Qualche giorno fa ha imperversato nel mondo la notizia della scoperta del sistema TRAPPIST-1 che sembra essere composto da 7 pianeti rocciosi (come Mercurio, Venere, Terra e Marte) orbitanti intorno ad una stella molto piccola e fredda.
Si è parlato molto di come questi pianeti possano essere “gemelli” della Terra e cioè avere caratteristiche simili a quelle terrestri, si è parlato di acqua e di “zona di abitabilità”. La prima domanda è: perché le due cose sono collegate? La risposta almeno per ora risulta banale: la zona di abitabilità risulta essere una fascia entro la quale l’acqua può essere ritrovata sotto forma di liquido e non come gas (vapore d’acqua) o solido (ghiaccio).
Che cosa influenza tale zona? Ad influenzarla abbiamo la temperatura del pianeta e la pressione esercitata dalla sua atmosfera: se per esempio la stella produce tanta energia la fascia risulterà essere più lontana da essa (poiché più energia equivale a temperature più elevate sui pianeti) mentre se ne produce poca, come la stella del sistema TRAPPIST-1, la fascia è più vicina.
Ma cosa rende un pianeta davvero abitabile? La risposta questa volta risulta essere molto complessa. La Terra è abitabile poiché possiede molte caratteristiche peculiari intrinsecamente collegate tra loro. Proviamo ad elencarne qualcuna: - il nostro pianeta è “vivo”, sotto la crosta terrestre i magmi si formano e si mescolano dando la possibilità alla crosta di galleggiarci sopra e alle placche di cui è composta di spostarsi modificando costantemente montagne e bacini oceanici, producendo terremoti e eruzioni vulcaniche
- il nostro pianeta ha una massa ed una temperatura atmosferica tale da impedire la fuga dei gas che compongono l’atmosfera stessa (gli unici a sfuggire sono idrogeno ed elio che essendo troppo leggeri col tempo scappano nello spazio), pianeti come Mercurio sono così piccoli da aver perso col tempo la loro atmosfera mentre giganti gassosi come Giove o Saturno, grazie alle loro smisurate dimensioni, sono riusciti a mantenere anche idrogeno ed elio formando un’atmosfera davvero troppo densa per poterci vivere
- la presenza di un’atmosfera così particolare ha permesso l’accumulo di masse d’acqua - la presenza di gas serra determina la temperatura reale del nostro pianeta, se i gas serra come l’anidride carbonica (CO2) od il metano (CH4) non esistessero le temperature risulterebbero nettamente più basse e l’acqua non potrebbe esistere allo stato liquido - l’ossigeno, di cui il nostro pianeta va tanto fiero e che ci permette di vivere, deriva dalla fotosintesi ossigenica, processo grazie al quale le piante (ma non solo!) assorbono CO2, acqua e radiazione solare e producono zuccheri e ossigeno quale materia di scarto
- la presenza di ossigeno in atmosfera ha permesso la formazione dell’ozonosfera, una parte di atmosfera in cui l’ossigeno triatomico o Ozono (O3) blocca l’altamente nociva radiazione ultravioletta
Queste sono solo alcune delle caratteristiche che rendono il nostro pianeta un posto così speciale ma come ci ha insegnato prima Giordano Bruno ed ora questa grande scoperta, potrebbero non essere poi così rare...
Immagini tratte da:
- Terra, da Wikipedia Italia, Di NASA - http://visibleearth.nasa.gov/view_detail.php?id=2429http://veimages.gsfc.nasa.gov//2429/globe_east_540.jpg, Pubblico dominio, voce "Terra" - Zona abitabilità e variazione stato fisico dell'acqua, dispense personali dell'autore - Tettonica a placche, da Wikipedia, Italia, Di USGS/USGov, modified by Eurico Zimbres - http://commons.wikimedia.org/wiki/Image:Tectonic_plate_boundaries.png, Pubblico dominio, voce "tettonica a placche" - Alberi, da pixabay.com - Raggi UV, da ilpost.it
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Ottobre 2022
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