Per secoli l'uomo ha reso il proprio luogo di culto uno spazio, prima che religioso, solenne e dallo stile architettonico al passo coi tempi. Come Greci e Romani costruirono templi di cui ancora oggi il nome figura fra le meraviglie del mondo, così anche nel Medioevo le chiese ebbero sempre una bellezza e dovizia di particolari unica, spesso legata ad artisti locali che reperivano materiali di pregio in zona, altre volte, a seconda del capriccio dello Stato Pontificio, venivano chiamati da ogni parte d'Italia artisti ed ingegneri il cui lavoro industrioso ha stregato per anni i fedeli che si rifugiavano nel loro piccolo Paradiso terreno. Poi il Barocco carico di decorazioni, diverso insomma dall'armonia e dal gusto della proporzione del Rinascimento. Ma se qualcuno può, non a torto, dire che non verrà mai un altro Michelangelo, non si potrà verosimilmente affermare che non vengono più progettate chiese di straordinaria bellezza e...originalità! Di Chiese belle è pieno il Mondo, ma di Chiese bizzarre? Quelle che ti fanno strofinare gli occhi con i pugni? Provate a stilare una classifica, in questa sede vi daremo qualche spunto!
Perchè la religione deve sempre essere una cosa seria? Ad Enschede, in Olanda, Michiel de Vit e Philip Jonker hanno progettato una chiesa tutta costruita in mattoncini Lego! Avete capito bene! Tranne il tetto, la Lego ha rifornito dei suoi famosissimi mattoncini nei cinque classici colori la Chiesa di Abontatus Gigantus che adesso è conosciuta in tutto il mondo come la Chiesa in Lego.
E che dire della Cattedrale Vegetale di Oltre il Colle in provincia di Bergamo? Ispirandosi al disegno gotico, la mastodontica struttura in 5 navate ispirandosi al concetto di arte-natura, non ha misure da invidiare a nessun altro tipo di struttura religiosa: 29 metri di lunghezza e 24 di larghezza e a disegnare i contorni delle navate ben 42 colonne che ospitano 42 giovani faggi. La cattedrale è intesa per seguire i cicli naturali e una volta che il suo stato inizierà ad aggravarsi e gli alberi a morire la struttura perirà con essi, salvo sostituzioni o nuovi allestimenti.
Il monaco spagnolo Justo Gallego Martinez pare essersi ispirato alla frase che Gesù rivolse ai suoi discepoli dicendo ''Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro'' e da vecchi fusti di benzina ha creato colonne, da pneumatici logori gli archi delle finestre, senza avere nessuna autorizzazione e tantomeno competenza e dal 2005, cioè da quando aveva 88 anni, Gallego, scampato ad un attacco di tubercolosi, decise di inizare a costruire una cattedrale. La struttura ha una cupola che ricorda quella di San Pietro a Roma e raggiunge l'altezza di 40 metri. Gallego sostiene di non seguire un progetto ma di avere tutto in testa servendo prima Dio, poi il prossimo e per ultimo sè stesso. Sono molti i turisti che ogni anno fanno visita alla Cattedrale di Mejorada del Campo e altrettanti sono quelli che si fermano ad aiutarlo.
In Belgio, a 80 km da Bruxelles due architetti, Gijs e Van Varenbergh, hanno ideato una Chiesa quasi trasparente che consente ai visitatori di scorgerne i contorni e anche gli spazi vuoti all'interno senza perderne mai il profilo. Per la sua realizzazione sono stati utilizzate 30 tonnellate di lastre di acciaio.
L'americano Kris Kuksi, artista dalla vita travagliata e problematica, presentò in serie delle sculture con una controversa interpretazione: la scultura rappresenta una chiesa posta su un cingolato da cui il nome Churchtank. Essa si svela come provocazione nei confronti della chiesa vista come religione organizzata e combina architettura religiosa familiare all'occhio di chi guarda e la base di un carro armato della military force. Kuksi sente che l'umanità si è spesso rivelata frivola e fragile, guidata dall'avarizia e dal materialismo. Con la sua arte spera di portare allo scoperto la fallacia dell'Uomo e di condurre l'osservatore ad un livello di consapevolezza. Influenzato sin da giovane dal Barocco e dal Rococò, il suo è genere è il Realismo Fantastico.
Già oltre100 anni fa, l'architetto Ralph Adams Cram aveva affermato che "L'arte è stata, è, e sarà sempre, la più grande agenzia per impressione spirituale che la Chiesa possa vantare" e voi cosa ne pensate?
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Chi ricorda ancora la descrizione che della biblioteca dell'Azzeccagarbugli Alessandro Manzoni fece nel suo celebre romanzo, non potrà sorvolare sul valore che l'avvocato stesse dando ai libri: oggetti di arredamento stipati a prender polvere. Entrando nelle nuove biblioteche invece, si respira un'aria completamente diversa e viene voglia di correre in libreria e spendere fino all'ultimo centesimo dei propri risparmi e vivere di soli libri. Ma iniziamo a farci un'idea cercando di capire a quale biblioteca potremmo ispirarci! Nel Vecchio Continente sono disseminate in ogni direzione biblioteche, alcune delle quali antichissime. A Roma la Biblioteca Angelica, cui è possibile accedervi da un cancelletto in ferro da piazza Sant'Agostino, raccoglie manoscritti latini, greci ed orientali per un totale di poco meno di tremila, incunaboli e cinquecentine per non parlare delle migliaia di carte geografiche datate a partire dal Cinquecento; insieme alla biblioteca Bodleiana di Oxford e quella Ambrosiana di Milano veniva considerata il maggior esempio di biblioteca pubblica nata dal copioso lascito del vescono marchigiano Angelo Rocca da cui prese il nome.
Dalla piazzetta di San Marco al n° 7 nella galleggiante Venezia, tra il Campanile e la Zecca, troviamo un miracolo del sapere, la Biblioteca nazionale Marciana che con i suoi quasi settecentomila volumi, rappresenta una delle più grandi biblioteche d'Italia e sicuramente quella con i manoscritti greci e latini più pregiati. La storia della biblioteca è legata al poeta Francesco Petrarca che avanzò la richiesta di una prima pubblica libreria a Venezia ma che fu realizzata solo dal Cardinale Bessarione dopo la sua. Al fondo del Cardinale che comprendeva già un alto numero di manoscritti ad communeum hominum utilitatem si aggiunsero altre donazioni attirando così numerosi umanisti riuniti attorno alla preziosa figura di Aldo Manuzio. Quando nel 1603 una legge impose ad ogni stampatore veneto di depositare una copia presso la Marciana, la biblioteca della Serenissima si preparava a diventare una delle risorse librarie più maestose in tutta Europa.
In uno dei monasteri benedettini sparsi per l'Europa, fra i monti della Stiria in Austria si trova l'Abbazia di Admont che contiene la biblioteca monastica più grande al mondo terminata solo nel 1776 dall'imperatrice Maria Teresa a settecento anni dalla fondazione. La struttura è tipica di una cattedrale; nei suoi 79 metri di lunghezza e 14 di larghezza il rococò padroneggia insieme alle cupole elegantemente decorate con affreschi in Trompe-l'oeil realizzati da Bartolomeo Altomonte con tema allegorico la celebrazione della scienza e della religione. La biblioteca è tappezzata di busti di famosi eruditi ed artisti che in comunione con evangelisti e profeti custodicono il patrimonio culturale in un connubio perfetto fra scienza e fede. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu abbandonata alla ferocia dei nazisti che accentuarono il degrado che l'aveva colpita già alla fine dell'Ottocento. Grazie ai fondi europei, è tornata adesso a nuovo splendore ed è possibile visitarla immergendosi in tutta la sua straordinaria bellezza.
A Siviglia, si trova uno dei cinque archivi centrali di stato spagnoli. Contiene gli interessantissimi documenti dell'Impero spagnolo riguardo le Americhe e le Filippine. L'archivio è stato allestito in una struttura in stile italo-spagnolo di architettura del Rinascimento con esito piuttosto insolito. Gli archivi sono ricchi di documenti di Conquistadores e proprio qui è conservato il diario di bordo di Cristoforo Colombo e anche la bolla papale Inter cetera che divise i territori di Spagna e Portogallo e autografi di grandi condottieri ed esploratori che hanno fatto la storia della geografia. Per comprendere la grandezza dell'archivio basti pensare alla lunghezza degli scaffali: ben 9 chilometri (!!!) per un totale di 80 milioni di pagine prodotte dall'amministrazione spagnola.
Ultima ma non meno importante per fama è la Biblioteca del prestigiosissimo Trinity College di Dublino. Mette a dura prova l'istinto cliptomane di ogni vero bibliotecario che vorrebbe ogni giorno di più fare della vecchia biblioteca la propria. La sala più famosa e quella aperta al pubblico è quella della Long Room, lunga quasi 65 metri e circa ogni due mostra busti di poeti greci e latini, ma anche di filosofi e scienziati. Scale a chiocciola in ferro battuto e ornato con foglie e fiori si arrampicano lungo le pareti di legno con decorazioni d'oro e lo scricchiolio del pavimento compone una musica che negli occhi di chi guarda è silenzio di ammirazione.
Immagini tratte da: 1 www.viaggiamo.it 2 www.prolocoroma.it 3 www.forumlibri.it 4 www.marciana.venezia.sbn.it 5 www.romantikstrasse.at 6 www.foliamagazine.it 7 www.sivigliaweb.it 8 www.sevillaonline.es 9 www.ripleyslondon.com Con il ricordo di salsedine sulle labbra e del bikini che ha lasciato sulla nostra pelle solo un segno che sta già sbiadendo, riponiamo sospirando ogni ricordo legato alla stagione estiva. L'Autunno ha già investito in un abbraccio la nostra penisola. Ma davvero possiamo reputare la stagione che ci obbliga a tornare a scuola o a lavoro quella più triste? In realtà l'Autunno, insieme al suo turbinio di colori, alle sporadiche pioggie e all'abbassamento delle temperature repentine è uno dei periodi più belli dell'anno che si manifesta sorprendentemente nella natura. E cosa c'è di meglio di una passeggiata a una manciata di chilometri da casa propria? Una di quelle gite che ci permettono di uscire nel fine settimana e di fare qualche passo immersi nella natura, magari andando a raccogliere qualche castagna. Le castagne! Simbolo indiscusso dell'autunno! Quando durante la settimana gli impegni ci trattengono lontani dalla natura, perchè on andare a ricongiungerci con essa almeno il sabato o la domenica? I boschi in cui si possono trovare gli alberi di castagno sono soprattutto quelli di montagna o di collina. La regola è quella di non raccogliere mai i ricci che sono ancora legati all'albero ma solo quelli che sono già caduti, infatti essi sono quelli maturi. Un piccolo consiglio per chi ama avventurarsi nei boschi è quello di indossare sempre degli scarponcini che consentano di camminare meglio su superfici che possono essere coperte da foglie e scivolose. Un impermeabile di plastica vi proteggerà da acquazzoni improvvisi e... ultimo ma non meno importante: una volta raccolte, le castagne, devono essere riposte in un cesto che le lasci traspirare,da evitare sono quindi borse di plastica, altrimenti le vostre castagne si rovineranno. Per chi parte da Milano, in provincia di Como gli alberi di castagno sono reperibili nei boschi a Casasco d'Intelvi e nel bosco di Monte Sacro e Campo dei Fiori in provincia di Varese. Il regno delle castagne si trova nel Piemonte dove a Normaglio c'è persino un museo dedicato a questo frutto, mentre in Emilia Romagna è stato creato un sentiero che si snoda fra i celeberrimi castagneti storici di Montombraro, Fellicarolo, Fontanaluccia, Magrignana per finire in Toscana a Monzone. I monti de la Laga e il Parco Nazionale del Gran Sasso sono un'ottima destinazione per trovare boschi ricchi di castagneti. Scendendo giù verso Caserta, vale la pena fare un salto sul Monte Faito. In Sicilia il castagneto più grande è alle pendici dell'Etna. Il frutto del castagno è molto versatile in cucina sia nella variante dolce che salata. Ottimo accostato al coniglio e sublime con combinazioni in cui padroneggia con il cioccolato. Il loro apporto energetico è di 193 kcal ogni 100 g e sono costituite in maggior parte da carboidrati. Ultima curiosità! Sapete dove maturano prima le castagne in Italia? Si potrebbe forse pensare che ciò avvenga al Nord Italia, invece la risposta esatta è a Roccamonfina, provincia di Caserta, dove il Santuario francescano dei Lattani è circondato da alberi di castagno e i frati francescani si prendono cura del loro piccolo tesoro. Gustatevi un buon piatto di castagne arrosto e poi ditemi! |