L'uomo come animale sessuale e sociale
L’uomo «desidera naturalmente non solo di essere amato, ma di essere amabile; ossia di essere quella cosa che è il naturale e appropriato oggetto d’amore. Teme naturalmente non solo di essere odiato, ma di essere odioso; ossia di essere quella cosa che è il naturale e appropriato oggetto di odio».
Possiamo partire da questo concetto contenuto ne "La teoria dei sentimenti morali" di Adam Smith per affrontare e cercare di dare una risposta alla domanda: L'uomo è per natura monogamo o poligamo? Dobbiamo dire innanzitutto che a caratterizzare ogni essere vivente ci sono due componenti: la sua natura sessuale e quella sociale. Adam Smith nella sua opera ribalta la teoria di Hobbes homo homini lupus, un’antropologia pessimista, in favore di una socialità positiva. Per Smith la natura sociale dell’uomo è in continua evoluzione tendendo sempre al raggiungimento di un equilibrio e per far comprendere meglio il concetto usò queste parole: "La comunità umana è come un’orchestra che, continuamente, tenta di accordarsi. Non è il concerto che conta ma, piuttosto, la ricerca dell’accordo attraverso la simpatia." Come si può capire bene la componente sociale è molto importante perché influenza quella sessuale, questo è vero soprattutto nell'essere umano. In natura infatti generalmente le specie che tendono alla Poligamia sono quelle in cui è presente maggiore *Dimorfismo tra il maschio e la femmina: ad esempio nei Leoni marini il maschio può essere fino ad otto volte più grande fisicamente della femmine e questa differenza si rispecchia nella vita sessuale della specie che è composta di colonie dove i maschi α coesistono e hanno il proprio harem di femmine.
Questo è dettato in natura dal fatto che il maschio α garantisce con i suoi geni la migliore probabilità di sopravvivenza alla specie.
Nell'uomo le maggiori differenze tra uomini e donne si trovano a livello dei genitali perciò siamo solo moderatamente dimorfici, questo ci fa tendere alla monogamia, quel legame stretto con il partner per prendersi cura della prole e tramandare i propri geni. Ma come abbiamo detto precedentemente la natura sociale dell'uomo influenza quella sessuale, questa influenza tende a far salire il livello di dimorfismo tra uomo e donna, basti pensare agli abiti, alle acconciature e tutto ciò che socialmente/economicamente distingue l'uomo dalla donna. Perciò soggetti che hanno acquisito potere sociale/economico/finanziario, nonostante dal punto di vista della natura sessuale non sarebbero tendenti alla poligamia, nella realtà dei fatti essi lo sono perché rappresentano "il maschio alpha", cioè una concreta possibilità di migliorare la propria specie. Alla luce di queste considerazioni sempre di più, prima di una relazione monogama, si hanno comportamenti tendenti alla poligamia, la scelta del partner o più partner migliori. Insomma se è vero che i soldi non fanno la felicità, si può ben dire, a ragion veduta, che tengono lontana l'infelicità.
*Per Dimorfismo si intende quella serie di caratteri somatici che si osserva tra i due sessi di una qualsiasi specie animale: nei mammiferi, in particolare nei primati e nell'uomo, i caratteri sessuali si distinguono in Primari (quelli legati all'apparato genitale interno ed esterno) e Secondari (quelli che contribuiscono a differenziare l'aspetto dei maschi dalle femmine).
Link utili:
http://www.kinseyinstitute.org/resources/FAQ.html#Infidelity http://it.wikipedia.org/wiki/Poliginia http://www.msnbc.msn.com/id/19374216/ns/health-sexual_health/ https://www.sciencedaily.com/releases/2003/07/030701220850.htm
Immagini tratte da:
tradimento, http://37.60.242.103/~diregiov/wp-content/uploads/2016/01/infedelta-gene-tradimento-1.jpeg maschio α, http://www.foto-natura.it/precedenti/2007/foto-natura/IMMAGINI/Premi/265C2-2.jpg Paperone, http://www.t-mag.it/wp-content/uploads/2012/04/paperone.jpg
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