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23/9/2016

 La Raggi boccia Roma 2024

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Il Sindaco dice NO a Malagò ed è subito polemica
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di Vito Rallo

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Niente Olimpiadi a Roma nel 2024!  Come fu per la possibile candidatura di Roma 2020, anche quella del 2024 è stata bocciata. Viene ritirata la candidatura della Capitale italiana. Il Sindaco di Roma Virginia Raggi la chiama una “candidatura irresponsabile” e dice: “No all’Olimpiade del mattone”, ricordando tutti gli sprechi di denaro pubblico sulle infrastrutture costruite per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006 e dei mondiali di nuoto di Roma 2009 ed ora abbandonate e in disuso. Un “no” del Sindaco che ha origini fin dalla campagna elettorale per diventare primo cittadino di Roma:  “Lo abbiamo detto con forza a giugno del 2015, in aula Giulio Cesare, lo abbiamo ribadito in campagna elettorale. Non abbiamo mai cambiato idea, anzi l'abbiamo rafforzata, non ipotechiamo il futuro di Roma e dell'Italia" .
Ricorda come ancora i cittadini italiani stiano pagando i debiti addirittura per l’Olimpiade di Roma nel lontano 1960: "Stiamo ancora pagando i debiti per gli espropri di Roma 1960. Non abbiamo nulla contro le Olimpiadi e contro lo sport ma non vogliamo che lo sport venga usato come pretesto per una nuova colata di cemento in città.  Vengono fatte tante promesse in occasione delle Olimpiadi. Ci ricordiamo bene come sono andati i Mondiali di Nuoto, ci siamo ritrovati con impianti abbandonati, inutilizzati che restano come scheletri e gusci vuoti", le Olimpiadi sono un assegno in bianco che firmano le città ospitanti: ciò lo dice l'Università di Oxford in uno studio. Le Olimpiadi sono un sogno che diventa incubo. Non abbiamo dati di Rio ma abbiamo negli occhi le immagini degli abitanti di Rio".
Continua ricordando che anche nel 2012 ci fu una candidatura bocciata di Roma per le Olimpiadi del 2020 da parte dell’allora Premier Mario Monti, quand’era Sindaco Gianni Alemanno. La Raggi polemizza col Partito politico del PD poichè ha criticato la sua scelta. Il sindaco però ricorda come, nel 2012, proprio il PD fosse a favore della bocciatura voluta da Monti: "Nel 2012 con Monti, il debito dell'Italia ammontava a 1928 miliardi, la disoccupazione al 9,3% e il rapporto debito-Pil era al 127%. Oggi quei parametri macroeconomici sono peggiorati, tuttavia quando Monti disse di no quella fu considerata una posizione responsabile. Oggi le Olimpiadi sono diventate un affare nonostante i dati siano peggiorati. Il Pd allora si era schierato a favore della posizione di Monti, all'improvviso oggi cambia bandiera. La nostra posizione non è isolata, non siamo stati gli unici a ritirarci”. Le ultime parole fanno riferimento ad  Amburgo, a Boston e a Madrid.

La Raggi però dichiara anche che lo sport è molto importante per i cittadini e sta già lavorando per riqualificare alcuni impianti e alcune zone per limitare gli sprechi come l’impianto del Tre Fontane che diventerà un impianto Paralimpico e le Vele di Calatrava che diventeranno una città della conoscenza. “Siamo propositivi, amiamo lo sport e vogliamo che diventi una parte fondamentale dei romani e dei cittadini. I nostri impianti comunali saranno ripristinati, lavoreremo sul quotidiano e sull'ordinario, usciremo dalle logiche dei grandi eventi degli affari e dei debiti. Non ci servono altre cattedrali nel deserto, i romani ce lo hanno detto chiaramente".


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Ovviamente dalla parte opposta c’è chi ha lavorato anni ed anni per questa Olimpiade ed ora resta con l’amaro in bocca e con una grande delusione, parliamo del Presidente del CONI Giovanni Malagò che replica con un “serviva più rispetto”, riferendosi al mancato incontro in riunione al Campidoglio di Mercoledì prima della conferenza per il “no” ufficiale "ci hanno convocato alle 14.30 - racconta Malagò - e abbiamo scoperto che la sindaca aveva fissato una conferenza stampa per le 15.30. Per educazione e rispetto istituzionale siamo andati anche se un'ora per affrontare questi temi è un po' poco. Ci hanno fatto accomodare nel salottino del sindaco. C'era il suo portavoce. Intorno alle 14.50 ho chiesto notizie della sindaca, mi hanno detto che stava arrivando. Intorno alle 15 ci hanno detto che aveva un impegno istituzionale con Delrio. Alle 15.07 dopo 37 minuti, visto che 23 minuti dopo c'era la conferenza stampa, siamo andati via, pensando che se ci avesse voluto parlare ci avrebbe dovuto dedicare un po' più di attenzione e di rispetto”.

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Molto contrariato Malagò continua parlando della bocciatura e sulle motivazioni di tale no e sostenendo che ci sono tantissime inesattezze e cose false: "è imbarazzante, consiglio alla sindaca Raggi di non presentarla"- si riferisce della mozione che la Giunta di Roma propone al consiglio di dire no alla candidatura: "La mozione parla di città che non sono mai state candidate. Bisogna sapere prima di cosa si parla, sennò si fanno brutte figure. Come si fa a non saperlo? Amburgo non è stata mai candidata, Boston neanche, è imbarazzante". "Ho chiamato Silvia Scozzese, il commissario per il debito di Roma e le ho chiesto se vero che Roma ha debiti per 2 miliardi da addebitare ai giochi di Roma 1960. Lei mi ha mandato una mail, che consegno agli atti, e scoprirete che quella è una falsità assoluta. Si tratta di debiti commerciali, espropri per alcune case del villaggio olimpico per poche centinaia di migliaia di euro. Questa è demagogia, populismo. Andremo avanti fino ad un no formale. Si dovranno prendere le loro responsabilità. "Il sindaco di Roma avrebbe dovuto dedicare al mondo dello sport un po' più di attenzione e rispetto”.
Ancora una volta lo sport italiano e le istituzioni perdono la possibilità di collaborare. La speranza è che negli anni avvenire, una ripresa economica possa, in qualche modo, avere ripercussioni positive anche sullo sport e fornire una possibilità all'Italia di ospitare grandi eventi sportivi perché gli atleti e gli appassionati ne hanno davvero bisogno.
 


Immagine tratte da:
  1. www.romadailynews.it
  2. www.corrieredellosport.it
  3. roma.repubblica.it
  4. siciliarunning.it

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