di Marianna Carotenuto Oggi vi porteremo su di un’isola nell’isola. Ci tufferemo nel Golfo di Napoli per approdare sull’Insula Major e raggiungere l’Insula Minor. Stiamo parlando dell’isola di Ischia e del suo Castello. Ischia è la più grande isola del Golfo, nota per la sua storia e cultura, il mare cristallino, il sole, le terme ed eventi esclusivi; ma il luogo che più simboleggia Ischia è il Castello Aragonese. Il Castello di Ischia in origine era conosciuto come Castrum Gironis, nome che secondo alcuni ricorda Gerone da Siracusa che, venuto in aiuto dei Cumani nella guerra contro i Tirreni nel V secolo a.C., costruisce un primo insediamento sul Castello; secondo altri invece Castrum Gironis significherebbe "giro di mura" fortificate che circondava l'isolotto di roccia trachitica. Il nome che lo contraddistingue attualmente, come Castello Aragonese, si deve ad Alfonso I d’Aragona che nella prima metà del ‘400 ricostruisce il Maschio degli Angioini, congiunge l’isola maggiore con un ponte artificiale (che attualmente ritroviamo come accesso pedonale) e fa costruire forti mura difensive entro le quali gli ischitani potevano sentirsi protetti dalle incursioni dei pirati. Con gli Aragonesi la rocca raggiunge il suo massimo splendore grazie alla guida di Costanza d'Avalos e di Vittoria Colonna; quest’ultima trascorre circa 35 anni della sua vita sul Castello dedicandosi alle lettere e alla poesia e creando intorno a sé un cenacolo letterario di grande spessore a cui partecipa il famoso poeta Bernardo Tasso. Alla fine del XVI secolo il Castello ospita 1892 famiglie, 13 chiese, oltre il Convento delle Clarisse, l’Abbazia dei Basiliani di Grecia, il Vescovo col Capitolo e il Seminario, il Principe con la guarnigione. Attorno al 1750, cessato il pericolo dei pirati, il Castello inizia a spopolarsi. Nel 1809 la rocca viene distrutta quasi completamente dagli Inglesi. Nel 1823 il re di Napoli, Federico I, trasforma il Castello in luogo di pena per gli ergastolani. Nel 1851 lo riduce a prigione per i condannati politici tra cui Carlo Poerio e tutti coloro che si erano ribellati al potere dei Borbone. Con l’arrivo di Garibaldi a Napoli, nel 1860, il carcere viene soppresso e Ischia si unisce al Regno di Italia. Dal 1912 la Famiglia Mattera diventa proprietaria del Castello e ne cura i restauri e la gestione. Attualmente il Castello è aperto alle visite dei numerosi turisti, regalando loro scorci e panorami stupendi. Il Castello, infatti, oltre a essere ricco di storia e bellezze architettoniche, presenta molteplici punti panoramici come il Terrazzo dell’Immacolata che offre una straordinaria vista del Borgo di Ischia Ponte e della Spiaggia dei Pescatori. Nella Chiesa a pianta esagonale di S. Pietro a Pantaniello, invece, c’è una vera e propria finestra sul mare, tanto bella da sembrare una cartolina. Nulla però può sostituirne la vista da vicino, la sensazione di affacciarsi dalla finestra e ammirare il verde della vegetazione che si unisce alle sfumature blu del mare. Il Terrazzo degli ulivi è un altro luogo in cui lo sguardo si perde nel mare, seguendo all’orizzonte i Monti Lattari e le bellezze del Golfo di Gaeta. Un tempo questo era il giardino del Castello, ricostruito da Alfonso I di Aragona e regalato a Lucrezia d’Alagno, la bella popolana di Torre del Greco della quale si era innamorato. Anche la Chiesa S. Maria delle Grazie gode di una vista meravigliosa, questa infatti è a strapiombo sul mare e per questo fu chiamata chiesa della Madonna della Punta. Non è finita qui, poiché il Castello, sorgendo su un’isoletta, permette ai visitatori di scorgere bellezze paesaggistiche ovunque volgano lo sguardo, basti pensare al panorama visibile dalla Loggetta panoramica. Numerose sono le occasioni di passeggiare immersi nel verde ma senza allontanarsi dal mare. Suggeriamo il Sentiero del Sole, uno dei principali percorsi del Castello, ricco di vegetazione mediterranea. Vi ritroverete tra ulivi, allori, fichi, melograni, fichi d'India e alianti e bouganvillee. Il Castello offre anche tanti antichi tesori come i resti del Tempio del Sole, la Cattedrale dell’Assunta e la Cripta gentilizia della Cattedrale. Lungo il percorso ci sono luoghi che invitano alla sosta e al ristoro: la Caffetteria del Monastero propone un’atmosfera romantica con tavolini immersi tra buganvillee, ginestre e gelsomini su una terrazza con vista mozzafiato. Nel punto più alto, nella zona visitabile, troviamo il Caffè ristorante “Il Terrazzo” da cui si può ammirare tutto il Golfo di Napoli, Ischia e le isole vicine. Vi abbiamo portato in alcuni dei luoghi che si incontrano durante la visita al Castello, ma c’è tanto ancora da scoprire. Il Castello Aragonese e Ischia vi aspettano! Per info e biglietti: www.castelloaragoneseischia.com Immagini tratte da: Foto dell’autore www.castelloaragoneseischia.com Potrebbe interessarti anche:
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