Questa settimana la redazione de Il Termopolio vi porta in uno dei luoghi più affascinanti al mondo, la Valle della Loira, in Francia, dove a partire dal X secolo la nobiltà francese ha fatto a gara per costruire la dimora estiva più sfarzosa e alla moda. Il nome Loira deriva dal fiume che la attraversa e in prossimità del quale sorgono i numerosi castelli che l'hanno resa celebre. Dal 2000 la parte centrale della Valle della Loira è entrata a far parte dell'elenco dei siti tutelati dall'UNESCO. La nobiltà francese, seguendo la moda dei monarchi, mobilitò un ingente numero di architetti per costruire i castelli più belli e se pensate che si possano contare sulle punte delle dita, dobbiamo proprio smentirvi! I castelli di cui stiamo parlando sono circa 300! Non tutti sono visitabili, purtroppo! Molti risultano in vendita a cifre da capogiro per i comuni mortali, ma non per magnati e collezionisti d'arte incalliti! Tenete gli occhi sul mercato immobiliare locale, chissà che anche voi non possiate acquistare una delle tante dimore estive che dalla rivoluzione francese in poi sono, purtroppo, cadute in rovina! Noi vi invitiamo a visitare quelli che sono ritenuti i castelli più belli! Eccone un piccolo assaggio!
Castello di Amboise; vista dal balcone della sale delle guardie; tomba di Leonardo da Vinci
Partiamo dal castello di Amboise che prende il nome dalla nobile famiglia che gli diede vita. Passò di proprietario in proprietario fino ad arrivare a Carlo VIII a cui si deve il suo originale splendore e che riflette il passaggio graduale dal gotico al rinascimentale. Numerosi personaggi influenti venivano invitati a trascorrere qualche tempo nel castello; fra questi anche Leonardo da Vinci che lì venne sepolto quando la morte lo colse nel 1519. Il castello nasce su una collina e gode di un'ottima vista su tutta la Loira, per questo venne giudicato anche molto sicuro. All'interno si trovano alcuni ambienti in stile gotico come le sale delle Guardie e le relative passeggiate dalle quali si poteva controllare tutto il territorio circostante, e la sala dei Tamburini che prende il nome dalle feste che si svolgevano frequentemente sotto i Valois. Le stanze rinascimentali furono appartamenti di Luigi Filippo finemente ornati e arredati.
Vista dei giardini di Villandry
Per i suoi giardini, che non hanno nulla da invidiare a quelli di Versailles, sebbene siano più ridotti nelle dimensioni, non possiamo non menzionare il castello di Villandry, dove fu firmata la pace di Colombiers (come era conosciuta Villandry nel Medioevo) nel 1189 da Enrico II Plantageneto e Filippo Augusto. Il castello fu completato solo in epoca rinascimentale e i suoi ambienti ne rappresentano uno squisito esempio. Il proprietario Joachim Carvallo si è concentrato principalmente sui giardini rigorosamente alla francese, conservando quelli rinascimentali e aggiungendo numerosi giardini-orti di carciofi, sedano e insalata che simboleggiano i vari tipi d'amore, da quello tenero a quello passionale, da quello capriccioso a quello tragico. A farla da padrone in questi giardini è l'arte topiaria, quella che dispone che le siepi siano potate in forme geometriche, che con un gioco di luci e ombre offre un piacevole spettacolo al visitatore.
Castello di Chenonceau; giardini di Chenonceau
Una storia costellata da vendette, tradimenti e rovina è quella del castello di Chenonceau che venne più volte distrutto per capriccio dei proprietari e riedificato a loro piacimento o semplicemente raso al suolo per sospetti di cospirazione. Quando, in epoca rinascimentale, venne acquisito da Enrico II questi lo donò alla sua amante ufficiale Diana di Poitiers, alla quale si deve l'attuale stato del castello e anche il ponte sul fiume. Alla morte del consorte, Caterina de' Medici fece di tutto per allontanare dal castello l'amante del defunto marito, proponendole uno scambio con il castello di Chaumont che Enrico II aveva ristrutturato. Caterina de' Medici allargò i giardini e fece del castello la meta principale dell'alta nobiltà francese dove nel 1560, in occasione dell'ascesa al trono del figlio Francesco II, si tenne il primo spettacolo pirotecnico del paese. Il castello non godette sempre della gioia e dell'allegria che Caterina si era tanto auspicata: alla morte di Enrico III divenne un luogo tetro e abbandonato, passando di proprietario in proprietario ed essendo fortunatamente risparmiato dalla furia distruttrice della rivoluzione. Solo con la famiglia di cioccolatai francesi Menier il castello ha riacquistato il suo originale splendore. La nostra stanza preferita? Quella delle cinque regine! Il nostro breve tour per i castelli della Loira deve fermarsi quì ma vi auguriamo di visitarne, se non tutti, la maggior parte. Non sono molto distanti l'uno dall'altro e potrete fare il vostro tour usando i mezzi pubblici o affittando una bici! Ogni zona è famosa anche per i vini pregiati quindi, se avete intenzione di assaggiarli tutti, non mettetevi alla guida della vostra auto o della bici! Ogni castello racconta una curiosità o un fatto storico che ha delineato i tratti geografici dell'Europa d'oggi, in pratica è una passeggiata nella storia... siete pronti a incontrare Caterina de' Medici, Leonardo e i re di Francia? Immagini tratte da: www.leboat.it www.castelli-loira.it www.scuoladiviaggio.it www.france-voyage.fr www.giardini-mondo.it www.nevworldwonders.com www.parigi.it www.loire-chateaux.co.uk
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