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14/3/2018

Respirare: con il naso o con la bocca?

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di Enrica Manni
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É il naso il protagonista della respirazione!
FotoInfiammazione della mucosa faringea
​Sono davvero tanti gli individui che, specie nel corso del riposo notturno, utilizzano la bocca piuttosto che il naso per respirare; alcuni lo fanno abitualmente, anche nel corso della giornata, ritenendo che respirare dal naso o dalla bocca sia “indifferente”. Non è propriamente così, d’altro canto, il naso, posizionato lì da madre natura, qualche funzione al di là del migliorare/peggiorare la nostra espressione facciale dovrà pur averla, altrimenti sarebbe bastata la bocca sia per svolgere funzioni legate alla fonazione, sia per quelle concernenti la respirazione…e invece così non è. Respirare con la bocca rappresenta un notevole pericolo per l’integrità di quella parte di apparato respiratorio costituito da trachea, bronchi e polmoni, nell’insieme definiti vie aeree inferiori, in contrapposizione alle vie aeree superiori che includono invece fosse nasali, cavo orale, faringe e laringe. Il naso dunque, nel corso dell’inspirazione, svolge molteplici funzioni che non possono essere svolte dalla bocca:
  • Il contatto dell’aria aspirata attivamente dalle narici nel corso dell’inspirazione con la mucosa che riveste il naso e le fosse nasali consente in primo luogo un riscaldamento della stessa fino al raggiungimento di una temperatura di 37°, grossomodo quella fisiologica all’interno del nostro corpo, prima che raggiunga gli alveoli polmonari. Allo stesso modo il naso provvederà a raffreddare l’aria inspirata, qualora la temperatura esterna dovesse superare i 37°. La funzione di riscaldamento/raffreddamento avviene secondo i più semplici principi fisici della termodinamica che prevedono il passaggio di calore da un corpo più caldo a uno più freddo. Immettere nelle vie aeree inferiori aria che abbia una temperatura molto prossima a quella fisiologica interna previene la possibilità che si produca un’infiammazione della mucosa respiratoria, un’irritazione da “aria fredda”, che la renderebbe molto più vulnerabile a processi infettivi guidati da agenti batterici e/o virali. 
  • Anche la saturazione in vapore acqueo deve essere quanto più prossima possibile a quella dell’aria normalmente presente all’interno del tratto respiratorio inferiore e anche in questo caso l’intervento del naso andrà a modificare l’umidità dell’aria inspirata rendendola molto vicina a quella fisiologica dell’ambiente interno.
  • Un’altra fondamentale funzione svolta dal naso è quella di filtrare l’aria proveniente dall’ambiente esterno. Le cavità nasali sono infatti provviste di folti e lunghi peli, chiamati vibrisse che in concomitanza con il muco prodotto dalle ghiandole localizzate in profondità, vicino allo scheletro cartilagineo dell’organo, riescono a intrappolare buona parte delle particelle (corpus colato presente nello smog urbano, micro polveri) fino a 10-15 mm.
  • Lo stesso tipo di filtrazione svolta dalle fosse nasali sulle micro-particelle inquinanti avviene anche sulle popolazioni microbiche, batteriche e virali, consentendo in questo modo di ridurre drasticamente i potenziali agenti patogeni immessi nelle vie aeree inferiori.

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Foto
Microrganismi bloccati dalle vibrisse
  • La mucosa nasale possiede, infine, un’importante funzione immunologica resa possibile dall’intervento di anticorpi presenti su di essa (immunoglobuline di tipo IgA), in grado di rappresentare una prima difesa contro le infezioni respiratorie.
Sono molte le condizioni patologiche che possono rendere difficoltoso il passaggio di aria attraverso le fosse nasali e indurre quindi l’individuo a respirare con la bocca (con tutte le possibili conseguenze derivabili da un abbassamento del controllo e della filtrazione dell’aria immessa) e fra queste annoveriamo le riniti allergiche, le riniti vasomotorie, le sinusiti acute e croniche, le poliposi nasali, le deviazioni del setto nasale, le ipertrofie della mucosa nasale. In gran parte delle anomalie elencate il solo trattamento farmacologico consente di riguadagnare una buona funzionalità respiratoria nasale, ma, nel caso in cui il trattamento medico dovesse risultare insufficiente, si potrebbe vagliare l’ipotesi di andare incontro a un risolutivo intervento chirurgico. È possibile concludere quindi dicendo che no, respirare con il naso o con la bocca non è equivalente, l’organo deputato all’inspirazione è senza dubbio il naso e qualora qualcosa (dolore, impedimenti di natura meccanica) impedisca di aspirare aria dal naso sarebbe opportuno rivolgersi a un otorino per capire in cosa consista il problema e risolverlo.
 
Immagini tratte da:
É il naso il protagonista della respirazione: https://www.youtube.com/watch?v=cX_STIOPIaw
Faringite:  http://www.ftmcuae.com/Condition/detailcondition/22
Vibrisse: https://www.youtube.com/watch?v=cX_STIOPIaw
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