Il countdown per il giorno più atteso della stagione invernale sta freneticamente giungendo al suo termine e, anche se manca poco meno di un mese, Natale è alle porte. I bambini più organizzati hanno già scritto la consueta missiva a Babbo Natale, i genitori più attenti hanno comprato e nascosto diligentemente i doni. Qualcuno è indeciso sul regalo per i genitori, altri calcolano minuziosamente il budget per regali di parenti ed amici. Se è vero da una parte che basta il pensiero, chi non vorrebbe stupire i propri cari? Questa è una guida per chi, come tanti, vorrebbe accontentare proprio tutti senza però eccedere con le spese; ma attenzione, se tenete molto alla vostra linea, i luoghi che fra poco vi sveleremo, vi metteranno a dura prova.
Con una storia alle spalle lunga secoli, i Mercatini di Natale hanno avuto una vasta fortuna nell'area tedesca del vecchio continente e da lì si sono diffusi in tutta Europa e nel mondo. Il primo Christkindlmarkt, Mercato del Bambin Gesù, di cui si hanno notizie, è quello di Dresda del 1434 e il fenomeno deve essersi diffuso rapidamente prima dalla Germania all'Austria per poi espandersi in seguito anche altrove. Anche se le ragioni della sua ideazione possono essere imputate alla sfera religiosa, in realtà il Mercato di Natale rappresentava un diversivo commerciale proprio nel periodo più freddo dell'anno, quando cioè nei mercati non potevano essere vendute verdure e quando la cacciagione era appannaggio dei soli ricchi. Venivano quindi venduti utensili fabbricati da sapienti artigiani, pelli e pellicce lavorate, ma anche tanti prodotti caseari e dolcetti preparati rigorosamente con frutta di stagione. In Italia la tradizione dei Mercatini di Natale anima con le sue luci e la sua aria briosa ogni piazza cittadina in cui si riversano folle di turisti e abitanti del luogo. Uno dei mercati più suggestivi è sicuramente a Napoli che con le sue botteghe lungo via San Gregorio Armeno rappresenta un unicum; a differenza degli altri mercatini che hanno una apertura limitata, quello partenopeo è visitabile tutto l'anno ed è legato alla tradizione dei presepi. Vi si trovano e possono essere acquistate non solo le classiche statuine lavorate e dipinte rigorosamente a mano, ma anche statuette di varie misure di personaggi famosi, chissà forse quest'anno vedremo anche qualche insolita caricatura di Fidel Castro e Dario Fo!
Roma caput mundi e anche nel caso dei mercatini la capitale non si lascia sfuggire l'incredibile primato nel settore: nel magnifico scenario di Piazza Navona prende parte ormai da più di cento anni l'unico mercato di Natale in tutta Roma, di sicuro quello più antico. Oltre migliaia di decorazioni che attirano gli appassionati del clima natalizio, le protagoniste assolute sono le scope di saggina da regalare o da comprare per sè come buon auspicio per il nuovo anno.
Ma è risaputo che in Italia qualche luce in più durante il periodo natalizio non può far altro che arricchire la scenografia di un museo all'aperto, è il caso, come di tutte le città italiane, anche di Firenze dove nella splendida cornice rinascimentale di Piazza Santa Croce viene allestito uno dei mercatini con il più alto numero di visitatori. Peculiarità che lo contraddistingue è il colore delle bancarelle...quale? Il Rosso, ovviamente! Sono acquistabili decorazioni fatte a mano e ciò che ad ogni buon toscano che si rispetti non deve mai mancare, il buon cibo e qualche cantuccio!
In una delle città più frenetiche d'Italia, trovano un po' di pace al mercatino natalizio di Milano gli appassionati delle decorazioni più particolari e di ogni genere; dalle guglie del Duomo le bancarelle in piazza non vendono solo oggetti made in Italy ma anche prodotti artigianali esteri, quasi a voler ricordare e impersonare lo spirito di unità fra tutti i popoli della terra. E non è mica l'unico! Solo a Milano ce ne sono più di venti, una gioia per le vostre tasche e carte di credito!
Finiamo il tour con il Mercato più grande d'Italia e quello sicuramente più conosciuto, quello di Bolzano dove se siete fortunati la neve farà da contorno alle vostre passeggiate fra le bancarelle animate da musiche popolari e danze festose. Il tradizionale luogo di incontro è in piazza Walther ma le bancarelle si diramano e stupiscono i turisti per le loro posizioni insolite ed inaspettate. Per non farvi abbattere dal freddo intenso, ricorrete a qualche bevanda calda mentre camminate fra bancarelle di dolci tipici, per una volta dimenticate la dieta a casa e assaggiate lo Zelten, dolce tipico di Bolzano! L'estate è ancora lontana, gustatevi appieno il Natale!
Immagini tratte da:
1 www.mercatininatale.com 2 www.infoggi.it 3 www.scattidigusto.it 4 www.baraondanews.it 5 www.ottavioviaggi.it 6 www.teladolofirenze.it 7 www.thegretaescape.it 8 www.womoms.com 9 www.repubblica.it 10 www.christkinlmarkt.it 11 www.mercatininatale2016.it 12 www.suedtirol-ferien.it
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Con uno sguardo sulla piana dell'Arno e uno su quella dell'Elsa, San Miniato è sempre stata oggetto di grande contesa fra Fiorentini e Pisani fin dal Medioevo, cioè quando la sua posizione era favorevole non solo perchè la città si arrampicava su colline che guardano ancora ab alto con grande fierezza tutte le terre che le attorniano, ma soprattutto perchè crocevia di una delle vie di comunicazione più importante del passato, la via Francigena.
In questi giorni San Miniato è nuovamente al centro dell'attenzione, ma non c'è alcun signore da sconfiggere e alcuna guerra da combattere, a farla da padrone è il tartufo.
Al via la 46° Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato dal 12 Novembre si ripeterà tutti i weekend del mese (19/20 e 26/27 Novembre). Mentre il principe indiscusso della fiera è il tartufo, la corte culinaria samminiatese è arricchita da stand con prodotti tipici di tutta Italia, dalle salsicce calabresi al pecorino sardo, dai dolciumi siciliani alle specialità pugliesi. Per i ghiotti e i veri intenditori è un appuntamento da non perdere. Per le vie del borgo un tripudio di profumi fa capitolare anche il degustatore più intransigente ammaliato da tutti i deliziosi particolari. Il tartufo può essere utilizzato davvero in molte ricette e dalla mousse di lardo al tartufo si passa alla mortadella con tartufo, per finire con crostini di salse con porcini e tartufo. Un luogo dove tradizione culinaria e innovazione si uniscono per dare vita ad una nuova epoca, quella della cucina tradizionale sperimentale dove i sapori di una volta si combinano con quelli nuovi, la rivisitazione di una tradizione intramontabile.
Una piacevole passeggiata ci porta prima davanti la chiesa di San Iacopo e poi nella piazza del Seminario Vescovile edificato su un preesistente di botteghe risalenti al Trecento, come si può ancora osservare dagli sporti sui quali veniva esposta la merce dagli stessi artigiani. Il profumo delle vivande calde e le chiacchiere di amici fra un bicchiere di vino toscano e l'altro, riportano la mente al passato quando la piazza era animata dal suono del lavoro proveniente dalle botteghe e mentre ci perdiamo nel passato la cucina di PapaveriePapere ci richiama al presente con squisiti manicaretti sapientemente abbinati a ottimi vini. Quando la notte scende su San Miniato, lo sguardo della torre di Federico II di Svevia si posa sulle colline e la città viene restituita agli antichi onori, così come recita il motto samminiatese.
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1 www.paesionline.it 2 www.ilgiornaledelturismo.it 3 www.truffleintuscany.it 4 www.toscanainside.com 5 www.truffleintuscany.it 6 www.serenapuosi.com 7 www.castelliere.it |