di Giulia Cartei In molti probabilmente si immaginano la Malesia come la terra selvaggia, caratterizzata dalla rigogliosa foresta pluviale e dalle tigri malesiane, resa famosa dalla celebre serie tv degli anni 70 “Sandokan”, ispirata ai romanzi di Salgari. Ma com’è oggi la Malesia? Scopriamolo insieme attraverso un viaggio nella sua capitale Kuala Lumpur, che da colonia dell’impero britannico si è trasformata in una metropoli vibrante, vivace e futuristica, in cui grattaceli ultramoderni convivono con i templi indù, i palazzi dalle architetture islamiche e gli edifici coloniali, memoria della dominazione inglese. Simbolo di KL, così viene chiamata la capitale malese, sono le Petronas Twin-Towers, due torri gemelle di 452 metri collegate da un ponte situato a circa metà della loro altezza, che consente il passaggio dall'una all'altra. Progettate dall'architetto Cesar Pelli, le due torri, riportano le geometrie dell’architettura islamica, dalla pianta a forma di stella, che simboleggia la diffusione della religione islamica ai cinque pilastri, che simboleggiano i cinque capisaldi dell’islam. Inaugurate nel 1998, sono state per sei anni l’edificio più alto al mondo, mentre oggi restano le torri gemelle più alte ed il simbolo dell’impressionante crescita economica della Malesya. Le Petronas, che prendono il nome dalla compagnia petrolifera malesiana i cui uffici hanno sede proprio nelle due torri, sorgono nel quartiere di Bukit Bintang, detto Triangolo d’Oro, il cuore commerciale e finanziario della città, caratterizzato dai maestosi centri commerciali e dai grattacieli, sedi delle più importanti Banche d’investimento, che hanno scelto KL riconoscendone l’importanza come centro economico-finanziario. Per visitare le Twin-Towers e godere della splendida vista sulla città, che si può avere dallo sky-bridge e dall’observation deck situato all’86esimo piano, acquistate in anticipo i biglietti sul sito ufficiale https://www.petronastwintowers.com.my/. I ticket per le Petronas sono a numero limitato, qualora siano già esauriti, potrete comunque ammirare lo skyline di Kuala Lumpur salendo sulla Menara KL Tower, una torre di telecomunicazioni, che con i suoi 451 metri è la più alta di tutta l’Asia e la settima al mondo. A rendere davvero affascinante la città è il connubio tra antico e moderno, tra tradizione e innovazione. Infatti, a pochi passi dai grattacieli è possibile immergersi nella Kuala Lumpur più autentica, perdendosi tra i templi indù, gli edifici coloniali della dominazione inglese, le vie di Chinatown e i numerosissimi mercati di street food, simbolo della tradizione culinaria del Paese. Partendo dai resti dell’impero britannico, un altro simbolo della città è la Dataran Merdeka (piazza della libertà), la quale in epoca coloniale era stata adibita a campo da cricket per la nobiltà inglese. Dal 1957, quando fu issata per la prima volta la bandiera malese, Merdeka è diventata il luogo simbolo dell’indipendenza della Malesya e ancora oggi in questa piazza si svolge ogni anno la Merdeka Parade, per celebrare la liberazione dall’egemonia britannica. La piazza è circondata da edifici storici tra cui i più importanti sono la residenza del sultano e la cattedrale di Santa Maria, una chiesa anglicana fra le più antiche del Paese. Una tappa assolutamente da non perdere per chi visita KL sono i Batu Caves, dei templi induisti costruiti all’interno di una collina rocciosa e “sorvegliati” da una gigantesca statua d’oro, raffigurante il Dio della guerra Lord Murugan, situata nella piazza antistante alla grotta in cui sono nascosti i templi. L’unico modo per poterli ammirare è percorrere la meravigliosa scalinata arcobaleno che porta all’ingresso della grotta. Salire i 272 scalini può essere piuttosto sfidante, soprattutto con le temperature e l’altissimo tasso di umidità delle giornate estive ma la vista di cui si può godere dalla cima della scalinata e la bellezza dei templi vi ripagheranno della fatica. Giunti all’interno della grotta, vi ritroverete in un’atmosfera surreale e potrete ammirare i coloratissimi templi ma occhio alle scimmie che li popolano, sono molto dispettose e spesso si divertono cercando di rubare gli effetti personali dei turisti. Un consiglio? Non guardatele negli occhi e se ci tenete a non perdere i vostri smartphone, prestate massima attenzione quando provate a scattare qualche foto. Oltre alle sue bellezze architettoniche, ciò che rende davvero unica KL è la sua capacità di coniugare gli opposti: antico e moderno, tradizione e innovazione e il meltinpot culturale tra le tre principali etnie del paese. Le comunità malesi (di religione prevalentemente induista e islamica), cinesi e indù convivono pacificamente e sono ben integrate nonostante le differenze religiose, creando così un eco-sistema dal patrimonio culturale unico, che si riflette anche nella tradizione culinaria della città. La cucina malese infatti sintetizza “il gusto” dell’Asia ma per l’importanza che i malesi dedicano al cibo, per parlarne con il dovuto rispetto, servirebbe un altro articolo. Ovviamente ci sarebbero molte altre bellezze da descrivere e curiosità da raccontare, quindi non esitate, fate le valige e partite alla scoperta di questa vibrante città futuristica ricca di storia, tradizioni e divertente vita notturna. Vi stupiranno anche l’incredibile gentilezza e onestà della popolazione. Buon viaggio!
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