“La natura è spesso nascosta”, scriveva Bacone. In giro per il mondo, nei più reconditi anfratti, può fare capolino una nuova specie animale pronta a farsi scoprire dai ricercatori. Alcune sono bizzarre nell’aspetto, altre nel comportamento o nel modo di adattarsi all’ambiente circostante. Sono tantissime e tutte da scoprire. Ecco per voi una cernita dei sei animali più curiosi del mondo.
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-Gerenuk: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/58/39/7d/58397d272123055a7a6fd908abf822f1.jpg -Granchio yeti: http://it.worldwebnews.net/wp-content/uploads/sites/5/2015/06/granchio-yeti.jpg -Talpa dal muso stellato: https://i.ytimg.com/vi/Egz2f5_Ip3U/maxresdefault.jpg -Glaucus Atlanticus: da Wikipedia, di Sylke Rohrlach from Sydney - Blue dragon-glaucus atlanticus, CC BY-SA 2.0 -Formica panda: https://www.greenme.it/immagini/informarsi/natura/panda_ant_3.jpg -Pecora di mare: http://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=72166555
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Oltre il social...
E' nato ALLO la nuova App messaggistica del colosso Google. Ormai è sempre più una corsa agli armamenti, da Whatsapp, Telegram ed altre App per la messaggistica che si fanno una vera e propria guerra per numero di clienti e soprattutto per la gestione dei loro dati.
Gli utenti Adroid e IOS avranno a disposizione l'assistente Google, basterà digitare @Google per utilizzarlo nella conversazione per aiutare l'utente nelle sue richieste più disparate, come cercare un ristorante o trovare un video su youtube. ALLO ha un linguaggio intuitivo ed empatico con l'utente, infatti riesce ad adeguare le cosiddette "risposte intelligenti" al tono della conversazione, esso "impara" con l'esperienza, più si digita più esso riuscirà a produrre frasi che l'utente potrebbe usare. Anche il Text non è lasciato al caso ma c'è un editor di testo sviluppato che permette di distinguere tra Maiuscole e Minuscole trascinando in alto/ basso il pulsante "Invia" , allo stesso modo vi è il modo di personalizzare le foto. C'è un altro importante aspetto della nuova App messaggistica, le norme sulla sicurezza: le conversazioni sono protette da crittografia end to end, tramite il Transport Layer Security(TLS) lo standard usato per la sicurezza, inoltre sarà possibile assegnare una "scadenza" ai messaggi, questo aspetto è stato molto apprezzato dagli utenti ad esempio nella App Telegram.
Ci si dirige sempre di più verso l'idea di personalizzare il più possibile le App di messaggistica, come estensione dell'utente, basti pensare non solo alla possibilità delle scelte stilistiche sull'editor di testo o delle Emoticons ma alla "scrittura intelligente", sicuramente uno strumento potente che pone in realtà molte domande in nuce, insieme a quella delle sopracitate novità:
Probabilmente il miglior modo per prevenire possibili violazioni dei nostri diritti sta esattamente in questo, l'uso del discernimento ed un feedback forte da parte dell'opinione pubblica su questi temi, in modo da dare il via ad un quadro normativo più strutturato di quello attuale. Impresa non facile e sfida dalla quale sarà difficile sottrarci.
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Immagine1 http://i0.wp.com/www.appletvitalia.it/wp-content/uploads/2016/09/google-allo.jpg?fit=900%2C500 Immagine2 https://www.digital4.biz/upload/images/08_2013/sicurezza-130801120317_medium.jpg
Trasformare l’acqua in vino? No, non sto parlando del primo miracolo di Gesù nel Vangelo ma di Scienza. È questo che hanno fatto due enologi californiani, Mardonn Chua e Alec Lee. La trasformazione permette di ottenere vino sintetico a partire da 3 ingredienti: acqua, etanolo e additivi. Dopo averli mescolati, basta attendere 15 minuti et voilà: il miracolo!
Un processo che dà vita al vino senza l’utilizzo di uva. La loro ricetta prevede 85% di acqua, 13% di etanolo e 2% di additivi vari che servono a donare il colore e il classico sapore fruttato dei vini. Un’idea fuori dal comune nata a tavolino in un’enoteca di San Francisco, dove i due si sono resi conto che non si sarebbero mai potuti permettere una bottiglia di Chardonnay Chateau Montelena. Cosa fare allora se non rinunciare? Trovare un modo economico per creare un vino pregiato. I due enologi si sono recati in un negozio di alimentari dove hanno acquistato i vari ingredienti per la realizzazione del nettare degli dei: acido tartarico, acido malico, polvere di tannino, etanolo, saccarosio, glicerina vegetale e tutta una serie di composti aromatici dal gusto fruttato. Il risultato non è stato proprio quello che speravano ma si è rivelato talmente accettabile da convincerli a continuare su questa strada. Man mano si sono perfezionati e hanno dato il via ad una nuova società, Ava Winery, che si occupa di “vino ingegnerizzato, senza uva o fermentazione”, in cui i prodotti venduti sono chiaramente delle imitazioni di vini pregiati. Tuttavia, i sommelier non sono molto entusiasti della qualità dei risultati, perché sostengono, come possiamo un po’ tutti immaginare, che la differenza tra il vino vero e il vino sintetico sia molto evidente non solo nell’odore ma anche nel sapore (se siete degli scettici e volete degustare anche voi un vino sintetico, potete acquistare, sul sito della società, una bottiglia di vino ispirata al Dom Perignon del 1992 per “soli” 50 dollari). Innovazione scientifica a parte, questo tipo di invenzione lascia non pochi dubbi. Innanzitutto potrebbe dare il via alla contraffazione dei vini pregiati, ripercuotendosi sui mercati e sull’economia di tutto il mondo e, in secondo luogo, fa riflettere su come questo tipo di attività possa trovare lo stesso un posto nel mercato, in un mondo in cui, ultimamente, si sta cercando di dare la priorità a prodotti di qualità e a km 0.
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-Bicchiere di vino: pixabay.it -Logo Ava Winery e composizione vino: http://www.avawinery.com/
La ricerca di vita aliena
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Gennaio 2021
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