Quello che resta. Il peso della memoria. Durante la notte del 26 Aprile 1986 iniziò la fusione del nocciolo del reattore numero 4 della centrale di Chernobyl il più grande disastro nucleare della storia dell'umanità, un danno 100 volte maggiore rispetto alle bombe rilasciate su Hiroshima e Nagasaki. L'acqua di refrigerazione del reattore a seguito di errori nella gestione del test di sicurezza eseguiti sul reattore 4 della centrale si scisse in Idrogeno ed Ossigeno provocando la rottura delle tubazioni. L'idrogeno fuoriuscito a sua volta entrando in contatto insieme all'aria con le barre di grafite incandescenti del nocciolo provocò una forte esplosione scoperchiando il rettore e dando luogo ad un incendio. La prima rilevazione delle particelle radioattive gamma ed X vicino al reattore 4 fu di circa 2080 Rontegen (unità di misura non più utilizzata nel SI), migliaia di volte superiore alla norma, un essere umano sarebbe morto in 10 minuti di esposizione. Venne impiegato l'esercito nei primi giorni per tappare il coperchio del reattore 4 esploso, l'aviazione russa riversò tonnellate di sabbia e acido borico per abbattere le radiazioni. Circa 10000 minatori operarono per scavare un tunnel dal reattore 3 sotto il reattore 4 dove avrebbero dovuto costruire una stanza alta due metri e larga 30 metri dove poi si sarebbe dovuto inserire un dispositivo di refrigerazione del nocciolo del reattore 4 in modo da scongiurare la seconda possibile esplosione che avrebbe reso inabitabile l'intera Europa. ![]() Per far fronte a tale emergenza vennero create le brigate dei "LIQUIDATORI" gli eroi di Chernobyl, personale civile e militare che eseguirono tre funzioni principali :
Quando le macchine furono messe fuori uso dalle radiazioni, ci fu bisogno dell'impiego umano: questi ragazzi riservisti dell'esercito russo furono denominati "BioRobot", erano ricoperti da una tuta speciale che pesava circa 30 kg per proteggersi dalle radiazioni. Il livello delle radiazioni sul tetto dove operarono i militari si aggirava intorno ai 10000-12000 Rontegen, i 3500 soldati impiegati potevano lavorare al massimo per 45 secondi. Riuscirono ad eliminare le scorie di grafite proveniente dall'esplosione del reattore 4 per poter continuare i lavori del sarcofago. ![]() Sette mesi dopo la prima esplosione furono portati a termine i lavori di bonifica e del sarcofago, un grande successo per l'umanità pagato con migliaia di vite. Il deterioramento del primo sarcofago ha portato alla progettazione e finanziamento del secondo sarcofago che conterrà il primo, un'enorme struttura i cui lavori sono iniziati il 13 Marzo 2012, finanziati da 25 paesi tra cui l'Italia. Il nuovo sarcofago è alto 110 metri (17 metri più della Statua della Libertà), lungo 164 e largo 257 metri dal costo finale stimato in un miliardo e mezzo di euro. Viktor Zalizetskyi, responsabile del progetto, ha dichiarato che l'NSC (New Safe Confinement)sarà completato entro la fine del 2017, sottolineando come la struttura sia destinata a durare almeno fino al 2100. Ancora nel cuore d'Europa dopo 30 anni dorme un gigante che sarà meglio non svegliare mai più. Immagini tratte da:
Centrale di Chernobyl Reattore Numero 4, da http://www.focus.it/site_stored/imgs/0004/008/chernobyl__2017.jpg Foto di un Liquidatore durante i terribili lavori a Chernobyl, da http://www.progettohumus.it/NonDimentica/Liquidatori/FotoLiquidaz/15.jpg Stemma dei liquidatori, da Wikipedia, Di Lamiot - Opera propria, CC BY-SA 2.5, voce "Liquidatori" Foto del nuovo sarcofago in costruzione presso la Centrale di Chernobyl, da http://www.focus.it/site_stored/imgs/0004/020/con_h_16.14461441.630x360.jpg
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