di Enrica Manni Se l’arrossamento del volto si verifica con una certa frequenza potrebbe diventare motivo di disagio sociale ![]() Immaginiamo di trovarci un un’aula universitaria gremita, si sente un continuo vociare in sottofondo alla voce del professore che, innervosito dalla situazione, rimprovera qualcuno nella nostra direzione ed ecco, proprio quando avremmo voluto scomparire pur di non attirare l’attenzione su di noi, le nostre guance tingersi di rosso. Accade sempre così, improvvisamente ed inaspettatamente, durante un colloquio di lavoro, quando si stringe la mano ad una persona che reputiamo interessante, quando, nel parlare, commettiamo un errore davanti ad altri…Ma perché l'imbarazzo ci tinge le guance di rosso? Come mai arrossiamo proprio quando vorremmo passare inosservati? Perché non riusciamo a controllare questa reazione? FISIOLOGIA: l’irrorazione della cute è assicurata da una rete di arteriole situata fra il derma (strato più profondo) ed il tessuto sottocutaneo (più superficiale). I vasi decorrono parallelamente alla superficie cutanea; da essi si staccano altri vasi che si dirigono perpendicolarmente verso l’alto, verso la parte superficiale del derma, dove formano una seconda rete arteriolare che fornisce sangue ai capillari. Questi si dispongono ad ansa, estendendosi in alto fino alle papille dermiche, al di sotto dell’epidermide. Il sangue viene poi drenato da venule che presentano una disposizione analoga a quella arteriolare. La circolazione cutanea svolge sostanzialmente due funzioni: apportare ossigeno e sostanze nutritive alla cute e convogliare in superficie il calore prodotto dall’organismo. Perché queste due funzioni possano adattarsi alle richieste dell’organismo in circostanze differenti e specifiche, la rete arterovenosa è sottoposta ad un controllo nervoso operato da una ricca innervazione simpatica: la stimolazione di queste fibre può causare vasocostrizione o vasodilatazione. EZIOLOGIA: quando siamo imbarazzati, arrabbiati o interessati a qualcuno il nostro corpo reagisce rilasciando adrenalina, un ormone che contribuisce all’attivazione del sistema nervoso simpatico, il quale, oltre a determinare un amento della frequenza cardiaca e respiratoria, porta ad un incremento del flusso sanguigno nei vasi localizzati nella cute delle guance, dando il tipico rossore. Se questa reazione si manifesta con una certa frequenza, tuttavia, potrebbe diventare motivo di disagio sociale. Si definisce eritrofobia la paura di arrossire che crea una sorta di circolo vizioso: spesso chi arrossisce in modo piuttosto vistoso sviluppa il timore di arrossire, “cascandoci” ancora più spesso.
DIFFERENZE FRA INDIVIDUI: non tutti arrossiscono. Alcuni diventano rossi come peperoni in pochi secondi anche con una emozione poco intensa, altri non lo diventano mai. Ciò dipenderebbe sia da motivi fisici (vascolarizzazione superficiale del viso più o meno fitta) che psicologici (alcune persone sono semplicemente più sensibili di altre). POSSIBILI SOLUZIONI: arrossire è una reazione involontaria ed è quindi impossibile impedire che si verifichi. Esistono, tuttavia, dei metodi per cercare di arginare il problema o addirittura prevenirlo…
Fonti: FISIOLOGIA MEDICA a cura di Fiorenzo Conti, Edi Ermes editore, dicembre 2008 [https://medicinaonline.co/2017/10/12/perche-si-arrossisce-senza-motivo-o-per-amore-cause-e-rimedi/] Immagini tratte da: Rappresentazione schematica della vascolarizzazione della cute: FISIOLOGIA MEDICA a cura di Fiorenzo Conti, Edi Ermes editore, dicembre 2008, figura 45.15 pagina 227 Se l’arrossamento del volto si verifica con una certa frequenza potrebbe diventare motivo di disagio sociale [https://www.ilmeteo.it/notizie/curiosita-perche-arrossiamo
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Ottobre 2022
Categorie |