3/3/2017 Presentata la nuova Ferrari, la SF 70h, obiettivo: ridurre il gap con le Mercedes, fino ad ora irraggiungibiliRead Now
Finalmente è stata svelata alla stampa e ai tifosi la nuova monoposto del cavallino rampante; telaio e livrea presentano le novità maggiori, con il rosso decisamente predominante sul bianco. Buone indicazioni già dai primissimi test, mentre, alle spalle dei mostri sacri Vettel e Raikkonen, si affaccia un giovane pilota italiano.
La SF 70h è la sessantatreesima monoposto concepita e realizzata dalla Scuderia Ferrari per il Mondiale di Formula 1. Il sogno è quello di ripercorrere i fasti della F1 2000 che, a inizio millennio, fece sognare i tifosi della rossa, entusiasti per un duello punto su punto che vide Schumacher prevalere su Hakkinen. Quest'auto è la diretta conseguenza di un cambiamento regolamentare che ha pochi precedenti nella storia della categoria: in passato, infatti, si è andati quasi sempre verso norme che limitavano le prestazioni delle monoposto (regolamentazione di cambi gomme, rifornimenti, trionfo dell'elettronica). Ora, invece, è stata presa la direzione opposta: ovvero, aumento di carico aerodinamico e aderenza meccanica. Veniamo però alle specifiche della vettura: SF sta per Scuderia Ferrari, il numero settanta ricorda il settantesimo anno della scuderia, mentre la lettera H si riferisce al motore ibrido. Quest'anno la Ferrari è più rossa del solito, con il bianco che trova spazio solamente sugli alettoni anteriori e sul retrotreno, dove campeggia anche un tricolore. Si noti anche il quadrifoglio verde simbolo dell’Alfa Romeo e un’aletta sulla “pinna” sopra il cofano. La nuova Ferrari, per ridurre il gap con le super potenze Mercedes e Red Bull, ha deciso di apportare significative modifiche al carico ed alla resistenza aerodinamica, in modo da guadagnarne in prestazioni, sia sul giro secco, che sulla durata di gara. Importanti novità anche sulle gomme, fornite da Pirelli, più larghe rispetto a quelle delle scorse stagioni: sei centimetri per le anteriori, ben otto per le posteriori.
Anche il telaio si presenta decisamente rinnovato rispetto agli ultimi modelli: muso allungato e ala a freccia sfruttano i regolamenti, così come la vistosa “pinna” sul cofano motore, che la fa sembrare quasi uno squalo, e che si spera sia pronto a “mangiare” in un solo boccone tutti gli avversari.
Il motore 062 ha visto il cambiamento nella disposizione di alcune componenti meccaniche dell'ibrido, mentre altre soluzioni conservano uno schema simile a quello del poco fortunato 2016. Dal punto di vista prettamente sportivo, l'abolizione dei sistema dei “Tokens” (limiti nell'evoluzione ed elaborazione delle Power Unit), o gettoni, permetterà alla squadra una maggiore libertà per gli sviluppi in corso di stagione. Confermati i piloti Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, che hanno saputo tenere alta la bandiera del cavallino rampante attraverso almeno un paio di stagioni decisamente complicate, nonostante per il finlandese si fossero fatte insistenti le richieste di almeno un paio di team importanti, uno su tutti la Williams, che ha dovuto fare i conti con la sostituzione di Bottas, passato in Mercedes al posto di Rosberg, ritiratosi da campione del mondo in carica. Terza guida e quindi prima riserva in caso di problemi dei titolari, è finalmente un italiano molto promettente, Antonio Giovinazzi, fortemente voluto in Ferrari da Sergio Marchionne, dopo le positivissime esperienze in GP2, Formula 3 ed Endurance. Binomio rossa – pilota italiano che fa sognare, sperando che le cose possano andare meglio rispetto all' ultima esperienza targata Badoer – Fisichella, che non riuscirono a essere all' altezza di un volante così prestigioso, chiamati in corsa dopo il gravissimo incidente che quasi costò la vita a Felipe Massa. Sono trascorsi più di dieci anni dalle ultime presenze di piloti italiani in Formula 1, ricordiamo Trulli e Fisichella, ovviamente, ma anche le fugaci apparizioni di Pantano con la Jordan e di Liuzzi con la Jaguar. Chissà che la scuola di casa nostra, che fino a metà anni '90 l' ha fatta da padrone nel circus delle quattro ruote, questa volta non abbia finalmente sfornato un nuovo grande talento; le premesse ci sono tutte.
Immagini tratte da:
- motorsport.com - Gazzetta.it
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