Il cacciatore di longevità
Nell'immaginario comune la figura dello Squalo è legata al capolavoro del 1975 di Steven Spielberg che segnò un momento di svolta nella storia del cinema.
Ancora oggi le scene di questo film sono impresse nella memoria di tutti, come quella del manifestarsi a fior d'acqua della pinna con tutto il pathos che tale comparsa portava dietro di sé. Quest'enorme squalo bianco inarrestabile, capace di divorare gli esseri umani in un sol boccone e distruggere pescherecci come fossero di carta, quella che si presentava allo spettatore era un'immagine cruda e deviata di un normale istinto di caccia del predatore marino.
In realtà lo squalo non attacca l'uomo per sua natura ma di certo non si può negare che attacchi a bagnanti e sub si siano verificati, queste creature marine sono state raccontate e studiate da tempo immemore, l'unica o forse una delle poche specie di dinosauri giunte sino a noi. Questi predatori che da millenni popolani i mari del nostro pianeta ci hanno riservato un'altra piccola sorpresa, in particolare lo squalo della Groenlandia è risultato il vertebrato più longevo sul pianeta Terra.
Un gruppo di scienziati (danesi, norvegesi e groenlandesi) guidati dal ricercatore Julius Nielsen hanno scoperto che alcuni esemplari del Somnius microcephalus (è il nome scientifico dello squalo) hanno un'età di circa 400 anni.
Lo studio riportato sulla rivista Science ha subito catturato l'attenzione di tutti per il primato conquistato da questo splendido esemplare di vertebrato, la cui età media è stata stimata intorno ai 270 anni, raggiungendo la fertilità solo dopo il 150-esimo anno di età.
Per datare gli esemplari di questa specie i ricercatori si sono affidati alle analisi condotte su 28 femmine catturate dai pescatori nel Nord Atlantico, infatti l'ambiente in cui vive questo squalo va dalle coste Inglesi, alla penisola scandinava, a parte del litorale francese prospiciente l’Atlantico, alle coste della Groenlandia e del Nord America. Non potendo ricorrere al metodo di datazione che di solito viene usato in questi casi cioè l'analisi del tessuto calcificato (per via del poco contenuto dello stesso in questo tipo di squalo), i ricercatori sono ricorsi alla datazione al radiocarbonio analizzando il cristallino degli esemplari catturati. Lo studio ha aperto così l'interesse soprattutto sulle cause di tale longevità. Uno dei possibili fattori, investigato in questo studio, potrebbe essere il loro tasso di crescita molto lento (circa 1 cm all'anno) anche se si stanno prendendo in considerazione anche i fattori ambientali. A contribuire al suo "bel vivere" vi è il fatto che le sue carni non sono commestibili perciò le attività di pesca sono state scongiurate per questa specie. Chissà che in queste gelide acque non si sia trovata la via per allungare la vita.
Immagini tratte da:
- http://www.focus.it/site_stored/imgs/0004/044/jaws.jpg - http://www.romanticamentefantasy.it/wp-content/uploads/2015/06/Lo_Squalo_2.jpg - http://images2.corriereobjects.it/methode_image/2016/08/12/Scienze/Foto%20Gallery/sq_MGTHUMB-INTERNA.jpg
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Ottobre 2022
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