di Pietro Spataro AMOC, acronimo di Atlantic meridional overturning circulation, è un tratto della più ampia “corrente oceanica profonda”, anche detta Circolazione Termoalina. La Circolazione Termoalina è il movimento, su scala planetaria, di masse d’acqua a diversa densità lungo un grande nastro trasportatore. Questo è dovuto alle differenze in temperatura e salinità delle masse stesse. Il percorso della AMOC può essere descritto in questo modo: nei pressi della Groenlandia e dell’Islanda, masse d’acqua fredde e molto salate (a causa della formazione del ghiaccio marino) sprofondano e si dirigono verso sud. Qui, raggiungono le calde acque della corrente del Golfo dove, dopo essersi mescolate, cambiano traiettoria viaggiando verso l’Europa. Il percorso si divide poi in due rami con un primo che si dirige a sud formando la corrente delle Canarie e un secondo che si muove verso nord, lungo le coste europee, per poi raffreddarsi nuovamente nell’artico e tornare verso sud. È ormai appurata l’importanza della AMOC come pista di redistribuzione del calore a carattere emisferico. L’AMOC è però un sistema a dir poco complesso e necessita di un delicato bilancio di salinità e temperatura delle acque per funzionare. Per questo motivo risulta uno dei sistemi più instabili del pianeta e, al tempo stesso, uno dei più importanti. Sembra infatti aver avuto una parte rilevante durante gli sconvolgimenti climatici che sono avvenuti da almeno 2,6 milioni di anni ad oggi. Alcuni lavori imputano all’indebolimento di questo sistema non solo variazioni climatiche all’interno della regione atlantica ma anche lo spostamento verso sud della fascia delle precipitazioni tropicali e il riscaldamento dell’Oceano Meridionale. Studi paleoclimatici hanno dimostrato come fasi di indebolimento della AMOC hanno portato al raffreddamento della regione europea e all’aumento dell’aridità nelle aree mediterranee. Questo indebolimento sembra imputabile al mescolamento delle acque con masse freddo-dolci originate dallo scioglimento delle calotte glaciali alle alte latitudini. Per questo motivo risulta di primaria importanza comprendere se il Global Warming e il conseguente scioglimento delle calotte glaciali presenti all’emisfero nord possano influire sul sistema AMOC e, in tal caso, quali potrebbero essere gli effetti sul clima. Due articoli, usciti negli scorsi giorni sulla prestigiosa rivista Nature, mostrano come dal 1850 si sia sviluppato un significativo rallentamento delle AMOC (circa il 15%), il più importante da 1600 anni; rallentamento forse imputabile proprio al Global Warming. Quali siano e saranno gli effetti di tale rallentamento non sono però chiari. Su questo argomento l’IPCC (Intergovernmental pannel on climate change), gruppo di ricerca creato dalle Nazioni Unite per studiare il riscaldamento globale, afferma all’interno del 5° report (AR5) datato al 2014 che una brusca interruzione della AMOC sia poco probabile all’interno di questo secolo. È però stato più volte evidenziato come questa affermazione non sia supportata da adeguati studi scientifici e che buona parte di quest’ultimi invece potrebbero mostrare il contrario. Per questo motivo lo studio delle fluttuazioni della AMOC sia passate che presenti risulta di primaria importanza nella comprensione del clima e nella previsione delle variazioni climatiche future, quindi: “Work in Progress!”. Immagini tratte da: https://it.wikipedia.org/wiki/Circolazione_termoalina https://en.wikipedia.org/wiki/Atlantic_meridional_overturning_circulation
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Ottobre 2022
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