IL TERMOPOLIO
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo

31/1/2017

La sesta estinzione di massa

0 Commenti

Read Now
 
Foto


di Simone Anzà
Il paleontologo David Raup ha stimato che normalmente, e senza l’influenza di particolari eventi catastrofici, una specie vive su questo pianeta circa un milione di anni, per poi estinguersi naturalmente. Oggi le cose non sono più così. Il tasso di estinzione è di 1000-10000 volte superiore a quello naturale. Questo significa che non solo le specie si estinguono più velocemente, ma che spesso lo fanno nello stesso intervallo di tempo.
Quella che stiamo attraversando è la sesta grande estinzione di massa che sta letteralmente decimando la vita e la biodiversità di questo pianeta. Dopo meteoriti, vulcani e altre calamità naturali, sulla terra, è arrivato l’uomo. Inquinamento, surriscaldamento globale, pesca e caccia non sostenibili, crescita illimitata della popolazione umana, sono solo alcune delle cause dirette dell’estinzione di molte specie.

Foto
Una macaca di Giava venduta illegalmente in un mercato di Garut (Indonesia).
Può sembrare un punto di vista estremista e catastrofista ma la verità è che non siamo informati abbastanza. Giusto per dare qualche numero: il più grande animale mai vissuto sulla terra, la balenottera azzurra, a oggi, ha subito una riduzione del 98% della popolazione. Il rinoceronte di Giava, attualmente conta una popolazione di appena 60 individui. La lince iberica conta tra gli 80 e i 140 individui, il numero degli elefanti africani si è dimezzato negli ultimi 30 anni passando da 1.300.000 negli anni ’70 a 500.000 oggi. Esistono più di 7000 specie di rane e la metà di queste potrebbe estinguersi nei prossimi 20 anni.  Abbiamo perso il 40% delle barriere coralline a livello mondiale.
Foto
Un tempo comune nel Mediterraneo, la gorgonia rossa è oggi in declino a causa del riscaldamento delle acque e dei danni inflitti dalla pesca a strascico.
Un recente studio dell’Hellenic Centre of Marine Research, apparso su Current Biology, mostra come negli ultimi vent’anni la situazione degli stock ittici del Mediterraneo sia gravemente peggiorata. La crescita demografica insieme alle nuove tecnologie, ha provocato un sovrasfruttamento di molte zone di pesca. Nonostante il trend mondiale negativo però, le nuove politiche di pesca adottate nell’Atlantico nord-orientale hanno avuto risvolti positivi. Grazie al contributo sempre maggiore di biologi e conservazionisti si sta seriamente prendendo in considerazione i ritmi biologici degli animali e oggi, in quelle aree, gli stock ittici sono in aumento.
Foto
Un banco di barracuda al largo dell’Isola di Ustica.
La soluzione
La biologia della conservazione è una scienza nata proprio in risposta a tale massiccia perdita di biodiversità. Il suo approccio multidisciplinare fornisce gli strumenti intellettuali e tecnologici che consentono di anticipare e prevenire danni ecologici più o meno gravi. Prevedere o evitare determinate situazioni non è affatto semplice e per questo, la biologia della conservazione viene definita una scienza di “intervento”. Gli scopi fondamentali sono quelli di analizzare e descrivere la diversità dei viventi,  comprendere gli effetti delle attività antropiche e sviluppare metodologie di intervento per proteggere e ripristinare la biodiversità: questo crea riserve e corridoi ecologici per unire aree geograficamente isolate, fornisce risorse alle popolazioni vulnerabili e limita il bracconaggio. Fondamentalmente, combatte l’estinzione.

La biologia della conservazione si fonda su monitoraggi continui dello stato di salute dell’ambiente, delle popolazioni e dei singoli individui. Questi pulli di cinciarella vengono pesati e misurati per il controllo periodico.
Ma cosa possiamo fare noi comuni cittadini per migliorare le attuali condizioni ambientali e limitare gli effetti dalla sesta estinzione di massa? Molto più di quello che crediamo.
Installare un pannello solare fa davvero la differenza per le nostre bollette e per l’ambiente. Spegnere la luce è un piccolo gesto che spesso dimentichiamo di fare. Quanto cibo buttiamo ogni giorno? Quanti kilogrammi di plastica consumiamo ogni anno? Queste piccole azioni quotidiane hanno delle ripercussioni sul nostro ambiente e su noi stessi, rappresentando l’impronta ecologica che imprimiamo su questo pianeta.
Anthony Mackin, il proprietario dell’Empire State Building, ha recentemente rivoluzionato l’edificio simbolo del capitalismo e del consumismo americano rendendolo un edificio verde. Ha sostituito 6500 finestre, inserito luci al led, modernizzato il sistema di refrigerazione e di riscaldamento. Il tutto risparmiando 4,4 milioni di dollari ogni anno. Da buon imprenditore qual è, il signor Mackin ha capito che la conversione energetica, associata a una politica dei consumi appropriata, non è conveniente solo per l’ambiente, ma anche per le sue tasche. E l’hanno capito bene anche molti paesi dell’Unione Europea.
In Germania i cittadini hanno chiesto un cambiamento nelle politiche energetiche del paese e oggi circa il 30% dell’energia consumata dal paese è di tipo rinnovabile ed entro il 2050 sarà ben l’80%. Da quest’anno, i treni della compagnia olandese NS - Nederlandese Spoorwegen, che muove più di 600.000 passeggeri al giorno, sono alimentati al 100% da energia eolica. E l’ha capito bene anche la Svezia, governata dai Verdi, che entro il 2030 sarà il primo paese al mondo totalmente svincolato dai carburanti fossili.
Ma allora, noi, cosa stiamo aspettando?  

Immagini tratte da:
- Macaca di Giava, fotografia dell'autore
- Gorgonia rossa, fotografia di Bruno Minutoli
- Banco di barracuda, fotografia di Bruno Minutoli
- Pulli di cinciarella, fotografia dell'autore
- Pesatura pulli di cinciarella, fotografia dell'autore

Share

0 Commenti



Lascia una Risposta.

Details

    Archivi

    Ottobre 2022
    Ottobre 2021
    Marzo 2021
    Gennaio 2021
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Giugno 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Novembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016

    Categorie

    Tutti

    Feed RSS

Contatti:
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo