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26/8/2016

RIO 2016-Il bilancio azzurro

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Come sono andati i nostri atleti

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di Vito Rallo

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Ventotto medaglie, come a Londra 2012, è il bottino che è riuscita a conquistare alle Olimpiadi a Rio de Janeiro la delegazione italiana. Un ottimo risultato guardando le aspettative iniziali ed i vari problemi extra-sportivi (su tutti il caso doping Schwazer che avrebbe portato altre due medaglie quasi sicure). Il Presidente del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) Giovanni Malagò aveva prefissato come obiettivo la conquista di venticinque medaglie. Siamo andati oltre e con il rammarico di quei dieci quarti posti che avrebbero potuto impreziosire ancora di più il nostro medagliere. Specialmente grida vendetta il quarto posto della Pellegrini per pochi centesimi, il quarto posto delle ”farfalle” della ginnastica ritmica ed il quarto posto di Vanessa Ferrari nella ginnastica artistica specialità corpo libero che proprio all’ultimo volteggio ha compiuto un piccolo errore, ma fatale per la medaglia. Come a Londra la nazionale italiana si è piazzata al nono posto generale nel medagliere con otto ori, dodici argenti ed otto medaglie di bronzo.
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Le discipline che hanno portato più premi sono state il tiro ( a segno e al volo) con sette medaglie, la scherma ed il nuoto (piscina ed acque libere) con quattro. Oltre alle “maledette dieci medaglie di legno” da non dimenticare la sfortunatissima caduta di Vincenzo Nibali nella gara a squadre di ciclismo su strada dove a dieci Km dalla fine lo vedeva in testa insieme altri due corridori e proprio nel tentativo di staccarli in discesa l’ha visto protagonista della caduta. Come in ogni olimpiade Team Italia riesce sempre a tirar fuori quel carattere e forza che ci contraddistingue nei momenti di difficoltà, un esempio è il bronzo dei due giovani Marco Di Costanzo e Giovanni Abagnale nel canottaggio a due senza. A un mese dalla competizione i due non avevano mai gareggiato insieme e sono stati “improvvisati” dopo la squalifica per doping della coppia designata Mornati-Capelli.

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A fine gara hanno commentato “Questa è una barca giovane, abbiamo risposto bene e siamo riusciti a prenderci questa medaglia. Vogliamo ringraziare tutti quelli che ci hanno incoraggiato. Siamo cresciuti negli ultimi 20 giorni, ci abbiamo messo il cuore e la testa. Non abbiamo avuto paura di niente e siamo contentissimi".

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Fa ben sperare l’età media (venticinque anni) degli azzurri medagliati d’oro come il ventunenne Basile oro nel Judo che grazie alla sua determinazione ha battuto colleghi ben più esperti e il ventiquattrenne Daniele Garozzo oro nel fioretto a squadra.

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Scherma che riesce a ogni fine ciclo a generare nuovi e giovani sia nel maschile sia nel femminile, come la splendida medaglia d’argento di Rossella Fiamingo.

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Poi ci sono le medaglie dei “veterani” su tutti quel Pellielo (tiro a volo specialità fossa olimpica maschile) che a quarantasei anni porta l’ennesima medaglia d’argento (terza) da un Olimpiade cui si aggiunge una di bronzo a Sidney 2000. Per la medaglia più preziosa  ha già puntato l’obiettivo a Tokyo 2020 senza nessuna intenzione di ritirarsi.

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Due medaglie d’oro arrivano dalla stessa persona e quel Niccolò Campriani che già a Londra ci aveva fatto sognare con un oro ed un argento. Questa volta si è migliorato con i due ori del tiro a segno specialità carabina 10m e carabina 50m da tre posizioni. La prima nella 10m dov’era il superfavorito e l’ha dimostrato, la seconda nella 50m per lui una medaglia inaspettata (nonostante l’oro di Londra) perché si era allenato meno tra le due specialità anche per il cambio delle regole che  proprio lui ha commentato a fine gara dei 10m  "E' successo di tutto in questi 4 anni, ho fatto tanta fatica ad adattarmi al cambiamento delle regole. Sono contentissimo, devo tanto a Petra (Zublasing, la tiratrica azzurra sua fidanzata) perché non ero felice e ho fatto fatica a divertirmi. Ho odiato questo sport. Senza di lei oggi non sarei con la medaglia al collo. Sono contentissimo per me e per tutta una serie di persone intorno a me. È la prima medaglia di una carabina tutta italiana - ha aggiunto - un progetto sviluppato con la ditta Pardini da zero. L'ho vissuto un po' come un titolo costruttori".

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Un oro che invece era aspettatissimo e che è stato conquistato dominando è stato quello di Gregorio Paltrinieri che nella gara di nuoto dei 1500m stile libero ha dimostrato al mondo intero di essere il più forte e pronto a battere il record del mondo. Nella stessa gara è arrivato anche un bronzo per casa Italia da parte di Detti che già bronzo anche nei 400m stile libero è uno dei tre (Detti,Cagnotto,Campriani) atleti italiani a portare a casa due medaglie olimpiche.

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Bilancio positivissimo anche dagli sport di squadra cominciando dalla prima medaglia storica del beach volley con la coppia Lupo-Nicolai che nonostante la partenza e sconfitta nella prima gara assoluta sono riusciti a non disunirsi ed a vivere il sogno del podio olimpico.

Non hanno potuto niente contro la coppia di casa brasiliana campione del mondo in carica. Una medaglia che fan ben sperare per un movimento in crescita.Poi c’è la pallanuoto che come sempre non delude mai, due squadre giovani le nostre che con i maschi hanno portato un bronzo e con le ancora più giovani ragazze che hanno perso la finale con le fortissime statunitensi.
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Due squadre che a Tokyo sicuramente potranno puntare al gradino più alto del podio che, come nella scherma, ha sempre un cambio generazionale all’altezza pronto a non deludere le ormai alte aspettative su questo sport bellissimo e faticosissimo.
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Infine parliamo della squadra che più di tutti ci ha incollati alla TV ed appassionato milioni di italiani. Stiamo parlando della squadra maschile di volley, allenata da Gianlorenzo Blengini, che purtroppo non è riuscita a sfatare il tabù della medaglia d’oro ma che ci ha entusiasmato fin dalla prima partita coi colpi di genio del baby-fenomeno alzatore Simone Giannelli, dalla classe ed esperienza dell’italo-cubano Osmani Juantorena e la grinta,colpi impossibili del funambolico Ivan Zaytsev. Non hanno potuto nulla contro i fenomeni brasiliani che non potevano permettersi di perdere la terza finale olimpica consecutiva soprattutto davanti i propri tifosi.
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Immagini tratte da:
  1. Facebook.com
  2. Gazzetta.it
  3. www.corrieredellosport.it
  4. Facebook.com
  5. www.supersport.com
  6. www.lastampa.it
  7. www.corrieredellosport.it
  8. www.intoscana.it
  9. Ansa.it
  10. www.panorama.it
  11. italiario2016.wordpress.com
  12. www.rio2016.coni.it
  13. www.formulapassion.it
  14. www.lapresse.it
 

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