integrato con gli altri servizi sanitari, caratterizzato dunque anche da costi contenuti e contraddistinto da una rapida presa in carico del paziente. Il medico di famiglia può avvalersi del contributo dello psicologo? Il contatto diretto tra Psicologo e Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta permette di prevenire e curare la malattia con un approccio globale alla persona. In questo senso è importante strutturare un contesto dove l’assistito può esprimere il bisogno in termini di salute psicofisica, inteso come un servizio di ascolto e sostegno psicologico previsto per tutti, equo ed accessibile. Il nostro sogno, reso poi concretamente nel progetto che stiamo portando avanti con un gruppo di medici della provincia di Pisa, è che lo psicologo sia presente, accessibile, alla portata di tutti e soprattutto un punto di riferimento per i cittadini, di quel territorio, di quella comunità, come lo è da sempre il medico di medicina generale, in collaborazione con lui. Può essere questo il periodo storico più adatto per sviluppare una sensibilità maggiore verso il disagio psicologico? Lo è a maggior ragione, perché tutti stiamo vivendo un evento drammatico e come lo affrontiamo fa la differenza. Vogliamo far capire che la psicologia non vuole apporre etichette di malattia, ma anzi vuole essere uno spazio di parola, di confronto, di ricerca di risorse e sviluppo di resilienza. C’è bisogno di dare un significato, un senso a tutto questo, di riattivare la progettualità, ripensare al futuro con speranza, e questo non significa che ci sia bisogno di un lungo percorso psicologico. Il disagio può essere reattivo alla situazione, passeggero e non c’è niente di male ad affrontarlo con qualcuno di competenza prima che diventi dolore, prima che l’ansia diventi angoscia, prima che la tristezza possa sfociare in altro. Tutto ciò non è ineluttabile o da sopportare da soli, o in silenzio per forza, come la cultura ci insegna, ma è importante parlarne: il supporto sociale e il confronto sono fondamentali. In Italia la figura dello psicologo di base non esiste ancora, sebbene siano stati fatti dei passi avanti per la sua istituzione. Che cosa vi augurate per l’immediato futuro? La psicologia deve essere trattata sullo stesso piano della medicina, proprio perché la salute non è assenza di malattia ma benessere fisico, psichico e sociale. Siamo organismi, sistemi connessi in relazioni, in contesti. Dobbiamo tenere a mente che ci si può “ammalare” anche di relazioni, così come le stesse ci possono guarire. Questo cambiamento culturale, noi nel nostro piccolo lo abbiamo iniziato in maniera sperimentale. Il nostro intento è diffondere una cultura psicologica nelle cure primarie, dove si intende la prima forma di assistenza, la prevenzione di un disagio o di una psicopatologia, di una cronicità e significa quindi arrivare prima, esserci per dare spazio e parola al dolore. Come pensiero rivolto al futuro ci immaginiamo che sia importante dialogare con le istituzioni, la politica, affinché possa essere istituita questa figura a livello territoriale come già avviene in altre realtà europee. Sicuramente serve un cambio culturale e di prospettiva; noi siamo fiduciose che questo avvenga e il nostro progetto ne è una prova. Immagini tratte da: - Immagine 1 da freepik.com - Immagine 2 da rawpixel.com -Immagine 3 da freepik.com -Immagine 4 gentilmente concessa dalle proprietarie
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Ottobre 2022
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