Quale è il dinosauro che più ha terrorizzato l’infanzia dei bambini? Probabilmente chi ha risposto “il T-Rex” ha dato la risposta giusta. Oltre a essere uno dei terrori del Cretaceo, questa specie è una delle forme di vita più affascinanti da studiare. Il Tyrannosaurus rex dà il nome a una branca, detta Tirannosauroide, che comprende molti dinosauri carnivori davvero letali ma certamente più piccoli del sopracitato rex, tra i quali spiccano l’Eotyrannus lengi (considerato il ghepardo del Cretaceo) e i più grandi Gorgosaurus, Albertosaurus, Tarbosaurus e Daspletosaurus. Prima dell’avvento del rex nell’Asia centrale, nell’Asia orientale e nell’America settentrionale, questo gruppo era costituito da esemplari di dimensioni moderate che dovevano interfacciarsi con i grandi allosauri, ceratosauri e spinosauri, in tal senso considerabili come predatori secondari.
Le formazioni geologiche dell’America settentrionale e dell’Asia, datate al Campaniano e al Maastrictiano, si presentano con abbondanti resti di tirannosauridi di grandi dimensioni, correlati all’assoluta assenza di altri grandi predatori; i tirannosauridi risultano essere i migliori carnivori dei restanti 20 milioni di anni di Cretaceo. L’assenza di tracce e fossili di Allosauro, abbondantissimi fino al Campaniano, non è ancora stata spiegata; contrapposta all’assenza di altri carnivori, le potenziali prede sono numerosissime: ceratopsidi, pachicefalosauri, hadrosauri, ankylosauri, nodosauridi, titanosauridi, therizinosauridi, ornithomimosauridi, dromaeosauridi, oviraptorosauri e troodontidi. Alcune ipotesi spiegano la mancanza di altri carnivori con il riempimento delle varie nicchie predatorie durante la crescita degli esemplari di grandi dimensioni, una vera e propria specializzazione legata all’età. Le dimensioni dei rex hanno sempre destato grossi dubbi riguardo le alimentazioni di questo grande carnivoro. Poteva il rex procurarsi l’enorme quantitativo di cibo di cui aveva bisogno per vivere? La maggior parte delle possibili prede sopracitate possedevano armi di difesa molto efficaci contro i predatori, tra le quali corna appuntite, pugnali e mazze in fondo alla coda, artigli affilati, un’enorme stazza o, semplicemente, la vita in branchi affiatati.
Ogni attacco poteva quindi risultare fatale al T. Rex, motivo per cui molti scienziati proposero per il “terrore” del Cretaceo una vita da spazzino, specializzato cioè, nella pulizia del suo habitat da carcasse di animali morti naturalmente o malati. In tal senso il rex sarebbe stato un vero e proprio guardiano del proprio territorio, permettendo una rigogliosa e tranquilla prosperità della fauna erbivora. Questa proposta è funzionale e al tempo stesso un po’ romantica, lo ammetto, ma potrebbe spiegare l’utilità nel rex di uno dei morsi più forti della storia del pianeta, utile quindi sia per uccidere sia per fracassare e ingurgitare muscoli, ossa, corna e quant’altro. Un’altra osservazione che potrebbe avvalorare tale ipotesi è l’incapacità degli esemplari adulti di Tyrannosaurus rex di lanciarsi in veloci inseguimenti; tale limitazione è dovuta alla mancanza di una muscolatura adatta alla corsa e di metodi utili per il bilanciamento dell’enorme massa. Alcuni studi hanno ipotizzato che una caduta in fase di corsa di un esemplare adulto avrebbe potuto essere fatale. Tale osservazione limita le possibili prede del grande carnivoro agli erbivori più lenti ma sfortunatamente anche più corazzati. Forse leggendo queste righe sarà più semplice tranquillizzare i bambini più paurosi: potremo dire loro che il temibile T. Rex non era il cattivo dell’era dei dinosauri, quanto invece, il guardiano di un ambiente rigoglioso.
Immagini tratte da:
1. Wikipedia Italia, Di Marcin Polak from Warszawa / Warsaw, Polska / Poland - Tyranozaur RexUploaded by FunkMonk, CC BY 2.0, voce "Tyrannosaurus Rex" 2. Wikipedia Italia, Di Jakub Hałun - File:Allosaurus in Bałtow.jpg, GFDL, voce "Allosaurus" 3. https-//i.ytimg.com/vi/HWBLS0u1L0g/maxresdefault.jpg
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Ottobre 2022
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