Psicologo Leandro Gentili ![]() Benché esista già da qualche tempo, lo smart work ha acquisito notevole rilevanza a partire dal lockdown, quando termini come zoom, videocall e webinar sono entrati a pieno titolo nel lessico quotidiano. In certi ambienti si è tratta di una vera e propria rivoluzione, come ad esempio nel mondo della scuola e della formazione, dove si è imposta una transizione massiccia da un modello didattico tradizionale a uno più dinamico e flessibile. Per approfondire questo tema abbiamo rivolto alcune domande a Roberto Luperini, formatore e autore su Public Speaking e formazione formatori. Da anni studia l’utilizzo dei webinar per la formazione e insieme ad altri colleghi ha appena pubblicato un libro sull’argomento: “Zoom sul webinar”. Durante il lockdown abbiamo assistito a una rivoluzione del modello lavorativo, ma non solo, ad essa si è accompagnata anche una rivoluzione della comunicazione tra persone. Certo la rivoluzione c’è stata sia da un punto di vista degli strumenti che dal punto di vista degli utenti. Moltissimi hanno utilizzato per la prima volta videoconferenza e webinar per scambiare informazioni o fare formazione. Quindi ai disagi dovuti alla comunicazione a distanza si sono sommati quelli dell’inesperienza e della strumentazione non adeguata. Un forte cambiamento ha investito anche chi utilizza i webinar da anni. Un conto è un uso sporadico, altro è averli come unico strumento di comunicazione professionale. Quali difficoltà ha incontrato nel passaggio alla formazione online? Questo passaggio l’ho compiuto anni fa ma non si assenta mai. Come cambiano gli strumenti, la frequenza e gli utenti. Mi spiego, storicamente passavo da due a quattro ore in webinar la settimana, oggi formatore e partecipanti rischiano di restare inchiodati dietro lo schermo tutto il giorno. Questo comporta una serie di problemi dovuti alla stanchezza fisica, psicologica e alla quantità enorme di possibili fraintendimenti dovuti allo scarso feedback. Le chiedo Roberto, dal suo punto di vista, quanto è importante il feedback visivo per un formatore? Beh è la base. Raramente le persone esprimono apertamente disagio, rabbia o incomprensione in un’aula di formazione, Questi sentimenti vengono colti dal non-verbale. In un webinar se va bene si vede la faccia. Inoltre molti partecipanti si sottraggono al video. In questo caso la situazione si aggrava, alla sensazione di parlare da solo, si somma l’impossibilità di adattare un corso alla comprensione, energia e impegno dei partecipanti. In che modo ha cercato di dare soluzione a questi problemi? Se le webcam sono aperte si può rimediare studiando con attenzione i volti dei partecipanti, se no bisogna utilizzare qualche trucco. In ogni caso penso che per i corsi sui soft skill ci vogliano le webcam aperte. Senza interazione non c’è apprendimento in queste aree. Nella relazione con le persone, che cosa è cambiato con lo smart work? Nel breve molti hanno sperimentato un aumento di produttività dovuto proprio ai limiti degli strumenti di comunicazione che spingono a concentrarsi sull’obiettivo, Nel prosieguo del lockdown, il moltiplicarsi di incomprensioni e conflitti ha portato molti a una “fame di incontro” e a perdita di motivazione. Lei è anche coautore insieme ad altri colleghi dell’eBook “Zoom sul webinar”, nato durante i mesi di lockdown, nel quale offrite una guida operativa per lo smart work. Noi ci siamo concentrati sulla formazione, forse la sfida più complessa. Siamo giunti alla conclusione che si possono tenere webinar efficaci anche su aree delicate ma è necessario molto impegno. Bisogna riprogettare i corsi e aggiungendo divertimento, calore e interazione profonda con e tra le persone. Senza dimenticarsi che senza esercizi fisici specifici, giochi e pause, la mente non può tenere. Il disagio fisico alla fine chiede il suo prezzo. Per approfondire: - Sito web di Roberto Luperini https://www.davantiatutti.it/ - Qui trovate il libro “Zoom sul webinar”. Immagini tratte da: - Immagine 1 realizzata da Roberto Luperini - Immagine 2 realizzata da Maurizio Passerini - Immagine 3 tratta da www.freepik.com
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Ottobre 2022
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