Una branca di studio molto interessante è la pedologia, una disciplina che si occupa di studiare i suoli. Cos’è un suolo? In un certo senso tutti sappiamo cos’è, poiché copriva la maggior parte delle terre emerse (prima della creazione di strade e cittadine), a esclusione di vette montane, ghiacciai e deserti.
Forse la nostra visione sull’argomento è però un po' ristretta: il suolo è una preziosa e fragile risorsa che riesce a sostenere quasi la totalità degli esseri viventi presenti sulle terre emerse. Questo corpo, assimilabile a una membrana sottile e semi-permeabile, presente tra la nuda roccia e l’atmosfera, è un immenso strumento di riciclo di nutrienti che dirige la maggior parte delle interazioni tra litosfera, idrosfera, biosfera e atmosfera. I suoli non sono sempre stati dove li troviamo adesso: sono il prodotto di lenti processi atti a riequilibrare le rocce presenti sulla superficie terrestre. Le rocce superficiali non sono originate dalle condizioni di pressione, temperatura e attività biologica che noi viviamo e per questo motivo subiscono un lento processo di alterazione fisica, chimica e biologica. Questi prodotti di alterazione non possono essere ancora chiamati suolo, poiché per poterlo definire tale gli ingredienti sono ancora molti. Abbiamo definito il suolo un serbatoio di riciclo proprio perché andrebbe inteso come un sistema aperto avente degli input, quali nutrienti provenienti dalla roccia madre (la roccia dalla quale si è originato gran parte del suolo); acqua proveniente dalle precipitazioni; gas provenienti anch’essi dall’atmosfera e dall’attività degli organismi; energia solare; materia organica e apporto di sedimenti da parte di vento e acque superficiali; e degli output, quali nutrienti presi in carico dalle piante o da altri organismi; nutrienti persi con la percolazione all’interno del suolo stesso da parte delle acque piovane; evaporazione delle acque e la perdita per erosione di parti del suolo stesso. Dal momento in cui un suolo inizia a crescere entrano in gioco vari meccanismi di modifica dei suoli stessi alle diverse condizioni climatiche e idrologiche che vengono detti processi pedogenetici. È lo sviluppo di tali processi comandati da clima, fattore biologico, geografico-topografico, roccia madre e fattore tempo che ha permesso la differenziazione dei suoli nelle diverse aree del mondo, rendendoli in qualche modo unici. Vorrei terminare questo articolo parlando di erosione dei suoli.
Come abbiamo già detto, l’erosione del suolo è uno dei processi naturali sopraelencati ma l’uso dell’agricoltura intensiva e dell’allevamento aumenta di centinaia di volte i tassi naturali di perdita di suolo. Con la perdita di suolo vi è anche perdita di nutrienti che attualmente vengono rimpiazzati grazie all’uso dei fertilizzanti. Tale operazione ha un costo enorme e viene pagato dall’ambiente con perdita di biodiversità e inquinamento delle falde acquifere.
Il costante aumento di domanda è a sua volta seguito da un aumento esponenziale nell’uso di fertilizzanti e pesticidi che diventano sempre meno efficienti. L’agricoltura convenzionale mediante l’uso di fertilizzanti e l’aumento dei tassi di erosione sta quindi minando lo sviluppo delle società umane future.
Immagini tratte da:
1 http://www.greenews.info/wp-content/uploads/2014/12/suolo12.jpg 2 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2016/01/deserto.jpg 3 crucified land alexandre hogue
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