La sonda Juno Giove è il più grande dei pianeti nel sistema Solare, e al pari di Saturno e Urano è classificato come gigante gassoso. E' composto da idrogeno ed elio nella maggior parte e da piccole quantità di altri composti, quali ammoniaca, metano ed acqua. Ad oggi si pensa che la sua struttura sia stratificata e che al suo interno vi sia un nucleo solido di natura rocciosa (carbonio e silicati di ferro) e la sua atmosfera gassosa esercita sul nucleo interno forti pressioni e temperature. L'importanza di questo pianeta è dato dall'influsso che ha all'interno del sistema Solare sugli altri pianeti. La sua rotazione rapida genera un campo magnetico davvero imponente creando una estesa magnetosfera, inoltre emette un'energia che è più grande rispetto a quella che gli proviene dal Sole. Quest'ultimo fenomeno è causato dal fatto che abbassandosi la temperatura esterna del pianeta questa causa un calo della pressione idrostatica che si riequilibra con una conseguente compressione del pianeta, questo genera a sua volta l'aumento della temperatura del nucleo del pianeta. L'effetto appena descritto è alla base dell'equilibrio delle orbite dei pianeti interni al sistema Solare, quindi grazie al suo campo gravitazionale e all'azione congiunta di quello Solare, contribuisce a "ripulire" il sistema Solare da detriti che altrimenti potrebbero colpire i pianeti interni. Essendo uno dei corpi celesti visibile ad occhio dall'antichità ad esso venne associata un'entità divina, basti ricordare appunto Giove padre degli dei nella cultura greca, il cui simbolo "il fulmine" è oggi quello del pianeta. Data la sua importanza nell'equilibrio del sistema Solare varie sono state le missioni Spaziali che hanno riguardato il suo studio, a partire dalla "Pioneer 10" del dicembre 1973 fino ad arrivare alla sonda rotante Juno partita nel 2011 ed arrivata a stabilizzarsi nell'orbita del gigante gassoso il 5 Luglio 2016. Questa è la seconda sonda progettata appositamente per lo studio del pianeta ed è stata progettata sulla base dei limiti della prima sonda entrata in orbita con Giove nel 1995 la Galileo. Quest'ultima dopo 7 anni di ricognizione venne distrutta dalle alte temperature e pressioni nella parte interna al pianeta. Juno nata dalla collaborazione tra NASA ed ASI, è il veicolo spaziale che si muoverà nell'orbita di Giove ad una distanza che è la più ravvicinata mai raggiunta, con il suo set di nove sensori analizzerà per 20 mesi l'intenso campo magnetico del pianeta, nonchè andrà alla ricerca di acqua, la quale darà indicazioni importanti per capire a che distanza dal Sole esso si sia formato. Ancora una volta: "E quindi uscimmo a riveder le stelle". Immagini tratte da: - Immagine 1 da
http://image.3bmeteo.com/images/newarticles/w_1280/giove-e-la-sua-peculiare-caratteristica-la-grande-macchia-rossa-3bmeteo-65482.jpeg - Immagine 2 da http://cdn.ndtv.com/tech/images/gadgets/nasa_pixabay_2.jpg -Immagine 3 da http://www.asi.it/sites/default/files/styles/style_340x238/public/images/340x238_Logo_ASI.jpg?itok=HeIFHM7G - Immagine 4 da https://pbs.twimg.com/media/Cmd2GvUWcAAg_Zx.jpg
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Ottobre 2022
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