di Enrica Manni Nelle ultime settimane non si fa che parlare dell'emergenza legionella nei comuni a Nord di Milano (tutti i casi si registrano a Bresso, eccetto uno a Cusano Milanino e un altro a Cormano) ed il bilancio, allo stato attuale, conta 4 morti e 53 casi di contagio. Ma qual è e come si diffonde il batterio responsabile dell’ondata di epidemia nel milanese? I microrganismi appartenenti al genere legionella sono parassiti che causano soprattutto infezioni a carico delle vie respiratorie. La famiglia Legionellaceae include 34 specie il cui habitat normale è rappresentato dal suolo e dalle acque, incluse le torri di raffreddamento per gli impianti di condizionamento e gli impianti di distribuzione dell’acqua. Circa l’85-90% della malattia umana è causata da una singola specie, la Legionella Pneumophila. La maggior parte delle infezioni derivano dalle inalazioni degli organismi veicolati da particelle di aerosol ma, occasionalmente possono esistere altre fonti di esposizione come l’acqua contaminata delle piscine. La malattia può manifestarsi sia in forma sporadica sia in forma di focolai epidemici; un famoso episodio epidemico si è presentato nel 1976 tra i partecipanti ad un raduno di reduci dalla II guerra mondiale, in un albergo di Filadelfia. Il microrganismo è resistente al cloro, tanto da sopravvivere ai vari processi di disinfezione delle acque. Precedentemente, a Pontiac, Michigan, nel corso del 1968 si era manifestata una serie di casi simil-influenzali (definiti come la "Febbre di Pontiac") la cui causa venne scoperta nella Legionella Pneumophila proprio in occasione dell'epidemia avvenuta a Philadelphia. L’organismo penetra nelle vie aeree superiori per aspirazione di particelle d’acqua contenenti le legionelle o per inalazione di un aerosol contaminato. La mancata eliminazione dei microrganismi consente loro di raggiungere i polmoni; infatti, i macrofagi alveolari che costituiscono normalmente una importante linea di difesa in grado di eliminare gli organismi invasori, fagocitato L.pneumophila, e tuttavia il fagosoma che ne risulta non riesce a fondersi con un lisosoma; gli organismi perciò si moltiplicano all’interno dell’ambiente protetto del fagosoma fino a quando la cellula non si rompe, liberando nuovi batteri. Le Legionellacee causano soprattutto infezioni delle vie respiratorie e le due più importanti forme morbose tra le cosiddette legionellosi sono: la malattia dei legionari e la febbre di Pontiac. I fattori scatenanti non sono ancora del tutto chiari, tuttavia le condizioni generali ed in particolare quelle immunitarie dell’ospite al momento dell’infezione svolgono un ruolo essenziale nel condizionare l’evoluzione nell’una o nell’altra forma dell’infezione.
Il contagio si previene a livello condominiale e comunale con la manutenzione degli impianti idrici, con un controllo microbiologico delle acque, e con eventuali interventi che possano inibire la formazione di batteri e microrganismi come la legionella. In termini di prevenzione “personale” sarebbe il caso di provvedere con attenzione e periodicità alla manutenzione dei rubinetti e degli erogatori di casa e giardino, attraverso la sostituzione dei filtri, e così anche per gli impianti di riscaldamento. E’ raccomandabile inoltre non utilizzare acqua di rubinetto per gli apparecchi di aerosolterapia e ossigenoterapia. Fonti: - Le basi della microbiologia con approfondimenti clinici, Zanichelli, 2012 Immagini tratte da: - Cellule di Legionella, piccoli bacilli gram negativi [https://www.settenews.it/unaltra-vittima-della-legionella-a-bresso-e-la-quarta/] - Principali fonti di contagio [http://www.aqagroup.it/consulenza/procedura-prevenzione-legionella/]
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Ottobre 2022
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