9/9/2016 L' estate assurda del Pisa: Viaggio all'inferno andata e ritorno, dopo l'assurdo comportamento della proprietà romana, si incomincia (forse) a vedere uno spiraglio di luce.Read Now
Dato che il Termopolio è nato da studenti che hanno frequentato o frequentano l' Unipi, e che Pisa è la città che ha dato i natali o che ospita molti di noi, oggi abbiamo deciso di fare chiarezza su quello che è successo alla squadra nerazzurra:
12 Giugno 2016, mancano pochi secondi alla fine della partita dello Zaccheria, dove i padroni di casa del Foggia sono avanti per una rete a zero sul Pisa: rilancio lungo del portiere del Pisa Bindi, aggancio volante di Eusepi che triangola con un compagno e gol, rete che riporta il Pisa in Serie B dopo sette lunghi anni dall' ultima comparsata nel 2008/09.
Una città in delirio per giorni, un popolo che vive di calcio in maniera viscerale, si riversa in strada per acclamare e festeggiare i propri beniamini che fanno il giro della città con il pullman scoperto. Dopo nemmeno un'ora dalla marcatura di Eusepi, comincia però una vicenda che con il calcio ha a che vedere ben poco, ma anzi finirà per riguardare carceri, denunce, trattative più o meno vere e nozioni di giurisprudenza ed economia, che sostituiranno le chiacchiere di calciomercato, che ogni tifoso fa sotto l'ombrellone, sognando grandi colpi per la propria squadra. L'allora Presidente, Fabio Petroni (patron di Terravision) nella sala stampa dello stadio di Foggia, di fatto, con la squadra ancora sotto la doccia ed ubriaca di felicità, dimissiona il Mister Gennaro Gattuso, annunciando a giorni l'arrivo di Zdenek Zeman, cosa che poi non si verificherà mai, come molte altre. Si innescano circa venti giorni di polemiche asprissime tra le due anime che possiedono le quote del Pisa: da una parte il gruppo Petroni, dall' altra la coppia Lucchesi – Gattuso, sembra si sia venuto a creare uno strappo insanabile, quando invece a sorpresa, a fine giugno, si decide di andare avanti a braccetto, con il gruppo Terravision che acquista il 100% del pacchetto azionario, cercando di mettere da parte i dissapori per fare un grande campionato di Serie B. Così parte la campagna acquisti, con nomi anche altisonanti, che fanno sognare il doppio salto verso la Serie A, ma da più parti, arrivano sempre più insistenti, le voci di problemi intestini alla squadra ed alla compagine dirigenziale, un esempio per tutti: sarà proprio Gennaro Gattuso, a saldare il conto del ritiro in Trentino ed a pagare il viaggio di ritorno della Squadra a Pisa. Il sottile equilibrio si rompe con l'arresto di Fabio Petroni per bancarotta fraudolenta. Dopo qualche giorno Gattuso si dimette, dato che non sussistevano più le condizioni per lavorare serenamente, e si viene a creare una situazione, che non è un eufemismo definire folle. I pezzi pregiati del mercato, ovvero Scognamiglio e Merkel, lasciano immediatamente la squadra, che in un primo momento viene presa in gestione provvisoria da Mister Gianluca Colonnello (ex giocatore del Lecce ad inizio millenio) e sotto la guida del quale, pur tra mille problemi, vince due partite di Coppa Italia, in maniera insperata, battendo Brescia e Salernitana. Dopo Ferragosto, l' allenatore “supplente” viene misteriosamente esonerato, mentre quel che rimane della società fa sentire la propria con scarni comunicati che non fanno altro che alimentare la tensione, dato il loro contenuto spesso provocatorio e sprezzante verso tifoseria ed istituzioni. In questo contesto, si susseguono una miriade di amministratori unici, avvocati, membri di Cda mai nominati, mentre i giocatori vengono lasciati completamente allo sbando. Per qualche giorno si allenano autogestendosi, poi salteranno direttamente le sedute programmate, non avendo nessun tipo di tutela, nemmeno medica.
Si fanno avanti diversi compratori per rilevare le quote del Pisa, per strapparlo di mano a chi evidentemente voleva usarlo per i propri fini personali (Terravision e la “madre” Britaly Post sono due aziende profondamente indebitate, quindi è facile intuire anche quali fossero gli scopi), ma vengono fatti scappare tutti, con richieste fuori da ogni logica, con il preciso intento di passare la società al cognato dell' ormai ex presidente Petroni, ovvero quel Giulio Gravina che a Roma gestisce l'azienda di vigilanza privata Italpol.
Insomma un affare tutto in famiglia, che non viene subito visto di buon occhio dai Pisani, con il sindaco Filippeschi in testa, che invece premeva per la cessione al fondo di investimento Equitativa, con sede a Dubai (capitale 2,6 miliardi di dollari), rappresentato dal banchiere italo-svizzero Pablo Dana. Con grande fatica, mentre la squadra è abbandonata a sé stessa e molti elementi meditano di cambiare aria, viene intavolata una trattativa tra il gruppo “Petroni” e quello di “Dubai” che garantirebbe l' immediato ritorno di Gattuso in panchina e la continuità di un progetto sportivo che sembrava essere ormai naufragato, dato che l'intenzione condivisa dalla “famiglia” romana era quella di fare piazza pulita e di portare giocatori rappresentati da procuratori amici e compiacenti, in modo da poter speculare sulle ricche commissioni che gli sarebbero spettate. Tutto nel mentre il Pisa è amministrato da un ragazzino di 19 anni, Lorenzo Giorgio Petroni, figlio dell' ex Patron, attualmente agli arresti domiciliari, che, probabilmente consigliato da qualcuno, tiene comportamenti arroganti e assurdi, che rischiano più volte di far saltare la trattativa. Vuoi per il pesante intervento del Sindaco, vuoi per le contestazioni dei tifosi, che nel giro di pochi giorni occupano in maniera pacifica, sia l'aeroporto, che la stazione dei treni, vuoi per la decisa discesa in campo del Presidente della Lega B Abodi, lo scorso giovedì viene firmato un preliminare vincolante tra le parti, che porterà ad un graduale passaggio delle quote della società nerazzurra al gruppo rappresentato da Pablo Dana. In tutto questo, la squadra, ormai indietro di un mese nella preparazione, riabbraccia il proprio Mister e con soli tre allenamenti nelle gambe ed una rosa decimata, davanti agli ottomila tifosi pisani giunti nella vicina Empoli, dato che lo stadio di casa è inagibile, perchè necessitante di lavori di adeguamento a lungo promessi, ma mai cominciati, compie un vero e proprio miracolo sportivo, battendo il quotatissimo Novara, una delle sicure pretendenti alla Serie A. Purtroppo è ancora da segnalare il comportamento ostruzionistico e provocatorio della parte cedente, che dopo aver bloccato il mercato in entrata ed in uscita durante tutto agosto, ora sta impedendo l'arrivo di calciatori svincolati che servirebbero come il pane per rimpolpare un organico ridotto all' osso. Che sia una manovra per tentare un ultimo colpo di coda per far “scappare” il fondo di Dubai? Questo non è dato saperlo, l' unica certezza è che esiste un preliminare d'acquisto vincolante. Tutta la città spera che, una volta finita la transizione delle quote societarie, a Pisa, finalmente liberata, da chi voleva usare la squadra di calcio per tutt' altro, addirittura portandola via dalla Toscana, dato che la sede operativa era stata spostata a Roma, si possa tornare a parlare solo di pallone.
Immagini tratte da:
-pisanellastoria.it -picenotime.it
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